Autoestinguente

Il cerchio si chiude


(tempo di lettura: 2 minuti)Tanto tempo fa, in una valle con pareti alte e pochi valichi, viveva un branco di lepri selvatiche. Da un lato le bestiole conducevano un’esistenza placida, sconosciuta ai loro simili che dovevano lottare ogni giorno per sopravvivere, dall’altro, la quasi totalità di loro non conosceva nulla al mondo oltre la valle. Il capo della comunità era Thobias, un vecchio maschio dal manto ormai sale e pepe, che vegliava su tutti con la saggezza dell’esperienza. Un giorno gli si presentò un giovane scavezzacollo, che Thobias conosceva bene, con una richiesta alquanto inusitata. – Chiedo il permesso di lasciare la valle.Il leprotto si chiamava Jack; Thobias lo teneva d’occhio da un po’ perché riconosceva nell’irrequietezza del giovane i sintomi di un male che un tempo era stato anche il suo. – Sono agile e forte, e ho voglia di conoscere il mondo. Non credo che là fuori sia pericoloso come dicono. E se fosse, me la saprò cavare. Con la morte nel cuore, ma con la comprensione negli occhi, Thobias gli accordò il permesso. Così Jack si ritrovò all’avventura. La prima sensazione fu esaltante: l’aria sembrava più fresca, l’erba più dolce e perfino più caldo il sole. Ma non ci mise molto a scoprire che i lupi erano implacabili, che i cani degli uomini erano veloci e le loro frecce lo erano molto di più. Resistette quanto l’orgoglio gli permise, poi tornò nella sua valle. Thobias lo accolse senza far domande, come se non fosse mai partito. Passò tanto tempo, il vecchio Thobias morì. A decisione unanime Jack venne eletto capo. – Lui conosce il mondo – dissero tutti. Altro tempo trascorse, il pelo di Jack divenne grigio. Venne da lui un giovane con la smania d’avventura negli occhi per chiedergli di potersene andare. Jack se lo aspettava da lui. L’anziano capo sospirò e, in silenzio, assentì.NessundoveInverno 1999