Autoestinguente

Vicini #01


"Nonnaaa". Pausa.Poi più forte: "NONNAAA".Pausa, poi l’iradiddio: "Nonna, vieni ben su, lascia stare quei gatti, ma cosa fai sempre in cortile, nonna, lascia stare, mangiano anche senza di te, loro, vieni su! VIENI SU!". Così per mezz’ora alla volta, e daccapo, più volte al giorno, tutti i giorni.È il mio vicino, nel palazzo di fronte, dritto a ore 12, due piani più su.Un vecchietto che avrà centovent’anni, con la faccia tignosa. S’affaccia dalla terrazza e inizia a urlare all’indirizzo di una signora che non ho mai visto, non so nemmeno se esiste davvero o se la vede solo lui. Se è la moglie, mi domando come abbia fatto la poveretta a non soffocarlo con un cuscino il giorno dopo il matrimonio.Aspetto e pregusto. Arriverà il giorno – oh, se arriverà – in cui si sbraccerà un po’ troppo e cascherà di sotto e i gatti banchetteranno con le sue budelle centenarie e avremo finalmente un po’ di quiete.NessundoveAprile 2008