Associazione AVECA

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 "Allarma  la progressione costante degli imprenditori che di fatto rinunciano, gettano la spugna. Un fenomeno che non è altro che la cartina di tornasole della grave crisi del Paese che affronta la sua seconda e grave recessione dal crac di Lehman in poi. Ma in questo caso non si tratta di una resa a fronte del precipitare della situazione finanziaria dell'azienda; o al tentativo di rifugiarsi tra le braccia delle procedure concorsuali per bloccare le richieste dei creditori."Chiudono le aziende sane "Qui siamo in presenza di aziende che hanno bilanci in ordine, che non hanno ferite aperte sul fronte dell'eccessivo indebitamento e che nonostante ciò chiudono i battenti. Una scelta amara cui concorrono più fattori. C'è chi chiude per le difficoltà legate al passaggio generazionale; chi liquida in Italia per aprire successivamente all'estero, ma secondo il Cerved c'è una quota di abbandono legata al futuro, alle prospettive. Insomma molti imprenditori vedono nero e credono che il gioco di fare impresa non valga la candela. Del resto basta sfogliare qualche numero. Spiega Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved Group: «Abbiamo assistito negli ultimi 4 anni a una drammatica caduta della profittabilità delle imprese. Dal 2007 al 2011 c'è stato un calo dei fatturati nell'ordine del 5,4% in termini reali e del 19% a livello di margine operativo lordo.La minor redditività si colloca in un contesto di leva finanziaria già tirata; di difficoltà di incasso dei crediti e di credit crunch da parte del sistema bancario. Non stupisce che in questo quadro gli imprenditori decidano di mollare». Non solo il Cerved fotografa la sofferenza dell'economia italiana. L'ultimo rapporto IntesaSanpaolo-Prometeia di Analisi dei settori industriali parla di «apnea dell'industria italiana penalizzata soprattutto dalla debolezza dei consumi interni» che ha visto cali dal 2007 al 2012 del 40% per i beni legati alla mobilità e del 15% per i prodotti per la casa. E in generale la doppia caduta della produzione industriale ha portato a una perdita dalla crisi Lehman nell'ordine del 20 per cento."Fonte Il Sole 24 Ore