Autoestinguente

Idee


(tempo di lettura: 2 minuti)Ugluk, il capo del villaggio, era un po’ preoccupato per Atik. Era uno strano ragazzo, quell’Atik, ogni tanto gli venivano delle idee balzane che sconcertavano il resto della tribù. Era debole di costituzione, inadatto alla caccia, troppo distratto per fare l’esploratore; sinceramente non sapevano che ruolo assegnargli all’interno dell’organizzazione del villaggio. Era stato assegnato ai lavori femminili, ma si era rivelato un disastro anche lì. Nella concia delle pelli si era tagliato le dita, nel trasporto dell’acqua si era perso. Messo ad accudire i bambini ne era diventato lo zimbello.Qualcuno aveva già cominciato a dire che non era giusto dividere con lui il cibo se non faceva niente. Poi Ugluk si era accorto di questa sua propensione a riflettere e aveva deciso di tentare un esperimento: Atik sarebbe stato il primo ad avere da mangiare per produrre idee. Gli anziani del villaggio si erano scandalizzati al sentire una simile eresia, ma non avevano osato contraddire il capo. Ciononostante, a volte Atik preoccupava Ugluk. Gli era giunto alle orecchie di un nuovo esperimento del ragazzo e decise di andarlo a trovare. Lo salutò col rispetto dovuto solo agli anziani.– Guarda! – disse Atik contento. Aveva applicato quattro dischi di legno a una slitta. – La chiamerò ruota! Sulla neve credo che vada ancora meglio la slitta, ma sul terreno duro questa mia idea farà risparmiare fatica a noi e ai buoi da traino. Potremo spostarci più in fretta e portare con noi più provviste! Ti faccio vedere! E così dicendo diede una forte spinta alla slitta che, carica e senza guida, prese velocità. Finì contro la capanna di Ugluk, sfasciandola. L’urto fu tremendo.– ...Ragazzo, ti devo parlare. – Si appartarono un po’. – Lo vedi anche tu che a volte combini dei danni. Quella del fuoco sì che era una bella pensata, ma questa ruota, quanto pensi che possa durare? Fino al primo albero. Lascia stare, Atik. Anche le tue recenti invenzioni, la leva, la chiave di volta, il ferro, la vela, che razza di idee sono? Dai, ricomincia a pensare a cose serie!NessundovePrimavera 1999