BAC

Luciano

Che dire? Sei andato via da un momento all'altro. Ho tracce dei tuoi sorrisi, dei tuoi occhi luminosi. La mia invidia per la tua vitalità straordinaria... per la tua capacità di vivere ogni minuto, ogni attimo, succhiando l'essenza della vita con passione e ardore.

La tua capacità di sorprendermi sempre... sei andato via da un momento dall'altro. Forse eri un pò stanco, un pò annoiato a volte, ma certo non ti arrendevi a tutto quello che di scontato ti circondava.

Ed io, certamente una delle tue ultime delusioni, che posso dire? La tua perdita è un dolore che avrei voluto risparmiarmi. Tu che amavi la vita più di chiunque altro io abbia mai conosciuto, tu che avevi sempre un'idea esatta di tutto, tu che mi hai dato così tanto e così tanto mi hai chiesto.... ma ora chi vorrà tanto da me? chi pretenderà? chi mi chiederà? chi si incazzerà? Io che in fondo ho sempre avuto bisogno di questo per fare bene le cose e l'ho trovato in te. Tu l'avevi capito da subito.

Non ci siamo presi tante volte, dall'inizio abbiamo avuto problemi, io non ti capivo, mi chiedevo che cosa pretendessi da me. Ora tutto è chiaro, strano vero? solo ora, ora è chiara la tua severità, ora è chiara la tua cortesia,  ora chiare le tue attenzioni, le tue parole taglienti. Mi hai fatto crescere.

A questo però non ero pronta. Mi hai sorpresa, ancora una volta, per sempre.

Quello che mi hai dato non lo dimenticherò mai, quello che mi hai dato è stato svelarmi una parte di me stessa, mi hai messa alla prova tirando la corda e stando a guardare quando si rompeva. Poche persone lo fanno, perchè dovrebbero? Poche persone lo sanno fare.

Tu sei così. Per quanto sia stato a volte insopportabile il nostro rapporto, io mi sento persa senza di te.

Ciao Luciano.

Inaugurazione ...

Giovedì 10 ore 19 corso garibaldi 89/a

la giovane artista Alessandra Tavola inaugura la propria restrospettiva

alla Casa degli Artisti

Corso Garibaldi 89/a, Milano

Un'occasione interessante per dare uno sguardo ad alcune tendenze giovanili fuori dal comune.

Vi aspetto!!!

E' venuto il momento...

E' venuto il momento di svelarvi perchè ho deciso di aprire un BLOG, cosa che ormai, è vero, fanno tutti, ma in fondo io non ci avevo mai pensato...

Qualche mese fa, piena di voglia di fare e di mettermi alla prova ho contattato alcune riviste d'arte inviando il mio curriculum e sperando di poter buttare giù qualche articolo. In pochi hanno risposto, direi un paio su cinquanta, una era una rivista on line, Teknemedia, ben nota tra chi bazzica per siti artistici.

Mi hanno proposto di recensire una decina di mostre come prova, poi, se il mio modo di scrivere fosse piaciuto, avrebbero previsto un piccolo rimborso spese.

Ho accettato e mi sono messa al lavoro, il tempo non era molto, tra il fatidico invio da parte loro della mostra che avrei dovuto recensire e la data di consegna passavano al massimo dieci giorni.

Poter approfondire l'artista che mi capitava ogni volta "a sorte" era un'utopia, comunque ci ho provato e il primo articolo me lo hanno pubblicato subito.

Al secondo però sono sorti dei problemi....  la mostra non mi era piaciuta e l'ho scritto. Si trattava di Poker alla galleria De Cardenas... l'avete vista?

La risposta alla mia stroncatura è stata "Ci dispiace ma non possiamo pubblicare il suo articolo perchè la De Cardenas svolge un ruolo importante a Milano da anni. Non abbiamo visto la mostra ma dubitiamo che sia così brutta come lei dice"

Non credevo di dover tener conto dell'importanza di una galleria, ma di dover dare un giudizio sulle opere esposte...

Se il vaglio applicato alle recensioni che si trovano nel sito in questione è regolato dall' "importanza" di una galleria... dove finisce la critica vera, reale di un'opera d'arte???

Certo si può non essere d'accordo sul giudizio specifico, ma non si può accettare che il criterio a priori sia il "buon nome" della galleria!

Presa dallo sconforto, ho raccontato a un amico, un maestro, l'accaduto... e lui con semplicità mi ha risposto... "Ma perchè non apri un Blog?" .....

STECCA MURATA

Hanno murato la Stecca degli Artigiani.

Oggi sono passata di lì, due muri di ferro chiudono l'accesso alla Stecca, davanti una volante con due poliziotti armati... di occhiali da sole...

uno di loro, il più spiritoso, mi ha salutata... e allora mi ci sono messa a parlare...

"Come mai hanno chiuso tutto?"

Risposta "Perchè buttano giù tutto...finalmente!"

"E gli artisti? Gli artigiani che lavoravano qui?"

Risposta "Ma non chiudiamo per loro, ma per i senegalesi..."

(? ... cerco di aiutarlo)

"Ma cosa vuol dire? Perchè spacciavano?"

Risposta "Sì"

"Ma allora gli artisti?"

Risposta "Gli abbiamo già trovato un posto... sono sistemati... non c'è da preoccuparsi!"

Ancora una volta Milano ha mostrato la sua superficialità, ha murato, chiuso anzichè affrontare una situazione. Alla Stecca non c'erano solo spacciatori, che sono comunque palesemente tollerati in tante zone ben conosciute della città, c'erano artisti di Isola Art Center che si battevano per una rivitalizzazione del quartiere, per un'integrazione reale, c'erano piccoli artigiani ormai anziani con il loro laboratorio, c'erano i giovani del centro sociale.

In verità il Comune ha tollerato lo spaccio senza fare nulla per poterlo prendere come scusa e smantellare la Stecca. E questo è solo l'inizio di uno smantellamento dell'intero quartiere Isola in cui da anni esiste un progetto per il passaggio della super strada che dovrebbe condurre al nuovo quartiere della moda in costruzione dietro piazza della Repubblica.

Ancora una volta la moda, o meglio l'euro..., trionfa sulla vita cittadina, sui rapporti sociali e sull'arte...

...Intanto le ruspe già sono all'opera

Post N° 12