Uno spettro si aggira per l'Europa: «un'austerità senza speranza, che può diventare il detonatore di una crisi generalizzata». A lanciare l'allarme è il presidente della Consob Giuseppe Vegas all'incontro annuale con il mercato Il risanamento, afferma Vegas alla presenza del neo presidente del Consiglio Enrico Letta, «non può che avvenire attraverso un approccio più graduale rispetto a quanto oggi previsto dal fiscal compact».L'effetto contagio sullo spread è finito e gli attuali livelli del differenziale tra titoli di Stato italiani e Bund tedeschi rispecchiano l'andamento dell'economia reale italiana. Secondo Vegas, in sintesi, l'attuale situazione di crisi non è più dovuta all'effetto contagio dello spread, ma alle criticità dell'economia reale. Il che significa che l'attuale livello dello spread, intorno ai 260-270 punti base, «è imputabile solo a noi stessi». E proprio per questo, ha evidenziato Vegas, «il nostro nemico non è più fuori di noi e dentro gli inafferrabili mercati, ma nelle imprese che chiudono e nel lavoro che manca». In poche parole «paghiamo gli errori del passato». L'invito di Vegas è concentrarsi sull'economia reale e metterla «in grado di ripartire«. Soltanto «allora - ha sottolineato il presidente della Consob - la finanza potrà tornare a essere un positivo motore di sviluppo». Da Vegas anche un messaggio di ottimismo: «Il Paese ha tutte i requisiti per poter partecipare da protagonista alla crescita dell'Europa. Disponiamo di solide tradizione manufatturiere, e molte imprese sono esempi di successo soporattutto nei mercati esteri. L'economia reale possiede ancora caratteristiche di eccellenze».Fonte Il Sole 24 Ore
Nemico non è spread ma disoccupazione
Uno spettro si aggira per l'Europa: «un'austerità senza speranza, che può diventare il detonatore di una crisi generalizzata». A lanciare l'allarme è il presidente della Consob Giuseppe Vegas all'incontro annuale con il mercato Il risanamento, afferma Vegas alla presenza del neo presidente del Consiglio Enrico Letta, «non può che avvenire attraverso un approccio più graduale rispetto a quanto oggi previsto dal fiscal compact».L'effetto contagio sullo spread è finito e gli attuali livelli del differenziale tra titoli di Stato italiani e Bund tedeschi rispecchiano l'andamento dell'economia reale italiana. Secondo Vegas, in sintesi, l'attuale situazione di crisi non è più dovuta all'effetto contagio dello spread, ma alle criticità dell'economia reale. Il che significa che l'attuale livello dello spread, intorno ai 260-270 punti base, «è imputabile solo a noi stessi». E proprio per questo, ha evidenziato Vegas, «il nostro nemico non è più fuori di noi e dentro gli inafferrabili mercati, ma nelle imprese che chiudono e nel lavoro che manca». In poche parole «paghiamo gli errori del passato». L'invito di Vegas è concentrarsi sull'economia reale e metterla «in grado di ripartire«. Soltanto «allora - ha sottolineato il presidente della Consob - la finanza potrà tornare a essere un positivo motore di sviluppo». Da Vegas anche un messaggio di ottimismo: «Il Paese ha tutte i requisiti per poter partecipare da protagonista alla crescita dell'Europa. Disponiamo di solide tradizione manufatturiere, e molte imprese sono esempi di successo soporattutto nei mercati esteri. L'economia reale possiede ancora caratteristiche di eccellenze».Fonte Il Sole 24 Ore