Bianconeri siamo noi

I favoroni ai granata che a Dotto e compagnia non interessano


BenTOROnato, derby della Mole, non ce la facevamo più dopo quattro anni senza una partita simbolo del calcio italiano. Particolare rilevare come i tifosi e i giocatori granata abbiano festeggiato la salvezza, con ancor più intensità della nostra promozione. Pare che addirittura ci siano stati caroselli a Torino, da quanto si legge. Il tutto, per festeggiare una salvezza che, fosse stata conquistata in quel modo da noi, sarebbe rinominata con il termine "farsa". Eh sì, perchè nonostante la grande voglia di derby, pochi fanno notare (in particolare il moviolista granatissimo di Controcampo, Matteo Dotto) come i granata hanno superato in questi ultimi 365 giorni di storia. Cominciando dai play-off contro il Mantova, dove la squadra biancorossa tra andata e ritorno si è vista negare qualcosa come 4 rigori nettissimi, tra cui ricordiamo il naso rotto di Cioffi, poi passato in estate proprio al Toro. Inoltre, nel ritorno di Torino, regalato un rigore ai granata, che apre la rimonta fino al 3-1. E nel finale, un tiro del Mantova al 120° circa che si è estinto ad un nonnulla dal palo, a portiere battuto. L'arbitro Farina, noto per la sua grande simpatia, proclama il triplice fischio, e manda tutti a quel paese. Arriviamo allora alla stagione attuale, dove nel giorno della festa, per il presunto centenario (il Torino FC non aveva nemmeno due anni,ndr) , il Torino batte l'Empoli per 1-0 con gol di Comotto , ma a (non) far parlare, sarà un clamoroso gol fantasma non concesso all'Empoli. Come avrebbe detto Elio, era entrata di tanto così, dimensioni tipo di Rocco Siffredi. Arriviamo poi a fine stagione, dove i granata senza anima, macchia e gioco battono l'Ascoli già in B con gol di Rosina, ma viziato da una posizione nettamente irregolare di Stellone. Quindi, la vittoria facile all'Olimpico di Roma con regalo di Chivu, un biscottone grosso così, con Cairo in tribuna che invece di soffrire, se la rideva. E l'ultimo atto, il pareggio insipido che consegna la salvezza, il prevedibilissimo 0-0 con il Livorno dove nessuno ha tirato in partita e tutti alla fine hanno esultato, si sono abbracciati e voluti tanto bene con il cielo tutto granatamaranto sopra Torino. Ma alla fine, come detto, siamo contenti del ritorno del derby della Mole in una vera Serie A. Però,come dice Ziliani solo quando fa gli articoli contro la Juve, bisogna fare anche onor di cronaca. E l'onor di cronaca dice che se degli episodi così rocamboleschi fossero stati a parti juventine, si sarebbe gridato allo scandalo. E invece, come titola "Tuttotoro", Viva il Toro, viva Cairo, più che il nuovo Berlusconi (come qualcuno ha detto), sembra proprio un ottimo erede di Massimo Moratti.