Autoestinguente

il fatto è che siamo tutti a termine: in senso generale, ma anche nei rapporti con gli altri. vivere come se non lo fossimo è quello che ci tiene in vita (e probabilmente anche una delle molte chiavi di lettura di Blade Runner)

Vero, abbiamo tutti una scadenza, ma il fatto che non ci sia un codice a barre a ricordarcelo è u'ottima cosa.
Di Blade Runner si sono dette miliioni di cose, si è cercato anche quel che non c'è, la frase "Ho visto cose..." credo sia la pù citata del cinema, eppure il rapporto tra Deckard e Rachel è stato indagato poco. Lui che molla tutto per scappare con un'essere artificiale (ricercata), lei che si fida e lo segue. Splendido e rivoluzionario. Commovente.

Nessuno. E meno male. L'incognito è l'unica cosa che ci permette di continuare a vivere.

Forse non l'unica, ma di sicuro una di quelle che dà sapore.

Io invece avrei voluto sapere il giorno in ci sarebbe finita.

Per cosa? Per vivere in anticipo il lutto? Per illudersi di arrivarci preparati? Per rovinarsi anche il presente in attesa del futuro già svelato?
No, grazie, preferisco l'ignoranza.

un post che parla di una fuga verso un futuro incerto, ma pieno di speranza; perdipiù, un post a cifra tonda. ha un'aria definitiva, e in ultima analisi bella, perché la fine di qualcosa di solito è l'inizio di un'altra.

Ci sono casi in cui la fuga non è vigliaccheria, tutt'altro: è il coraggo di ribellarsi alle conclusioni preconfezionate. Succede più spesso di quanto possa sembrare.

Correndo il rischio di essere piuttosto scontata ( ma non è così perché parlo per esperienza,un' esperienza che mi fa ancora male ma tuttavia concreta ), sarebbe bello se in un rapporto di coppia si provasse a vivere ogni sensazione senza ricorrere a sovrastrutture e paranoie di varia natura. I meccanismi di difesa che ciascuno di noi pone in essere se da un lato ci mettono al riparo dall' eventuale sofferenza aiutandoci a sopravvivere, soffocano quello che di bello e spontaneo c'è nello stare insieme contribuendo, forse, a farci raggiungere ugualmente ad un capolinea non proprio felicissimo.

Sì, sarebbe bello. Purtroppo è quasi impossibile non tener conto delle paure, delle delusioni, delle diffidenze che ci trasciiamo dietro, scomoda eredità di storie precedenti.
Così si finisce spesso per presentare il conto a chi non ha consumato. E chi ha consumato, con buona pace se ne va leggero a far danni altrove.