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Guerra dell'acqua

Post n°401 pubblicato il 17 Giugno 2016 da LunaRossa550
 

Israele taglia l'acqua alla Cisgiordania,  si teme la reazione palestinese

Ieri  16 giugno 2016 l'ufficio del Primo Ministro palestinese Rami Hamdallah ha emesso comunicato dove denuncia "una guerra dell'acqua" che il governo israeliano starebbe attuando contro i cittadini palestinesi in Cisgordania..
"Israele vuole impedire ai palestinesi una vita dignitosa e utilizza il controllo delle fonti idriche e dell'erogazione dell'acqua a tal fine: mentre gli insediamenti israeliani godono di un ottimo servizio idrico senza alcuna interruzione i palestinesi sono costretti a spendere ingenti somme per acquistare l'acqua" ha dichiarato il primo ministro palestinese....
Ed ora  è cominciato il Ramadam, con temperature che nelle ore più calde arrivano sino a 38°.

L'azienda idrica israeliana ha tagliato  l'erogazione dell'acqua a decine di migliaia di famiglie palestinesi di Jenin, Nablus e Salfit (e solo a Jenin vivono circa 40.000 persone).
Da almeno 40 giorni, molti palestinesi sono costretti ad acquistare acqua con le autobotti e vivono con meno di tre litri d'acqua procapite (le Nazioni Unite dichiarano che dovrebbero essere consumati  almeno 7,5 litri a testa).
La società idrica Mekorot nega il taglio dell'erogazione, anche se ammette "un ampia riduzione" dei flussi d'acqua.
 Al-Jazeera, citando un funzionario militare israeliano, sostiene che la carenza d'acqua sia dovuta all'esplosione di una tubazione.

Benjamin Nethanyahu non risponde alle accuse del capo del governo palestinese,  l'Indipendent (giornale online britannico) cita un funzionario ddel governo di Tel Avis che nega la veridicità delle accuse, ma Saleh Hijazi,  ricercatore di Amnesty International nei territori occupati, testimonia che il governo israeliano permette un accesso limitato alle risorse idriche in Cisgordania a chi non è israeliano, mentre per i coloni, seppur in insediamenti illegali, forniscono l'acqua persino per le piscine private e per mantenere giardini verdeggianti.

Si teme  la reazione  dei palestinesi???  Mi stupirei se non ci fosse.....


http://www.left.it/2016/06/16/israele-taglia-lacqua-a-migliaia-di-famiglie-palestinesi/

http://ilmanifesto.info/palestinesi-israele-lascia-senza-acqua-la-cisgiordania-tel-aviv-nega/

 
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Commenti al Post:
LunaRossa550
LunaRossa550 il 19/06/16 alle 15:15 via WEB
Ciao Max, io non ho esperienza diretta, ma ho raccolto testimonoanze di persone che conosco bene e che sono stati in loco, oltre aver letto diverse cose sulla materia. Quello che mi colpisce sempre è come mai, un popolo che ha tanto sofferto la violenza dei lager, non si ribelli al suo stesso stato che sta martoriando un intera popolazione togliendogli acqua, limitando gli spazi vitali, distruggendo le loro abitazioni e uccidendo i loro giovani. I palestinesi non stanno a guardare già da ora, ma è una guerra impari (anche se Davide vinse Golia). Onore al popolo palestinese. Buona domenica :)
(Rispondi)
 
isry
isry il 19/06/16 alle 18:20 via WEB
gli israeliani non sono autoctoni e bada bene... non ho detto gli ebrei o gli islamico o i cristiani (forse solo i cattolici sono fuori posto) e si comportano come gli europei in africa quindi loro sono in gran parte fuori fase con il pensiero mediorprientale.
Quindi alle volte trovi quelli che fingono di capire ma solo per ragioni di partito
poi trovi i tolleranti (ma chi tollera sopporta... non invlude)
poi teovi quelli aspramente ostili che trovano ragioni anche piegando la storia stessa alle loro idee (spesso di stampo politico)
Ma ci sono paradossalmente persone che hanno invece una visione anche fortemente religiosa eppure non ostile e sono ebrei limpidamente fedeli al loro credo.
il che mi fa sperare!
(Rispondi)
 
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 19/06/16 alle 19:11 via WEB
La distinzione tra israeliani ed ebrei mi è molto chiara Max, io vado oltre, faccio anche la distinzione tra israeliani, inteso come “cittadini di” e lo stato di Israele. Leggevo giusto in questi giorni, ed è una cosa che mi conforta nonostante la violenza del periodo, che gli israeliani sono sempre più divisi al loro interno. Si parla sempre dei coloni israeliani come un'unica categoria, ma ci sono coloni violenti, che bruciano gli arabi, ma ci sono pure i coloni che abitano le colline solo per beneficiare dei sussidi del governo, ma che se potessero vivere altrove lo farebbero (e questi hanno solo paura)… ci sono poi altri israeliani, molti … che vivono sotto la soglia di povertà , sono un terzo di loro, il tasso più alto di tutti i paesi sviluppati… e loro non vogliono la guerra, loro vogliono più cibo, più medicine e meno armi e meno bombardamenti su Gaza. Sono gli israeliani “stanchi” che hanno qualcosa in comune con i palestinesi “stanchi”… loro insieme forse saranno il futuro. Insieme fanno già uno stato unico, che però non è palestinese e nemmeno israeliano. Questa è la speranza.
(Rispondi)
 
 
 
isry
isry il 19/06/16 alle 21:49 via WEB
esattamente, ci sono personaggi che sono stati mandati ad occupare territori che per accordo sarebbero stati israele se al momento degli accordi ci fossero stati israeliani anziché palestinesi e questo ha causato espropri forzosi e il sorgere di centri dove prima erano case di autocroni e ripeto questo perché non è un tema religioso ma un tema di potere!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 20/06/16 alle 01:23 via WEB
Credo che ormai sia chiaro a molti che la religione non c'entra nulla. Ciao Max
(Rispondi)
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