Autoestinguente

Anamnesi


Ventinove anni. Sono passati ventinove anni, e ancora non si conosce la verità. Le indagini ufficiali hanno portato al terrorismo di destra, ma ci sono finiti dentro anche la P2, il SISMI (oggi AISE), la mafia, la camorra, la ’ndrangheta, il terrorismo internazionale. Abbiamo sentito le teorie più disparate, abbiamo assistito a una montagna di bugie, a omicidi di testimoni, a coperture politiche, a vergognosi depistaggi, anche da parte di rappresentanti dello Stato. Francesco Cossiga dice che forse si è trattato di un “incidente” tra corrieri della resistenza palestinese, e forse c’entra pure il terrorista venezuelano di estrema sinistra Ilich Ramirez Sanchez. Sanchez, in prigione in Francia, a sua volta addossa la responsabilità alla CIA e al Mossad, che avrebbero voluto punire l’Italia per l’atteggiamento troppo morbido verso l’OLP, o addirittura per non aver aderito al boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca (che si conclusero il giorno dopo l’attentato). Sono stati ipotizzati collegamenti (credibili) con la strage di Ustica, avvenuta da appena un mese, e con l’omicidio di Mino Pecorelli, e altri (meno credibili) con l’abbattimento dell’aereo di Enrico Mattei e con il rapimento di Aldo Moro. Pare ci fossero anche indizi che puntavano a una matrice islamica, ma gli inquirenti non approfondirono. Per non farci mancare niente, pare ci sia lo zampino anche della banda della Magliana. Sia come sia, una cosa è certa: quel giorno di ventinove anni fa, una valigia venne appoggiata su un tavolino nella sala d’attesa di seconda classe. Dentro, una bomba professionale di oltre venti chili. Alle 10,25 il botto che distrugge la sala d’attesa, investe da una parte il treno in sosta sul 1° binario, dall’altra il piazzale della stazione.Sembra di essere tornati indietro di trentacinque anni, quando le bombe arrivavano dall’alto, dagli aerei alleati. Ottantacinque morti, più di duecento feriti.Se non ci fosse stata l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, forse non sapremmo nemmeno questo.Lucarelli ha ricostruito la vicenda nel 2002. Un documento duro, ma che forse dovremmo prendere come da prescrizione medica, una medicina contro l’amnesia. Anamnesi: per non dimenticare. Bologna2 Agosto 2009