Favole di bambina. Io rammento, con un pò di nostalgia,le lunghe notti dell’Epifania( Babbo Natale ancor non esisteva,che nelle case dell’alta borghesia )E nel ricordo, vivo come allora,quel groppo d’ansia che premeva il cuoree gli occhi ti faceva spalancarenel buio, le pupille dilatate,impensierita dalle birbonatedel giorno prima, poi dimenticate. D’un tratto mi addormentavosognando… bambole, dolciumi e balocchi,sotto un albero vero, imponente,carico di luci e di festoni. Nella realtà l’albero era finto estriminzito, con l’anima di ferro,i rami spogli,e un esile baseavvolto con carta per darel’impressione di un vaso di coccio,inesistente…Il sogno è già svanito… Peccato non si può tornare bambina, enel cuore far crescere ancora sogni e illusioni.
Favole di bambina
Favole di bambina. Io rammento, con un pò di nostalgia,le lunghe notti dell’Epifania( Babbo Natale ancor non esisteva,che nelle case dell’alta borghesia )E nel ricordo, vivo come allora,quel groppo d’ansia che premeva il cuoree gli occhi ti faceva spalancarenel buio, le pupille dilatate,impensierita dalle birbonatedel giorno prima, poi dimenticate. D’un tratto mi addormentavosognando… bambole, dolciumi e balocchi,sotto un albero vero, imponente,carico di luci e di festoni. Nella realtà l’albero era finto estriminzito, con l’anima di ferro,i rami spogli,e un esile baseavvolto con carta per darel’impressione di un vaso di coccio,inesistente…Il sogno è già svanito… Peccato non si può tornare bambina, enel cuore far crescere ancora sogni e illusioni.