Il mio amico BALI

MONUMENTO 23.11.1980 (La premessa dell'autore)


Pietro LISTA     Con grande onore ho ricevuto l'incarico dall'Amministrazione di Castelnuovo di Conza per la realizzazione del Monumento alle Vittime del Terremoto del 23 novembre 1980. L'Opera sarà collocata nella Piazza Umberto I° "Lu Chianiedd", del Centro Storico ricostruito. La Piazza che è parte stessa del monumento è il luogo dove quasi tutti i corpi furono portati per essere riconosciuti e pianti. Conoscendo questo paese prima del terremoto e poi averlo visto dopo i crolli mi ha creato una forte emozione. Ricordo il fascino delle sue stradine e l'immenso spazio di orizzonti che circondavano l'intero paese, le figure silenziose dei suoi abitanti, i volti incisi nel tempo ... Tutto era avvolto da un silenzio irreale. Provai allora un senso di pace infinita. Rivisitai il paese nei giorni successivi al terremoto, camminando con l'animo straziato per le stradine devastate. Macerie ovunque. Le mie emozioni del dramma di quel terribile terremoto sono racchiuse nella mia opera così come appresso descritta.  Anastasi (resurrezione) " Io sono la porta: chi entrerà attraverso me sarà salvo" così dice Gesù di se stesso nel vangelo di Giovanni (10,9). nella simbologia cristiana indica il potere salvifico di cristo: spezzando le catene dell'antinferno (Lo She'ol), egli redime i meritevoli e riconduce a se.  Era giusto, quindi, esprimere il ricordo delle vittime nela figura della "Porta", dove si compie il "Passaggio" dalla condizione terrena a quella celeste; era giusto, inoltre che la porta fosse semiaperta, indicandosi in ciò lo spiraglio della fede quale luce di un orizzonte eterno. A quella luce la "porta" espone il racconto delle virtù e dei vizi degli uomini, ed è un racconto nascosto nei nomi delle vittime: nomi che incidono l'immobile sostanza simbolica, che ritagliano la consistenza metallica e rugginosa. Sono nomi di vittime e come tali non seguono una gerarchia, un ordine. nel loro disporsi, al di qua e al di la della porta, c'è solo la condizione innocente della loro sorpresa, della loro impotenza, colta in un gesto estremo respiro. E per questo motivo che lo spiraglio della fede è attraversato da un sottile tracciato di verde, colore che da sempre appartiene all'attesa dell'ANASTASI. Dopo un'attenta ricerca di dove si trovavano le vittime quella sera, I NOMI SARANNO INCISI SULLE LASTRE IN GRUPPI COME STAVANO NEL TERRIBILE MOMENTO DEL TERREMOTO. Le due lastre saranno collocate in acciaio corten di dimensione cm 100 x cm 300, opportunamente ancorate a suolo.Novembre 2010