Vivere tra le stelle

IL NOSTRO SATELLITE


La luna sicuramente sarà la prima cosa che osserverete, è facilissimo trovarla e anche in questo caso con un piccolo tele 5-8 cm potete togliervi già delle soddisfazioni. Pensate che a bassi ingrandimenti (attorno ai 50x) potrete già distinguere moltissimi particolari, anche dell’ordine degli 8 – 10 km della sua superficie.Contrariamente a quanto si può pensare il momento peggiore per osservarla è proprio quando è “piena”, perché la forte luminosità e la mancanza di ombre rendono i particolari per così dire “piatti”, non si ha quasi senso di tridimensionalità.Le osservazioni migliori si fanno da quando è crescente di qualche giorno, fino a qualche giorno prima della sua pienezza e sempre nella zona del terminatore, cioè a ridosso di quella fascia tra la luce e l’ombra, dove i particolari spiccano nettissimi.Buona norma è quella di dotarsi di un atlante con la superficie dettagliata del nostro satellite, in modo d’aver cognizione di quello che si osserva e assimilare più velocemente le informazioni sulla superficie (tipo le dimensioni dei crateri, dei mari, delle ripe ecc.)Anche in questo caso, per osservare in modo più comodo e agevole, è necessario dotare il tele di un filtro che riduca la luminosità del nostro satellite, filtro che può essere posto tranquillamente all’oculare, perché comunque non esiste un pericolo per la nostra vista se non quello di essere abbagliati per qualche istante. Si può usare un filtro lunare specifico, o un filtro polarizzatore (semplice o variabile), o anche (se si utilizza un rifrattore acro) un filtro di quelli che dovrebbero tagliare lo spettro secondario (alone viola ai bordi), che con la loro dominante, di solito gialla, scuriscono l’immagine rendendola più visibile.Non serve avere una strumentazione da fotografo professionista per scattare alcune foto. In afocale, tenendo la macchina in mano e facendo parecchie scatti, potete ottenere già buoni risultati (buoni risultati relativamente all'attrezzatura economica, pessimi se confrontati a qualche scatto fatto dai "guru" dell'astrofoto con atrezzature da migliaia di euro.)