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Post n°44 pubblicato il 09 Maggio 2011 da magghy1983
LA LEGGE DEL KARMA La legge del Karma, infonde speranza per il futuro e rassegnazione per il passato. Fa comprendere agli uomini che le cose del mondo, le sue sfortune ed i suoi insuccessi, non intaccano la dignità dell'anima (Mario Ingaramo). Tutti i disordini che affliggono l'uomo sono dovuti all'azione della "legge di causa ed effetto" detta anche "legge del Karma". Questa legge è la stessa che noi conosciamo con il nome "legge di gravità" e supera il campo fisico per applicarsi a quello del comportamento. "Così come tu semini raccoglierai; così come tu misuri agli altri sarà misurato a te, disse Gesù di Nazareth, e la tua misura sarà piena, scossa e traboccante". Quanto esposto chiarisce la famosa massima: "Le macine del Signore macinano lente... ma fino all'ultimo granello". La legge di causa ed effetto opera infatti affinché ognuno di noi abbia a raccogliere, vita dopo vita, ciò che ha seminato. Dio è legge e non punirà mai coloro a cui ha donato la vita. Sono le trasgressioni alla legge che hanno creato la situazione attuale, in cui esistono la sofferenza, la miseria e malattie. Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di accettare le cose brutte, come se fossero di "nostra competenza", oppure imprecando contro un Dio ingiusto e vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono infatti nostri e ci competono come risultato delle azioni compiute durante le nostre passate esistenze. Nella cultura orientale l'insieme di tali azioni, buone o cattive che siano, viene chiamato "karma individuale". Ogni conoscenza ed ogni esperienza rimangono per sempre, vita dopo vita, come possessi acquisiti, comprati e pagati. Questi possessi diciamo che sono acquisiti per "diritto di coscienza" e non possono né perdersi e tantomeno venire rubati. Nessuno, infatti, può togliere a qualcuno l'intelligenza, il talento, le facoltà e le conoscenze. In ognuno di noi vi è una specie di registrazione dove, in essenza, vengono segnate tutte le cose acquisite. Il fatto ancor più straordinario è che tutto le cose che le esperienze ci hanno insegnato ad usare, sia esso un tavolo, le stoviglie, gli indumenti, i gioielli, il denaro, le coperte e perfino una scatola di fiammiferi, rimangono anch'esse registrate. Questa registrazione ci serve per portarle con noi vita dopo vita. Questi oggetti, o strumenti come li potremmo chiamare, appaiono nelle nostre vite, sia che noi li desideriamo oppure no, ed è questo il motivo per cui alcune persone nascono nell'opulenza e altre nella miseria. Ognuno, infatti, nasce nella condizione in cui ha meritato di nascere per diritto di coscienza. La legge di causa ed effetto si incarica di attrarre ad ognuno ciò che gli compete ed il posto più opportuno. Non c'è ingiustizia nel piano della Verità. A questa legge si riferì il maestro Gesù quando disse: "Non accumulate tesori sulla terra, dove la polvere li corrompe e dove i ladri minano e rubano, ma accumulate tesori nel cielo dove né la polvere danneggia, né la ruggine corrompe e neppure i ladri rubano e rovinano; perché dove sarà il vostro tesoro lì sarà pure il vostro cuore" (Mt. 6,19-21). Come funziona la legge del Karma La filosofia esoterica insegna che esiste una specie di archivio dove sono contenuti i progetti di tutte le cose. Tale archivio viene chiamato "Mondo degli archetipi" e non è tangibile ai sensi in quanto è costituito della stessa sostanza di cui sono composti i nostri pensieri. L'uomo, a sua insaputa, lavora nel mondo degli archetipi mediante i suoi pensieri abituali e le sue modalità di vita. In tal modo egli getta i semi per un roseo futuro o un raccolto di tribolazioni. Tale fatto non gli è però facilmente comprensibile in quanto "getta i semi" in modo inconsapevole, così come un sonnambulo può causare dei danni di cui, al risveglio, non riuscirà a capacitarsi. Si comprende allora l'avvertimento di san Giovanni Crisostomo quando dice: "Il primo convincimento da suscitare in noi è il concetto che nessuno si danneggia se non da se stesso" ("Quod nemo laeditur nisi a seipeo", pag. 52/3). Anche Giobbe, nella Bibbia, afferma: "Ciò di cui temo mi piomba addosso" (Gb, 3,25); altra indicazione di come le emozioni negative (in questo caso la paura) possono causare la realizzazione della situazione tanto temuta. Troviamo in quanto esposto la legge di causa ed effetto in azione; essa è tanto dura da essere stata definita "la legge del taglione" e, qualora male interpretata, porta a concludere che Dio è tutt'altro che infinitamente buono, anzi, lo si suppone crudele al punto di chiedere di tagliarsi una mano a chi l'ha utilizzata per danneggiare il suo prossimo. L'uomo, usando la logica, dovrebbe comprendere che il supremo Creatore ha utilizzato delle leggi ben determinate con cui ha creato l'Universo e che Egli stesso ha estremo rispetto per le leggi che ha promulgate; l'ordine millenario con cui si muovono gli astri e vengono amministrati gli eventi della natura sono un chiaro esempio di tale immutabilità. Tra le leggi esistenti quella di gravità è di certo una delle più importanti, ed è un vero peccato che l'uomo la consideri solo in relazione ai fenomeni fisici. Se la considerasse attentamente potrebbe scoprire che essa è legata alla sua esistenza più di quanto possa immaginare. La