Qualche mese fa una cara amica mi ha regalato, inaspettatamente e NON per una ricorrenza, il libro: L’eleganza del riccio di Muriel Barbery.Ne avevo sentito parlare ma non ne ero rimasta affascinata particolarmente, pero’ il bigliettino che accompagnava il libro me ne parlava bene e mi invitava anche – con tanto di bustine allegate - a prendere un tè al gelsomino durante la lettura.E cosi’ ho iniziato…. E la trama era interessante anche se un po’ difficili i riferimenti filosofici.In breve: in un palazzo parigino abitato da famiglie dell'alta borghesia vive e lavora la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto l’incarnazione dell'idea stessa della portinaia: grassa e sciatta. Ma, sorpresa …. In realta’ Renée è una coltissima autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Tutti nel palazzo i le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione.Gli unici che la conosceranno veramente nel profondo saranno Paloma, una ragazzina dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno) e il Signor Ozu, un ricco giapponese che finirà con l’innamorarsi di Renèe.A questo punto smettete di leggere il mio post se avete intenzione di leggere il libro:poi però succede che improvvisamente, quando meno te lo aspetti, Renèe … ci lascia…e si passa a miglior vita!si proprio cosi’ e allora io dico: NOOOOOOOOOOOOOOOOO!
.... volete soffrire anche nel tempo libero?
Qualche mese fa una cara amica mi ha regalato, inaspettatamente e NON per una ricorrenza, il libro: L’eleganza del riccio di Muriel Barbery.Ne avevo sentito parlare ma non ne ero rimasta affascinata particolarmente, pero’ il bigliettino che accompagnava il libro me ne parlava bene e mi invitava anche – con tanto di bustine allegate - a prendere un tè al gelsomino durante la lettura.E cosi’ ho iniziato…. E la trama era interessante anche se un po’ difficili i riferimenti filosofici.In breve: in un palazzo parigino abitato da famiglie dell'alta borghesia vive e lavora la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto l’incarnazione dell'idea stessa della portinaia: grassa e sciatta. Ma, sorpresa …. In realta’ Renée è una coltissima autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Tutti nel palazzo i le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione.Gli unici che la conosceranno veramente nel profondo saranno Paloma, una ragazzina dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno) e il Signor Ozu, un ricco giapponese che finirà con l’innamorarsi di Renèe.A questo punto smettete di leggere il mio post se avete intenzione di leggere il libro:poi però succede che improvvisamente, quando meno te lo aspetti, Renèe … ci lascia…e si passa a miglior vita!si proprio cosi’ e allora io dico: NOOOOOOOOOOOOOOOOO!