Assenza di gravità

Ciao Pinuccio R.i.p.


Oggi voglio dare un ultimo saluto ad una persona davvero speciale.E' morto Pinuccio Sciola, un artista sardo che ha dato la voce alle pietre, facendole cantare.Grazie a Pinuccio, San Sperate è stato eletto a paese-museo. Cominciò infatti a dare vita a numerosi murales che diventarono un attrattiva per migliaia di turisti... poi le sue pietre che sapeva suonare facendole vibrare. Pietre di basalti e calcari che suonavano una melodia sempre diversa, a seconda dei tagli che lui stesso apportava su di esse.... Pietre che lo hanno portato in giro per il mondo, da Città del  Messico a Salisburgo, Madrid, Parigi, Hannover, L'Avana...Pinuccio Sciola ha collaborato con diversi artisti (tra cui Lucio Dalla)...  collaborato con architetti famosi (Renzo Piano sceglie una sua  scultura sonora per la Città della Musica a Roma) ha fatto mostre ovunque ed ha fatto suonare le sue pietre persino alla Scala di Milano.Però voglio stasera  ricordarlo, più che come un grande artista/scultore, per la sua umanità... potrete leggere ovunque che la sua casa è sempre stata aperta a tutti.... Ed è vera,mente stato sempre stato così...40 anni fa ospitò mio marito ed altre persone, senza nemmeno sapere chi fossero...  lasciò semplicemente  loro le chiavi di casa senza domandarsi chi stesse ospitando.Nel 2010, in una delle mie vacanze in Sardegna, sono stata con marito, figlia ed un altro amico, a visitare il suo giardino di San Sperate dove sono esposte centinaia delle sue opere... in quell'occasione lo incontrammo che stava spiegando, ad alcuni visitatori,  del ritrovamento di alcune pietre su cui stava lavorando e del rapporto che nasceva tra lui e le stesse.Mio marito (che non lo aveva più né visto né sentito) gli rammentò che 35 anni prima si erano visti e che era stato da lui ospitato a pranzo ed a dormire... bhè, sapete come ha reagito Pinuccio? Ha guardato l'orologio e visto che era quasi mezzogiorno,  ridendo gli fa "sempre a quest'ora arrivi? ... ed ha insistito per ospitarci tutti e quattro a pranzare con lui. In quattro e quattro otto ci ha preparato un sugo per degli spaghetti ed una insalata fatta con la belga, cetrioli, melone bianco e pecorino che era una libidine...Siamo rimasti ore a chiacchierare e lui ci raccontava di sé, delle sue esperienze, dei suoi sogni... generosamente si  apriva  a noi, LUI  che era conosciuto in ogni continente, che aveva avuto modo di frequentare nomi importanti, era lì a conversare  con noi che eravamo nessuno.Ecco perché oggi sono triste... perché persone così non so se mi ricapiterà  mai più di conoscerne. Ciao Pinuccio, ti ricorderò sempre  con grande, grande  affetto ed ammirazione.