OCCASIONI PERSE

Diario delle occasioni perse e delle occasioni sprecate

Creato da Avvelenataforte il 16/11/2010

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Schegge di vetro di bottiglie rotte ..

Post n°96 pubblicato il 17 Aprile 2012 da Avvelenataforte

te_aso_le_ciavi il 17/04/12 alle 13:50 via WEB
Ma TEMPO DENARO E COMPETENZE adesso non ci sono.......Scusa la domanda...ma se gli imprenditori veneti sfruttavano tutto e tutti per far soldi...adesso secondo logica li dovrebbero avere da qualche parte. Allora io che ho le scarpe grosse ed il cervello fino, penso(parolona)o li hanno e non vogliono spenderli o non ne hanno proprio.Se li hanno e non vogliono spenderli fanno bene a fallire, nel secondo caso dove li hanno spesi? Te che sei a contatto con loro riesci a darmi risposta? Grazie

Allora ti racconto una storia.
Siediti. Prenditi una birra. Mettiti comodo. Inizio dal finale. Agli inizi di questa storia io andavo ancora a scuola. Quando lui ha trasformato la sua bottega in grande falegnameria io bruciavo con il mio prof di diritto e i quattro anarchici della mia classe e passavamo le mattinate a giocare a biliardo al Tranquillino di Padova.
Io l'ho conosciuto nel 2000 quando "usavo" la sua grande falegnameria per portare i miei nuovi clienti stranieri a vedere i macchinari e poi cercare di vendergli.
Io bene l'ho conosciuto nel 2001 quando nell'aria circolava ancora la malattia della pietra e far finestre in legno era ancora un affare.
In quell'anno aveva fatto un grande investimento di una linea di produzione e nello stesso anno tutte le volte che andavo a Ponzano mi diceva "impara bene la strada perchè prima o dopo qui tu ci verrai a lavorare".
Promessa e minaccia.
Forse presagio di futuro.
Nel 2007 ho imparato la strada. Scelta.
Si era appena separato dopo 30 anni di matrimonio svegliandosi una mattina e guardando la sua badante gli ha semplicemente detto "non ti amo più" avendola tradita una notte si e una notte anche.
Michele era appena passato alla concorrenza come direttore commerciale. La Anto non era più amministratore. C'era già aria di tempesta.
Via, si va in Russia.
Moderne campagne di Russia.
E poi Fede tu li sei di casa .. hai la tua stanza all'Ukraina, tu stai meglio al freddo che al caldo, tu non ti perdi tra la Zamoskvoreckaja e la Tagansko-Krasnopresnenskaja, tu coi russi ti capisci. E poi hai il visto annuo e puoi andare e venire quando vuoi..
Via si va in Russia.
Eccoti 2.500,00 € al mese tutto spesato, vitto alloggio taxi vodka e TSchi da kasha - pisha nasha così ti ricordi di essere veneta.
Si si via, bisogna sfondare in Russia. Fede quello deve essere il nostro mercato. Carta bianca. Vai. Qualsiasi cosa.
Dopo magari se ti avanza tempo ci sarebbe la Spitze a Thessaloniki da andare a trovare qualche volta.. ma mi raccomando "portami in Russia".
Madre Russia accoglie la sua Figlia.  
Ho traslocato a febbraio a Ponzano e i primi di Marzo ero già - nuovamente - a Mosca a far il Mosbuild.
E cosa gli porto a casa da Mosca a parte una tristissima Matrioska e cioccolatini Ekaterina per tutti ? Un certo Anatoly e un certo Shalom.
Un russo figlio di Kgb che gestisce gli immobili di Gazprom e un figlio di rabbino israeliano.
E da giugno a dicembre ti porto a casa quasi 1 milione di euro di serramenti tra Russia e Israele. Nuova residenza: Aereoporto Marco Polo.
Pagare affitto a Ponzano Veneto e dormire a Tel Aviv.
Vestiti e scarpe a Ponzano Veneto e doccia a Mosca.
Succede che nel 2008 crolla tutto.
Le botte di culo della sottoscritta e le ore di volo non bastano.
Tomi di mails di lamentele sulla qualità del prodotto, sullo stile vecchio, sulle esigenze diverse, sui ritardi di consegne, ecc. ecc. ma dovevo solamente imparare i tasti della tastiera perchè lui quelle mails e le mie relazioni non le ha mai lette.
Fiato e voce sprecati ad ogni ritorno e vane promesse di "adeguamento".
E crollo del mercato italico.
Fede, Fede "semo nee to man".
Eh no. Nelle mie mani faccio fatica a starci io. Mi dispiace. O ti adegui alle esigenze del mercato o io non posso vendere una cosa diventata invendibile. Non posso vendere il nome della tua azienda e dei fasti passati quando tutto era semplice.
Ho bisogno di qualcosa di diverso, di innovativo, di speciale.
Non posso solo proporre Teak e Rovere quando la concorrenza propone Abete e Pino.
Primi segnali di rottura ingranditi ad ogni viaggio.
Fede no varda bisogna proprio, qua bisogna far qualcossa, ze tutto drio ndar a puttane.
2008: - 40% fatturato + 80% contestazioni: Italia e Estero.
Senta ... forse è meglio fermarsi un attimo .. forse è meglio finirla qui.. per tutti. 
Pranzo della vigilia di Natale 2008 centro Treviso: Fede non ghe la fasso più ma non posso chiudere. Son parte dell'aria di Ponzano. I me conosse tutti. Bisogna ridar spolvero all'azienda. 
Maggio 2009: genialata. Dipendenti in cassa. Zero ordini. Quei pochi fatti alla cazzo di cane. Trovata del secolo: diamo spolvero all'azienda, facciamo sentire che siamo vivi .. sponsorizzazione al giro d'Italia.
Giugno 2009: Senta io vado. Dove vai ? Via. Perchè ? Perchè sto male.

