BASTA

Eutanasia: choc a Londra. Quanti inglesi vanno a morire in SVIZZERA


Cresce il numero di malati terminali inglesi che scelgono di compiere un ultimo viaggio all’estero, nei paesi in cui l’eutanasia è tollerata. The Independent, il quotidiano della City, pubblica oggi in un articolo le ultime statistiche diffuse dalla clinica svizzera Dignitas: i malati inglesi che hanno scelto di compiere quel viaggio verso la Svizzera sono passati da una media di 14 nel 2003 e 2005 ai 34 del 2006. In Svizzera l’eutanasia non è legale, ma viene accettata la pratica del “suicidio assistito”. La clinica è già stata al centro di polemiche due anni fa, quando circolarono indiscrezioni sull’apertura di una filiale in Gran Bretagna (dove l’eutanasia non è legale). Una delegazione della camera dei Lord andò anche in visita alla Dignitas, nel febbraio 2005. Al di là dei numeri, la notizia e l’evidenza con cui viene data da The Indipendent sono un segnale importante per un paese che da tempo s’interroga sull’opportunità di legalizzare l’eutanasia. Secondo alcuni sondaggi, ricorda il quotidiano, ben 4 britannici su 5 vedrebbe di buon occhio una legge sulla dolce morte, in una forma simile a quella usata dalla clinica Dignitas. Dal 2003, però, falliscono tutti i tentativi di cambiare le norme vigenti, cioè l’anno in cui il primo cittadino inglese decise di affidarsi alla Dignitas: era il 74enne Reginald Crew.