legge di gravità, nella fisica, implica che un oggetto lanciato in alto ritorni verso il basso; la stessa legge, nell'esoterismo, implica che ogni nostra azione o pensiero crei delle condizione che torneranno a noi. In questo caso prende il nome di "legge di causa ed effetto" o "legge del Karma". L'uomo difficilmente si rende conto di essere l'unico artefice del proprio destino perché le sue azioni non sempre provocano un effetto così immediato da evidenziare il collegamento con la loro causa. Questo fatto porta un individuo a cercare l'origine dei suoi mali all'infuori di sé stesso, ed alla conclusione che gli altri (e talvolta lo stesso Dio) siano l'unica causa delle sue tribolazioni. Nessuno può farvi alcun male Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio (Lc 6:37-38). Nessuno può farvi del male se voi stessi, con le vostre azioni o i vostri pensieri, non ne avete creato la causa in questa vita o in quelle passate: è un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi siamo la causa dei nostri mali, non altri. Gli altri sono soltanto strumenti con i quali l'equilibrio naturale, erroneamente chiamato "Giustizia di Dio", ci chiede di sistemare i conti che abbiamo aperto. Dobbiamo perciò pagare i debiti e nel contempo riscuotiamo i crediti per il bene che abbiamo fatto. Convincetevi che, se non avete debiti da pagare, sarete inattaccabili. Lo sarete anche se emanerete pensieri d'amore verso tutte le persone e tutte le cose. Essi, infatti, formeranno intorno a voi un'aura di luce che vi difenderà da ogni attacco malevolo. Come superare il Karma negativo Un sorriso che non dai, è un sorriso che non avrai. La maniera migliore per non aggravare il vostro Karma è di accettare il destino e lasciare che si compia, senza tentare di sfuggirgli. Penserete che questo è fatalismo. No, i fatalisti accettano gli avvenimenti perché "sta scritto", e così non reagiscono. Si lasciano coinvolgere da ciò che accade come fanno gli animali, senza cercare di modificare la situazione con la volontà e l'azione. I veri discepoli non sono fatalisti; essi decidono di assumere delle iniziative e dicono: "Ho commesso degli errori nel passato, devo pagare, va bene. Ma per il fatto di aver sbagliato, devo rimanere inerte a soffrire? Mi impegnerò piuttosto in una grande e nobile impresa, che non soltanto cancellerà tutto, ma mi porterà anche alla vera liberazione". A che cosa serve pagare il Karma se è unicamente per soffrire senza evolvere? La felicità mediante la Legge di Causa ed Effetto La felicità è nobile e nasce dalle cose costruttive. Il piacere, basato sulla vanità e sul desiderio, non dura e si tramuta sempre in pena (Dal Nakulamata). I tipi materialisti ed intellettuali, dovrebbero considerare la Legge di causa e di effetto, così come considerano la Legge di gravità, la Terra attira tutto ciò che si allontana da lei, noi attiriamo tutto ciò che si è allontanato da noi. Tutte le religioni confermano questa grande Legge, ma citerò soltanto quanto ha detto Gesù di Nazareth: "Ciò che l'uomo semina, quello raccoglierà". Possiamo aggiungere: "Qualsiasi cosa un uomo raccoglie, quello è ciò che ha seminato nel suo passato". In Cina questa legge è enunciata in questi termini: "Semina un frutto per raccogliere quel frutto, semina semi di zucca se vuoi raccogliere zucche". Lork Kilmur, primo ministro inglese, quando parlò alla Westminster Hall di Londra ad una udienza di magistrati e di avvocati inglesi ed americani, disse che per risolvere i mali che affliggono l'umanità non c'è che un mezzo: insegnare agli uomini come funziona la Legge di causa e di effetto e come creare buone cause al fine di raccogliere degli effetti benefici. Tutti i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni appartengono ad una di queste due categorie:
Post n°43 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da magghy1983
fuori posto è quando pensi che qualcosa non debba stare dove la vedi bensì in un'altro posto! tipo "ma che ci sta a fare li? non è il suo posto!!". Chi decide se una cosa è fuori posto? certo lo spazzolino del water in cucina non ci starebbe bene, ma è solo una "concezione", come viene concepito il posto giusto?? Non esiste un giusto universale secondo me, ogni persona è un punto di vista diverso!!come si capisce se un "qualcosa" sta bene in quel posto o no?? dannazione!!!!! sentirsi fuori posto è degradante, è avvilente, è insopportabile!! sento che potrei essere in tutt altro luogo, a fare tutt altre cose... e invece sono qui, al "mio finto posto", xche lo so che non è il MIO! è solo momentaneo! non appena prendero' delle decisioni importanti sara' solo un ricordo! Probabilmente mi verranno i brividi quando ci ripensero', ahahahahah!!! E mi ci faccio pure 2 risate... forse... xche è tipo una prova! lo so!!bisogna essere sicuri di essere stati al posto sbagliato x tanti anni, per capire quando siamo davvero nel posto dove dovremmo stare!!
Post n°41 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da magghy1983
Post n°40 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da magghy1983
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Inviato da: macrio1
il 24/05/2012 alle 00:36
Inviato da: sergioemmeuno
il 13/07/2011 alle 11:37
Inviato da: sergioemmeuno
il 19/05/2011 alle 11:48
Inviato da: magghy1983
il 09/05/2011 alle 10:25
Inviato da: sergioemmeuno
il 09/05/2011 alle 10:10