Notti guai e..

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 Mi sposo.Festeggiamo!Ok,prendo da bere.Con chi hai detto che ti sposi?Con lui mamma,con lui.Sono felice di vederti sposa.Ah..Lui.Stavano insieme da quattrro mesi e per caso.A Genova c'era un concerto di Eric Clapton e lei era partita,sola,per andarlo a rivedere...Clapton.Del concerto poco ricordava se non che qualcuno  accendendo un chilomle diede fuoco alla borsa. Uscita concerto ,ressa, bar della stazione, ressa...la stessa..come se l'Italia intera si fosse concentrata a Genova quella notte di maggio. Tra la confusione e l'ora, il barista non le strappò lo scontrino quindi lei, senza nemmeno voltarsi chiese chi volesse una brioches e un cappuccino gratis.Una mano sfilò dalla sua lo scontrino, un accento romano disse "grazie" ma nessuno dei due diede peso all'altro...per lei contava solo riuscire ad uscire dal mucchio,per lui probabilmente contava solo riuscire a sfondarlo per arrivare al bancone.Tra un binario e l'altro c'erano quelle orrende sale d'aspetto con qualche sedia rotta, i muri imbrattati di amori eterni e gente, tanta, ancora lì chissà per quanto.Lei entrò in una di quelle sale d'aspetto, la meno piena e riconobbe un tizio che bazzicava nello stesso parco della sua città.CiaoCiaoA che ora passa il treno?Non ne ho idea..e le passò qualcosa da fumare.Com'è già che ti chiami?ElenaAh si, Stefano.Dopo poco entrò una sorta di energumeno, non tanto per le fattezze quanto per la stazza: sarà alto 2 metri penso, se mi cade addosso sono fatta.Stai attento!Nun te preoccupàStessa voce,stesso accento.Sei la tipa dello scontrinoSiT'avanza altro?Lei lo guardò storto e gli passo da fumare.A pelle simpatico non era...e non era nemmeno bello, forse un tipo, decisamente un personaggio.D'età superava tutti, almeno li dentro e addosso portava ancora segni più hippie che freak.Cazzo Ste, fino alle 5 niente treno'mbè mica abbiamo fretta.Lei si, aveva fretta..aveva un colloquio di lavoro fissato dalla madre.Le aveva giurato che sarebbe arrivata in tempo: Figurati se non ci sono treni di notte. Ti lascio Buck cosi' sei sicurissima che torno.Già...era rarissimo vederla senza il suo cane, praticamente impossibile. Ma quella sera l'aveva come "impegnato" in cambio del sicuro ritorno.Treno alle cinque,arrivo verso le sette e mezza..colloquio alle otto. Sono fottuta.Sicuri che fino alle cinque niente?Boh..rispose l'energumeno...Minchia se è antipatico pensò..antipatico tanto.'Le.. ma vai a Torino?Perchè tu no?No,noi andiamo a Firenze..vieni?Buck,  il colloquio, mia madre...No, non ho il cane..magari vi raggiungo.Tanto quello era il periodo in cui mica dovevi chiedere dove vi trovo..c'era una fusione tra tutti i freak,ognuno aveva una propria città, ma di fatto non ci stava quasi mai.Si girava,si partiva,si tornava. Per passaparola o per  soprannome, ci si conosceva più o meno tutti.King, fai un chilom..toh.King??  Ma sei tu il famoso  King?Già.Adesso che ti vedo immagino il perchè di King.O sò er re,  o sò king kong..scegli.Sei mister simpatia..parli a monosillabi e non sai nemmeno a che cazzo di ora passa un treno per Torino.Quello di prima andava a Torino.Allora sei pure un stronzo! L'hai sentito che devo essere li prestissimo...dirmelo no?No. Ma stai shanti..Ma sei scemo? Shanti?.. Peace and love del cazzo.Scemo? No, voglio che vieni a Firenze con me e Ste.Il cane!! Vai lo prendi e ci raggiungi.Quella calma tipica del personaggio e quella certezza nel dire le cose: si, lo detestava...però di fondo sapeva di aver colpito..e colpito il famoso  King.Lui la voleva con loro o meglio, con lui...e da quel momento in poi si ritrovò incollata nella sala d'aspetto a non aspettare più niente.-----Arrivarono a Torino verso le nove. A 100 metri da casa sua li fece fermare per proseguire da sola.Se mi sentite urlare salvatemi.Non ci furono urla: due occhi indiavolati aprirono la porta porgendo guinzaglio e cane..nemmeno il tempo di dire mah..io..sai, che la porta le si richiuse in faccia.Tutto apposto? Si,ho il cane..allontaniamoci prima che ci ripensi e venga  massacrarmi di botte.Ma chi?Mia madre.Ma te mena?Te l'ho detto, mi massacra..da anni..Dai allunghiamo il passo.E menaje pure te no?!Una volta ho reagito, cioè, le tenevo le mani, dai polsi..e chiaro, stringevo..Mi sono accorta li di essere più forte di lei..Allora ho mollato, ho aperto la porta e via di corsa..Pensa che vivo con lo zainetto pronto nello stanzino.Che storia ao'..Ho fame. Ste c'è qualcuno a casa tua?Non lo so, alla prima cabina chiamo.Già..le cabine del telefono ...a gettoni..