... ARRENDERSI MAI!!

Il Ricordo..


Il 10 febbraio la Comunità Salernitana si ritroverà, come ogni anno, a celebrare il “Giorno del Ricordo” istituito dal Governo Berlusconi con legge n. 92 del 30 marzo 2004 per commemorare i martiri delle foibe.Il momento politico che stiamo attraversando ci impone di ricordare alla società civile che i valori intramontabili della vita, della famiglia, della sicurezza e della Patria non possono essere soppiantati dal relativismo etico. Tutti coloro i quali vorrebbero fondare lo Stato su un misto acido tra anarchia, laicismo e illegalità devono percepire la nostra chiara volontà di costruire un avvenire fatto di famiglie, società, nazioni che nel solco della tradizione immaginino il loro futuro.Il 10 febbraio scorso  abbiamo organizzato a Salerno uno dei migliori cortei che il nostro movimento ricordi. Il vostro prezioso contributo ha garantito un’ottima riuscita della manifestazione alla quale hanno preso parte oltre 500 persone.L’orgoglio provato da tutti ha reso giustizia morale ai martire e agli esuli vittime delle barbarie del regime comunista del Maresciallo Tito e ha dimostrato la profonda passione che anima i militanti di Alleanza Nazionale e di Azione Giovani.Effettueremo un presidio di sei ore al quale contiamo di avere la partecipazione di almeno 500  persone. Inviteremo tutte le autorità istituzionali, gli esponenti politici e religiosi, le associazioni di volontariato, e i semplici cittadini a deporre un fiore per il tricolore in memoria di quel pezzo d’ Italia che non c’è più.La manifestazione in programma si terrà sabato 9 febbraio a Salerno in Via Velia altezza Piazza Flavio Gioia (dove ogni anno si commemora la scomparsa di Carlo Falvella) e vedrà i militanti presidiare il tricolore dalle ore 16 alle ore 22. Durante questo arco di tempo siete tutti invitati a deporre un fiore sulla bandiera che ci ricorda il sacrificio compiuto da tutti coloro i quali sperarono, sognarono e lavorarono per un’Italia migliore. Se essi morirono per le loro idee, noi siamo chiamati a vivere per le nostre.La Presidenza