Comincia oggi l’esperienza dello chef Davide D’Arcamo 10-11-08 | Enogastronomia | Caltanissetta | Un corso di cucina per i ragazzi del carcere minorile di Caltanissetta: è questa la nuova avventura dello chef palermitano Davide D’Arcamo. Dopo essere rientrato da Belgrado – in cui ha svolto le sue lezioni teorico-pratiche raccolte sotto il nome comune di “A tavola nel Mediterraneo” – D’Arcamo ha deciso di insegnare la sua arte anche ai giovani detenuti nisseni. A partire da oggi, lo chef affronterà questa nuova esperienza che sarà solo l’inizio di un progetto tramite il quale, nei prossimi mesi, girerà tanti altri carceri minorili d’Italia. D’Arcamo ha intenzione di portare all’interno degli istituti penitenziari la cultura della cucina, la voglia di imparare ad apprezzare il patrimonio delle nostre tavole, attraverso un percorso gastronomico che vedrà impegnati i ragazzi in dieci lezioni, spaziando dalla teoria alla pratica. Ogni lezione sarà composta da sei ore di lavoro: durante le prime tre, all’interno di un aula, si studierà la teoria con tecniche e basi per imparare a conoscere tutti gli aspetti della cucina. La discussione verterà su più argomenti: dagli alimenti alle regole di comportamento, dalla corretta alimentazione all’igiene degli ambienti. Le successive tre ore verranno trascorse in cucina. Dietro l’attento sguardo dello chef, i ragazzi metteranno in pratica gli insegnamenti ricevuti. Ogni giorno, infatti, realizzeranno il menù della loro cena, preparando pietanze che desiderano mangiare e imparare a cucinare.
Un Corso di cucina per giovani detenuti
Comincia oggi l’esperienza dello chef Davide D’Arcamo 10-11-08 | Enogastronomia | Caltanissetta | Un corso di cucina per i ragazzi del carcere minorile di Caltanissetta: è questa la nuova avventura dello chef palermitano Davide D’Arcamo. Dopo essere rientrato da Belgrado – in cui ha svolto le sue lezioni teorico-pratiche raccolte sotto il nome comune di “A tavola nel Mediterraneo” – D’Arcamo ha deciso di insegnare la sua arte anche ai giovani detenuti nisseni. A partire da oggi, lo chef affronterà questa nuova esperienza che sarà solo l’inizio di un progetto tramite il quale, nei prossimi mesi, girerà tanti altri carceri minorili d’Italia. D’Arcamo ha intenzione di portare all’interno degli istituti penitenziari la cultura della cucina, la voglia di imparare ad apprezzare il patrimonio delle nostre tavole, attraverso un percorso gastronomico che vedrà impegnati i ragazzi in dieci lezioni, spaziando dalla teoria alla pratica. Ogni lezione sarà composta da sei ore di lavoro: durante le prime tre, all’interno di un aula, si studierà la teoria con tecniche e basi per imparare a conoscere tutti gli aspetti della cucina. La discussione verterà su più argomenti: dagli alimenti alle regole di comportamento, dalla corretta alimentazione all’igiene degli ambienti. Le successive tre ore verranno trascorse in cucina. Dietro l’attento sguardo dello chef, i ragazzi metteranno in pratica gli insegnamenti ricevuti. Ogni giorno, infatti, realizzeranno il menù della loro cena, preparando pietanze che desiderano mangiare e imparare a cucinare.