Fields of Athenry

Nullum magnum ingenium sine mixtura dementiae fuit

 

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

ULTIME VISITE AL BLOG

AthenryodeiusAugenBlickGotenzocontehieronimusbcheriieartemide49homoradixdolcepiccante2010Nues.spepeemiele2012NU_VO_LA.00psicologiaforensecianetti0
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 

« Supplemento sportivoEd alla fine dei giorni ... »

Liberarsi delle religioni

Post n°74 pubblicato il 13 Giugno 2012 da Athenry

La religione è la risposta sbagliata al desiderio innato di spiritualità dell'uomo. (Bruno Suppo)

Posso tranquillamente definirmi filosofo da birreria, non scriverò mai dei libri perchè sono pigro, ma se volete fare una chiaccherata sui massimi sistemi sono disponibile.

Non scriverò mai dei libri anche perchè per farlo dovrei fermare i pensieri, metterli giù su una pagina bianca, puntarli con gli spilli come si fa con le farfalle, ma proprio come le farfalle i pensieri sono belli quando sono liberi, quando assumono differenti forme e colori a seconda della luce che li colpisce, quando si muovono nello spazio delle idee libere condivise, scambiate, ansiose di luce.

La filosofia è una scienza esatta, si nutre di ipotesi e le passa al vaglio della critica, il filosofo ha delle certezze travestirte da dubbi.
La mia è una forma forse più poetica di pensiero, non cerco conferme se non quelle che mi derivano dall'analisi dei fatti con il metodo che uso per ogni aspetto della vita , ma soprattutto è autoreferenziale , non pretende di convincere nessuno e non ha aspirazione di illuminare le menti altrui.

Questa debita introduzione serve a porre nella giusta ottica questo post(ino) a cui ho dato un titolo che è impegnativo, in parole povere, non mi sento Savonarola e neppure Che Guevara, sono solo una persona che legge i giornali e non riesce ad esimersi dalle considerazioni che seguono.

Sparse qua e là tra i giornali, troviamo notizie che non dovrebbero avere più ragione di esistere nel XXI secolo.

Il problema dell'omosessualità con i suoi annessi e connessi a partire dal semplice diritto di esistere dell'omosessuale, fino a situazioni più complesse come il suo diritto a creare una famiglia con la persona che ama.

Il problema della procreazione responsabile, in questo intendendo sia la maternità, voluta, accettata, scelta, che la paternità.
Questo tema è delicato, andrebbe trattato con attenzione perchè coinvolge la sensibilità di più persone.

La condizione della donna, che senza arrivare agli adith della tradizione islamica più integralista vive delle ipocrisie della religione cattolica in cui si esalta esclusivamente la dote dell'obbedienza.

Sviluppare questi, ed altri temi, con cui le varie religioni entrano a piedi uniti nella nostra vita, nella società, nella capacità legislativa , sarebbe interessante, ma richiederebbe troppo tempo, mi limito a ragionare sul contesto generale delle religioni sulla loro invadenza, sulla nostra sudditanza ed inizierei proprio a cercare il "perchè" si ha bisogno della religione.

Feuerbach sosteneva che l'uomo, infelice della sua finitezza, spaventato dall'idea della morte e dall'annullamento, ha la necessità di proiettare nell'aldilà un'idea di se stesso potenziata a cui ha dato il nome di Dio.

In sostanza Dio non esiste, ma è soltanto frutto della paura dell'ignoto.

Sarà anche così, non metto in dubbio le parole di un grande pensatore, mi limito ad osservare che lo stato naturale delle cose è la decadenza, ogni cosa lasciata a se stessa decade, si decompone, si sgretola, mentre tutto intorno a noi invece si rinnova e si innova , si evolve continuamente ed ascoltando l'armonia che sento, mi piace pensare che sia la musica di Dio.

Che sia paura dell'ignoto, che sia un musicista di architetture c'è però un problema: qualcuno si è impadronito di questa necessità di andare oltre la nostra esistenza e la sta utilizzando ai suoi fini personali.

