SERENISSIMA

Post N° 16


Questa citazione per cosa?Non lo so per cosa, so che ho un sonno porco.Quando la mente è stanca, quando non ne vuol sapere di concentrarsi, quando preferisce stare lieta e spensierata, va lasciata in pace, senza forzarla, anche se si desidera ardentemente sapere e produrre sensazioni di "capito". Ci sono momenti di stanchezza che impediscono la concentrazione: concentrazione è disponibilità alla razionalizzazione dell’immagine fantasiosa. Quando non si riesce ad applicarsi è più conveniente lasciare libertà espressiva senza stare a rimuginare. La fantasia relax è la componente di base dell’attività neurale, e quando mancano le forze necessarie per esercitare forza ragionativa (razionalizzante) occorre stare sullo spensierato perchè l’utilità del tempo speso per fantasticare produrrà i suoi risultati in seguito. Per dirigerci al centro della nostra galassia, che comporta un aumento delle vedute esistenziali, dobbiamo muoverci con parsimonia, dimenticando la frenesia calcolatoria. E’ la fase immaginativa che ha il ruolo saliente: una volta inquadrata la giusta ottica fantasiosa con immagini appropriate, risulta semplice andare ad osservare le proprie produzioni fantastiche per commentarle razionalmente. Il famoso slogan "tutto in uno" è possibile, anche adesso ognuno di noi possiede il tutto in uno, ma va decifrato con un procedimento di ordine. Ciò che stiamo vivendo è un qualcosa di vissuto da qualcun altro identico a noi miliardi di anni fa e che qualcun altro seguente noi effettuerà per dare modo di esistere al meccanismo ciclico. L’immagine più indicata per visualizzare il punto del tutto è la foto che ho inserito nel mio nick, tanto per intenderci in poche parole. Non è un punto, ma può benissimo essere immaginata come un punto (un insieme) formato da un piano (nella foto è giallo) e una (due) linee che rappresentano il tempo verticale. Il piano giallo è il solito XZ (X orizzontale e Z verticale), che è immagine adatta per immaginare l’intera struttura MOTHER e quindi anche per immaginare noi stessi, la VERTICALE è il TEMPO: la semiretta "sotto" è l’asse Y del passato, la semiretta T (quella sopra) è il tempo futuro. Dovrebbe risultarvi che l’intera struttura spaziale (Astronave Mother) è identica a noi (il piano XZ) e come noi è immersa nello scorrere del tempo: siamo identici, siamo astronavi che salgono nel tempo di quota TY.Giunti a questo punto ciò che potrebbe creare affanni cerebrali è il volere capire meglio il GIRO D’ISTANTE, il come sia possibile che costantemente giungiamo ad un punto di tempo vissuto infinito tempo fa. Bisogna avere pazienza, pian piano risulterà sempre più come ovvietà innata, indispensabilità esistenziale, ma non bisogna correre perchè la testa si affatica facilmente nel pensare all’infinito remoto. E’ la cosa più ovvia che non è stata rimossa, ma totalmente offuscata, quasi come se fosse stata rimossa (l’inconscio remoto). Tornando ad avere certezza dell’infinità temporale come banalità certa è possibile assaporare il punto infinito di noi stessi che nell’immagine proposta (quella del nick) è il punto di intersezione tra la VERTICALE del TEMPO ed il piano XZ; siamo noi con la nostra Presenza Posizionale che determiniamo l’ISTANTE come intersezione del tempo-spazio.Non abbiate fretta se non volete ammattire.Non c’è fretta.