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Creato da l_e_t_i_z_i_a il 25/12/2011
esplodono...sottovoce
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Io non lascio traccia
Area personale
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C'è un sabotatore in me.
Vago.
Braccia tese in avanti.
Passi lenti
Paura di cadere
d'impazzire e di soffrire.
Nessun punto di riferimento
Altro che il mio sentire
Percepire.
L'istinto del voler vivere.
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Qual'è il mio mondo?
Cos'è che ci orienta?
Lo stare bene.
Qui ed ora.
La complessità della vita
nella semplicità di una risposta.
Tutto qua?
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L'inizio
è in mezzo al cammino.
Improvviso.
L'inferno.
Invisibile, ignoto, gelido, doloroso, a volte insopportabile.
Subdolo.
Un'altra vita.
Mutevole e incomprensibile.
Sconosciuta.
Dov'è la mia finta quiete?
Dov'è la mia insostenibile irrequietezza?
Le rimpiango davvero?
Nulla è più certo...
non lo era mai stato.
Ovatta bagnata di sangue.
La prigione è aperta
sarà la troppa luce che mi acceca?
Non vedo nulla.
Muscoli e cervello atrofizzati.
Paura di ragionare
Incertezza sull'andare.
Dove?
Perchè?
Taccio.
Sfinimento
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Un'istantanea
qui ed ora.
La vita un fluire
pensieri, scelte, desideri.
Cambio incessamente
non riesco a starmi dietro.
Illusione fermare
sento la vita che mi plasma.
Oppongo inutile resistenza
poi mi lascio andare.
Vorrei sciogliermi
essere assorbita.
Penetrare nel tutto
far parte del fluire.
Nulla da capire.
La polaroid di ogni attimo.
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Ogni tuo "brava" come una carezza...
lieve e dolce che scioglie ogni nodo.
Il pensiero galoppa ma non torna indietro...
alle carezze mancate.
Vola avanti con la forza dirompente che mi dai.
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Come succede che mi ritrovo al punto di partenza?
Sono passati mesi.
Ho vissuto tutto.
Tutto il dolore che mi ha attraversato l'anima...
avanti e indietro...
e poi ancora indietro ed avanti
senza pietà e senza sosta.
Ti sei pulito le scarpe sul mio cuore,
ti ci sei fermato in mezzo, ti ci sei messo seduto, comodo.
Immobile mi hai continuato a schiacciare.
Pesante, ingombrante, insopportabile,
per ore lunghe come giornate intere, come una vita.
Mi hai impedito di respirare,
impedito di sognare, di vivere...
E ogni volta mi sono rialzata.
In qualche modo.
Aggrappandomi alle parole di un'amica,
ad un gesto d'affetto, ad un sorriso dolce,
a tutto il mio immenso bisogno di vivere.
Ho violentato i miei sogni,
mi sono sbattuta in faccia la realtà.
La conosco benissimo.
Eppure stasera mi ritrovo come al punto di partenza.
Come se dovessi ancora scalare tutta quella montagna.
Come se dovessi ancora iniziare a vivere tutto quel dolore.
Non ho più tante forze oggi...ma sono qui.
Testardamente, ancora mi rialzo.
Con coraggio, a fatica cammino.
Seppure, respiro.
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Te ne stai andando...
piano piano.
A volte respiro.
...lentamente.
A volte mi ritrovo a cantare
e mi sorprendo.
A volte sorrido di gusto.
Sembra impossibile.
Saranno state l'acqua ed il calore che mi coccolano.
Ed ancora di più il sentire il bene...
l'affetto che cerco e ritrovo nei momenti più buii.
Un sorriso, una parola, uno sguardo come un filo di ossigeno.
Vita.
Certe volte il dolore si allontana...
me ne accorgo e ho paura a crederci.
Dopo mesi e mesi di apnea finalmente uno spiraglio.
Dolce pace nel non sentirsi morire dentro.
La leggerezza di ritrovarsi un pò più simile a se stessa.
La volontà di non tornare mai più indietro,
di non azzerare mai più ogni sforzo fatto,
di continuare a scalare con forza la mia montagna.
La sensazione di potercela fare.
La determinazione ad uscirne presto.
L'incontenibile voglia di essere un pò felice!
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Leggera scende, copre, ovatta tutto.
Silenzio intorno.
Morbida e pura.
Vorrei scendesse dentro di me.
Congelasse l'anima.
Non sentire più nulla.
Tace il dolore.
Il vuoto che divora tutto.
Profondo cordoglio.
Stà morendo...
Assisto a questa agonia.
Non mi muovo, sento tutto.
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Amicizia oramai non può più essere.
Se ti rivedessi come potrei nasconderti i miei occhi?
Tutto sarebbe palese.
La tua indifferenza, le tue attenzioni negate sarebbero un'altra pugnalata.
Non so se lo sopporterei.
Eppure ora è il mio desiderio più grande...l'unica via per morire finalmente....e poter poi rifiorire.
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Solo un impatto frontale violento e crudele con il tuo nulla.
Questo voglio.
Aiutami.
Egoismo.
Lo so. Sarei egoista.
Ma le storie vere non cedono e non cederanno.
Magari si fortificano.
Non voglio sapere nulla.
Solo perdonatemi.
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