Questo a grandi linee.

Tra tutto questo manca:
- acquisto casa a Malindi con dipendenti in cassa 
- 5 direttori commerciali Italia in 2 anni pagati a fior di quattrini con dipendenti in cassa
- viaggi per internazionalizzazione azienda in Romania con acquisto serie di appartamenti in Otopeni
- specie di società ai Caraibi
- cambiamento di penso 6 commercialisti tra i più rinnomati
- in memoria del compagno di merende di S. Biagio di Callalta feste festini orgie e vacanze - sempre coi dipendenti in cassa
- cambiamento di 3 e dico 3 responsabili di produzione ogni qual volta che sia vicinavano per dare suggerimenti
- trasformazione da Spa a Srl
- acquisto serie auto aziendali perchè altrimenti Marazzato chiude e siamo sempre stati amici
- e altro. 

Bruciati soldi. Dignità. Orgoglio. Testardaggine di padre padrone. Sicurezza dell'essere invincibile andata a puttane. Lacrime di bambini.
Il miglior prodotto di questa terra diventato uguale - se non peggiore a tanti altri.
E la Madre Russia ? O la Madre Russia ... la Madre Russia esige. Ti dà ma ti prende. E se la freghi una volta non cercarla la seconda.
E Israele ? O Israele se lo tratti male e non rispetti gli accordi presi ti cancella e passa altrove.

E i soldi c'erano. E' che i soldi finiscono se li spendi. Se li sperperi finiscono ancora prima. E poteva diventare un gioiellino di azienda. Modernizzando il prodotto poteva ancora fare la differenza. Il marchio valeva ancora qualcosa.
Ma come tante realtà venete quando il marchio di un'azienda è il cognome del proprietario fondatore e becchino una volta che "muore" lui muore anche l'azienda.
Per non voler far spazio a menti fresche.
Per non voler ammettere di essere invecchiati.
Metà Viagra che prendeva per ringiovanirsi con le sue amichette poteva investirlo per ringiovanire il suo prodotto, la sua organizzazione, il suo commerciale.
Metà tempo perso a far politica poteva passarlo ad ascoltare le voci che venivano riportate da fuori (soprattutto le mie .. scatto della mia rabbia solo per quello).

Eccoti allora la mia risposta. Questo è uno di quelli che meritano di chiudere. Uno di quei gradassi cresciuti all'ombra dei Benetton che si sono trovati nei tempi delle vacche grasse con montagne di soldi senza aver fatto tanta fatica e che se d auna parte - giustamente - se li sono goduti, dall'altra non hanno pensato che alla fine della fiera anche i soldi finiscono. E che non sono tutto.
Questo si merita la fine che mi è stata riportata stamattina.
Se solo l'avesse fatto prima .. magari potrebbe passeggiare ancora per Treviso e passare a testa alta sotto Porta Santi Quaranta invece di dover emigrare a Malindi .. o forse era tutto studiato ...
Questa è un'altra faccia degli imprenditori veneti. E ti assicuro che non è la migliore. C'è molto di meglio.
Se hai pazienza ti parlo anche di quelli veri, di quei imprenditori che io considero eroi.
Ma ti servirà una cassetta di birra e una poltrona molto comoda perchè è una storia più lunga e più bella di questa. 

Ciao.


 
 
 
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