Nona Art Point

Tor di Nona ...adesso basta !! ?


Egregio Andrea Coia, Gent.me Daniela Mazzini e Marianna Luciani,a seguito dell'incontro della Commissione Commercio dello scorso 8 novembre 2017, sul tema del problema relativo al rilancio del Borgo dell'artigianato di Tor di Nona, e a seguito dell'invio da parte mia di parte della documentazione sulle problematiche relative alle criticità del progetto e della sentenza che stabilisce il precedente di giurisprudenza per l'applicazione dei canoni di affitto in Tor di Nona, ad oggi non abbiamo ricevuto più nessuna comunicazione.Invero riceviamo una informativa che ci comunica l'ennesimo passaggio di competenze per la Gestione Amministrativa e Contabile del Patrimonio Immobiliare del Comune di Roma Capitale, tra la precedente gestione della RTI Prelios Integra S.p.a. e la società AEqua Roma S.p.a. La notizia desta perplessità e non pochi timori, vista la nota funzione coercitiva degli Enti a gestione istituzionale presentati con il termine latino che dovrebbe indicare un trattamento di parità di diritti ( tra quali parti???), mentre noi cittadini sappiamo purtroppo molto bene come rappresenti invece una forma di aggressione spesso anticostituzionale dei principi di base del Diritto. Purtroppo anche l'attuale Giunta a 5 Stelle sembra cadere nello stesso errore dei partiti tradizionali di non andare alla fonte dei problemi del cittadino ma di percorrere quella più facile dell'aggressione coercitiva. Così a Tor di Nona, i conduttori delle botteghe sono sotto la spada di Damocle di richieste economiche irricevibili (principio oggi stabilito anche da una sentenza del Tribunale di Roma), e dopo essere stati oggetto di una azione subdola da parte dell'amministrazione comunale che li ha usati nel 2003 per recuperare le botteghe occupate abusivamente da oltre un ventennio, si ritrovano a dover fronteggiare l'ennesimo attacco frontale di una Istituzione (quella di Roma Capitale) incapace di risolvere il problema delle assegnazioni: quello della mancata applicazione del contratto verbale sulla promessa della quantificazione dei canoni simbolici e ancor più dei termini del progetto di rilancio stabilito con tanto di Delibera del 2001. Si conferma l'attitudine superficiale a percorere la strada del mero interesse economico, non quello di natura sociale, aspetti che notoriamente nel nostro tempo creano pericolose fratture tra cittadini e politica. in assenza di un Vostro cortese cenno di riscontro, nella direzione dell'unica scelta politica di ristabilire la legalità secondo i suddetti principi della Delibera del 2001, e nell'urgenza della difesa dei nostri diritti dalla potenziale aggressione dell'Ente AEquaRoma, ci troveremo costretti a difenderci nelle opportune sedi legali, chiamando l'Amministrazione a far fede delle promesse stabilite in sede di assegnazione, avvalendoci altresì dell'appoggio della comunicazione. Situazione che ovviamente sino ad oggi abbiamo evitato di percorrere, nella fiducia che fosse possibile instaurare un rapporto sano di dialogo tra politica e cittadini, rapporto che l'Amministrazione Comunale ci nega oramai da ben 14 anni.Con i più distinti saluti  Claudio FranchiPresidente Associazione Tor di Nona Arti & Mestieri Socio Associazione Botteghe Storiche di Roma