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Nella vecchia fattoria ia ia ho!!......

Post n°2 pubblicato il 06 Dicembre 2009 da flikvip

Ieri sera mia figlia mi ha chiesto:

- Papà come si fa la danza della pioggia?

Si danza con lo sguardo e le braccia rivolte verso il cielo, si ripetono frasi inneggianti alla pioggia auspicando di essere ascoltati, questo è un rito molto antico.

- Papà che cosa è un rito?

Qui per me le cose si complicano, cerco di spiegare a una bimba di sette anni cosa è un rito.

Ricordi quando cantavamo insieme la vecchia fattoria?

- Si

C'è un frase che si ripete sempre......

- Nella vecchia fattoria ia ia oh......

Brava!!. questa frase si chiama rito-rnello, ecco questo è un rito, un rito è un' azione che viene eseguita secondo delle regole, in questo caso sono le regole della musica.

 

- Allora papà ogni cosa che si ripete è un rito?

Non è proprio così, un rito per essere tale ha bisogno di una partecipazione emotiva, senza di questa il rito non può definirsi tale.

 

- Ma quanti tipi di riti ci sono?

Tanti piccola mia, c'è il rito religioso, propiziatorio come la danza della pioggia, riti ricorrenti come le feste, ad esempio il natale. Ma adesso è ora di andare a dormire, ma ti prometto che torneremo ancora su questo argomento. Per lei forse è finita qui, ma quella domanda ha provocato in me il desiderio di approfondire questo argomento.

Sin dai tempi più remoti l'uomo nei suoi comportamenti, ha avuto l'esigenza di esprimere una ritualità, sia per paura, sia per aggressione, oppure più semplicemente per sopravvivenza. Immaginiamo i riti propiziatori delle tribù primitive i quali scaturivano dalla paura degli eventi naturali, dal semplice tuono, al terremoto, il rito serviva ad esorcizzare la paura, oppure prendere coraggio prima di una battuta di caccia o in un'aggressione nei confronti di un'altra tribù.

Con il passare del tempo il rito viene sempre più connesso con la religione, l'uomo affida al rito i momenti più difficili della propria esistenza, lo pratica sia individualmente che in collettività, questo gli garantisce la salvaguardia della propria cultura e la trasmissione alle generazioni future.

Il potere religioso, politico ed economico si è sempre avvalso del rito e del mito per influenzare e controllare la collettività, oggi più di ieri.Ogni tipo di potere si arroga il diritto esclusivo della verità, la rivendica, la difende con qualsiasi mezzo e questo lo vediamo tutti i giorni.

Le religioni in particolare, pongono le proprie radici sul mistero della vita, ogni religione promette una continuità dopo la morte, in fondo danno una speranza, alleviare l'esistenza terrena, se agisci nel modo giusto e esegui determinati riti, avrai una ricompensa, una vita migliore, l'eternità, la rinascita o non so cosa, ci creano delle aspettative, e se ciò non avviene la colpa è sempre nostra, non abbiamo messo in pratica nel modo giusto le istruzioni date.

Tutto questo mi fa pensare a un cane che si morde la coda, o a un cavallo che dopo una buona gara riceve lo zuccherino, io credo e confido nell'intelligenza umana, credo che prima o poi dobbiamo assumere una consapevolezza che ci permetta di sviluppare uno spirito critico. Riportare in primo piano la nostra essenza i nostri valori universali che ci legano l'uno all'altro, unico riferimento, la natura e il moto perpetuo che regola l'universo, dove ogni cosa è al posto giusto, ogni anno puntuale la primavera precede l'estate, il giorno la notte, un sistema perfetto di cui noi siamo parte. L'idea di far parte di questo universo fa scaturire in me una grande energia e la consapevolezza che in fondo la vita e la morte sono nulla difronte a tale meraviglia.

 

 
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Commenti al Post:
In_unaltra_vita
In_unaltra_vita il 08/12/09 alle 13:38 via WEB
Bel post che dà vita a tante riflessioni. Mi permetto di dissentire su un'unica tua dichiarazione.. anche la natura, purtroppo, non è più un riferimento e le cose spesso non sono più al posto giusto. Sicuramente noi uomini abbiamo messo tanto di nostro per mutare o modificare questo stato di cose.. ora tocca vedere se saremo in grado di assumercene la responsabilità. Auguriamoci di avere sempre e comunque qualcosa di cui meravigliarci e stupirci. Buon pomeriggio
(Rispondi)
 
 
flikvip
flikvip il 08/12/09 alle 14:48 via WEB
Grazie per il tuo commento, credo che l'uomo sia abbastanza intelligente da non autodistruggersi ciao
(Rispondi)
 
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