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Ho amato una sola volta nella mia vita

 

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10 Ottobre 2014 - Oggi sarebbero stati 33 anni di matrimonio

Post n°34 pubblicato il 10 Ottobre 2014 da AugenBlickGot

Ti ho sognata stanotte come se in qualche modo ti cercassi ,(e forse tu stai cercando me), nei sogni c'è la consapevolezza che non ci sei più , ma c'è anche in sottofondo la speranza di trovare un modo nuovo di comunicare

Mi manchi e la nostalgia non si stempera con il tempo.

Oggi e domani sarebbero stati 33 anni di matrimonio, un matrimonio che aveva fatto scuola, quanti dopo di noi hanno scelto le nozze non concordatarie, separatamente davanti al sindaco ed al prete.

La casa di via Antonelli, la ricordo ancora come se l'avessi lasciata solo ieri, la nostra prima casa. Nei momenti bui del nostro rapporto sono passato spesso da li pensando che li era iniziato tutto.

Li, per pochi giorni ha abitato anche Matteo.

Oggi la tua casa è quel piccolo giardinetto ordinato, pulito che sto facendo al cimitero e su cui porterò oggi tre rose rosse e tre rose gialle

Buon anniversario

 
 
 

Qui sono stato felice

Post n°33 pubblicato il 03 Settembre 2014 da AugenBlickGot

E' da qualche tempo che me lo ripeto "Qui, in questa casa, sono stato felice".
Altri tempi, altre cose, altre difficoltà, ma qui sono stato felice.
E forse è perchè ormai si è creato un solco invalicabile tra il prima ed il dopo , tra ciò che è stato, e ciò che è che ricordi e rimpianti si mescolano e mi trovo a camminare tra queste mura conosciute, riecheggiando vecchi passi, vecchie abitudini, ma con la consapevolezza che tutto sia finto, che nulla sia vero.

Mi manca L. Mi manca tantissimo, mi manca non incontrarla per le scale, nel corridoio, nelle stanze.
Quasi la vedo mentre guarda la televisione ed intanto stira, o mi sembra di scorgela sul balcone mentre stende.
Avevo gesti piccoli, semplici per farle capire che le volevo bene, chissà se lo ha mai compreso, ma ad esempio mi piaceva farmi trovare fuori, il cancello spalancato quando tornava dal negozio in modo che potesse parcheggiare senza dover scendere.
La andavo a prendere con l'ombrello quando pioveva.

Piccole cose che acquistano il gusto della nostalgia man mano che vado indietro nel tempo. Matteo piccolo piccolo ed io ad andare a prendere la mamma alla fermata del pulmann perchè fosse più breve il tragitto verso casa.

Piccole cose ormai nascoste dietro un vetro che si possono solo guardare e non tocacre, non solo perchè Matteo ormai è grande, vive lontano, ha una sua vita ed una sua donna, ma perchè dietro quel vetro ormai c'è anche L., la nostra storia.

vedo la tua ombra
proiettata sul muro di fronte
neppure sai che ti sto guardando
e come sempre mi sto chiedendo
quale fiume scorre dietro i tuoi occhi chiari
quali acque, quali onde avvolgono i tuoi pensieri

Vedo la tua ombra danzare sul muro
in quesi gesti consueti che sanno di casa
stirare, lavare, le lenzuola stese
neppure sai che ti resto a guardare
ed ancora mi chiedo
perchè non riusciamo a parlare

Vedo la tua ombra riflessa sul muro
vorrei pensarti sempre così
bagnata di sole.

 
 
 

You were always on my mind

Post n°32 pubblicato il 26 Luglio 2014 da AugenBlickGot

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Vivere (Continuare a ...)

Post n°31 pubblicato il 16 Giugno 2014 da AugenBlickGot

La dottoressa mi fa sdraiare sul lettino, la testa reclinata all'indietro in modo che la mia gola sia il più possibile esposta e si appresta a farmi un agoaspirato alla tiroide su cui è stato riscontrato un nodulo  di quasi due cm di diametro contenente del liquido.

"Non farà più male di una normale iniezione", mi dice per tranquillizzarmi ed aggiunge, "facciamo questo prelievo solo per un controllo e per tranquillizzarla, ma sono sicura che non c'è nulla di preoccupante".

Il dolore è una questione soggettiva, c'è chi lo sopporta di più o di meno, non è il caso di parlarne, ma sul resto mi sento di dire che , anche se la diagnosi fosse sfavorevole, sarei tranquillo lo stesso.

Sto vivendo questo periodo tra emozioni contrastanti, la prima delle quali è una domanda che mi sono posto anche sabato scorso al matrimonio di mia nipote "Ma cosa ci faccio ancora qui?" . Ero ad una festa di matrimonio, tutti vestiti bene, tutti accoppiati ed io che mi aggiravo tra loro come un corpo estraneo.
Il mio mondo, la mia vita , i miei progetti, ciò per cui ho lavorato... tutto è finito quella domenica di fine marzo.

Eppure la vita continua e mi chiama ...

Da un lato, forte, c'è la responsabilità nei confronti dei figli, hanno bisogno di un punto di riferimento anche economico, ma soprattutto hanno la necessità di sapere che una parte del loro mondo è ancora intatta.
Ricordo bene la sensazione di abulia in cui si trovò Liliana trent'anni fa per la morte improvvia e ravvicinata dei suoi genitori, una parte dei nostri problemi sono nati da li ed anche se allora ho creduto di fare il meglio, oggi so che alcune cose avrebbero dovuto essere impostate in modo differente... (del senno di poi son piene le fosse).
Quindi devo continuare a vivere anche per loro.

Da un altro lato è la vita stessa che mi impone di non lasciarmi andare, ma di riprendere un cammino perchè in fondo, questi giorni abbiamo e non possiamo rinunciare ai doni che ci vengono offerti, se la vita vuole ancora qualcosa da me sarebbe un peccato grave non farmi trovare pronto ed allora ho iniziato un nuovo progetto: cambio di nuovo casa.

Ci vuole sempre un progetto in cui credere, che porti entusiasmo come una ventata di aria nuova a dipanare vecchi pensieri, vecchie situazioni.

Ho amato la vita e la vita mi ha sempre ricambiato riempiendomi il cuore di parole, musica, emozioni, colori, in una parola bellezza e se la mia compagna non è più con me, è stato bello averla accanto, camminare con lei ed è anche bella la dolcezza con cui accarezzo la nostalgia di un ricordo.

La vita è un fiume che ci trascina, lo posso solo seguire aspirando ad arrivare al mare.

 
 
 

Sessanta giorni

Post n°30 pubblicato il 30 Maggio 2014 da AugenBlickGot

 

Sessanta giorni sono passati
sessanta lacrime sul calendario
e silenzio
e ghiaia che scricchiola sotto ai piedi
sui viali del cimitero

Le nuvole disegnano traiettorie
Cade la pioggia,
ed il vento crea sonorità impercettibili
sibilando tra i gambi
dei fiori recisi

a volte è la mia ombra che si china su di te
e tu sei nel buio e nel silenzio
nel grembo della terra madre
come seme
che attende di germogliare

 
 
 
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Un blog di: AugenBlickGot
Data di creazione: 22/02/2012
 

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