Bianconeri siamo noi

Cobolli, tu taglia i ponti con Moratti!


Tra la stampa ha già fatto il botto la dichiarazione di ieri di Alessio Secco, che ha rivelato di essersi sentito con Lucianone Moggi, che gli ha fatto gli auguri per l'incarico. Già i titoloni e le sentenze si stanno sprecando.Secco è il fido numero uno di Moggi, allora non è cambiato nulla, le amicizie pericolose e mafiose rimangono. E attenzione, il tutto perchè Moggi ha rivolto una semplice telefonata di sostegno nei confronti di un ragazzo, quale Secco, che deve svolgere quasi da solo la missione più dura di tutta la storia della Juventus. Ovvero, riportare questa squadra ai suoi livelli dopo esser neopromossa. Non facile di certo per una persona che fino all'altro ieri faceva le fotocopie in corso Galileo Ferraris. Non facile poi quando il tuo Presidente è uno dei migliori amici di Massimo Moratti,il rivale più acerrimo, al quale gli regala due pezzi da novanta della Juve scudettata per ventinove volte:Ibra e Vieira. Non facile poi, quando ancora il tuo Presidente arriva a fare la predica di non parlare con il passato, manco fosse la cellula più pericolosa di Al Qaeda (se Secco parlasse con Bin Laden farebbe forse meno scandalo). E il bello è che questo lavaggio del cervello cobolliano, non arriva in un confronto a quattrocchi ma, davanti ai microfoni. Come siamo messi male. Avvocato, dove sei?