EMITTENTE BAIA TV

SCRIVE IL QUOTIDIANO LA SICILIA


custonaci L'esperienza di «Baia Tv», prima telestreet in provincia Nata sull'onda di «Orfeo Tv» (Bologna), la prima telestreet d'Italia, «Baia Tv», che prende in nome dal litorale di Cornino, ha puntato fin dalla sua nascita (giugno 2005) alla diffusione via etere di tutte quelle iniziative (culturali, religiose, musicali ecc.) che da sempre caratterizzano la vita sociale della cittadina collinare. È degno di cronaca così l'impegno profuso dal gruppo di ragazzi che sono a capo della piccola «emittente». Nonostante infatti il loro contributo si muova nell'ambito del volontariato, tutto si svolge con la massima diligenza e professionalità. Da qualche tempo hanno iniziato perfino a produrre in proprio, inserendo nel loro palinsesto alcuni programmi come «Il complotto», «Ciauru di Sicilia» "Parliamoci su" e «Custonacesi per Cultura». Sarà forse per la curiosità di vedere il vicino di casa, ma sta di fatto che l'audience, riscontrabile già dall'indomani delle trasmissioni lungo le strade o nei bar, raggiunge dei picchi di gradimento sorprendenti. È di fatto ormai una «realtà televisiva» consolidata ed i custonacesi nel fare zapping tra i canali generalisti della Rai o di Mediaset hanno inserito stabilmente anche la frequenza di "Baia Tv". Chiaramente ci si muove, dal punto di vista normativo, su di un terreno assai delicato. La legge in vigore sulle telecomunicazioni non consente infatti la regolarizzazione di queste piccole, ma interessanti, realtà (in tutta Italia sono circa un centinaio), anche se qualcuno ha già pensato di appellarsi, in riferimento evidentemente alla libertà di espressione, all'art. 21 della Costituzione. C'è da dire infine che il segnale, irradiato nei cosiddetti coni d'ombra, non arreca alcun disturbo a quello degli altri canali. Appare evidente che «Baia Tv» è un esperimento mediatico di grande rilievo in una provincia dove le voci libere hanno sempre avuto vita difficile.