Le religioni  non sono altro che riti, formule, risposte a cui si deve credere pena la dannazione eterna, ma sono soprattutto uomini che detengono il potere e la ricchezza.

Marx, ha scritto che la religione è l'oppio dei popoli, un modo in cui pochi oligarchi tengono sotto controllo le masse e se ci pensiamo bene è assolutamente vero, ma i seguaci di Marx hanno tentato di cambiare le carte in tavola sostituendo una religione con un'altra.

Il Comunismo, ma anche il Nazismo ed il Fascismo, erano delle religioni, simboli, riti e rituali per legittimare un'oligarchia che non si rifaceva più direttamente ad un Dio, ma richiedeva comunque una fede.

Il Consumismo è stata, (forse lo è ancora), un'altra religione, esistere per quanto si ha, per quanto si può acquistare, l'immortalità, il potere legati al possedere, un altro passo indietro, non più Dio, non più un desiderio di esistere "oltre", ma una fede per sentire semplicemente di "esistere"

E quante altre religioni ci costruiamo per il nostro bisogno di credere in qualcosa per sentire di "esistere" rispettando via via i canoni che sempre nuovi sacerdoti ci impongono. Il presenzialismo televisivo , la carriera, la fama, il successo.

Della parola "libertà", si è fatto un abuso, ma qual'è la vera libertà? Cosa rende un uomo veramente libero?
Gott ist Tot! Dio è morto, nello sberleffo di Nietsche dopo aver ucciso Dio gli uomini dovevano diventare essi stessi Dei, in realtà come gli Ebrei nel deserto, gli uomini hanno continuato a costruirsi idoli per non avere responsabilità, per non farsi carico di se stessi.

O forse hanno continuato a costruirci idoli per impedirci di diventare a nostra volta dei.

Sia come sia non è più pensabile accettare che in nome di Dio vengano imposte regole, vengano negati diritti, venga sancita una sperequazione in base al sesso o all'orientamento sessuale.
Non sarà diventare dèi, ma forse Nietsche sarebbe contento lo stesso se diventassimo tutti almeno persone, senza alcuna distinzione di razza, sesso, età, tendenze, ma a parte Nietsche di cui non mi può importare di meno, sarebbe davvero se ognuno iniziasse a pansare con la sua testa, senza pseudo appoggi sovrannaturali forse questo mondo potrebbe davvero puntare in alto a quella felicità possibile per ognuno di noi.

Utopie? Fantasie? Certo, ma è forse meglio la realtà? E' forse meglio QUESTA realtà?

Alex

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Athenry/trackback.php?msg=11381487

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
denis_darija
denis_darija il 13/06/12 alle 19:06 via WEB
Ciao Alex...hai scelto un tema leggerino... ;) ... diceva un tale..."le religioni sono l'oppio dei popoli..." altro da aggiungere? buona serata ;)
 
 
Athenry
Athenry il 13/06/12 alle 23:05 via WEB
Ed infatti ho parlato di quel tale... il vero problema č che i popoli amano essere drogati :o))
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: Athenry
Data di creazione: 30/11/2011
 

questa sera,
quando già il sole avrà lasciato il mondo
danza per me nel vento che viene dal mare
nuda sulla terrazza,
danzerai per me, 
la tua pelle di miele contro la luna
danzerai per me 
ti avvolgerà il vento nel suo mantello 
gli donerai il tuo profumo
saranno le mie mani  a cercarti 
la mia bocca a dissetarsi di te
sarò li a danzare con te la danza antica

offriti alla luna donna mia, 
lascia che il vento ti possieda 
scuota i tuoi capelli 
faccia sgorgare miele dal tuo sesso
e dolcezza dai tuoi fianchi
gonfi i tuoi seni e renda calda la tua bocca
spossata infne ti lascerai andare
ed il vento verrà  a portarmi il tuo sapore
in questa notte troppo lunga
in cui sei lontana

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963