Bianconeri siamo noi

Miccoli e Lucarelli, per amor di Juve, no!


Più che una voce di mercato, è una conferma molto diretta: Miccoli torna alla Juve, per parola di Ranieri. Il che non entusiasma per niente. Altre a essere il contrario di un fenomeno, stiamo parlando di un personaggio che ha sputato molto sulla maglia della Juve, sopratutto quando Moggi lo cedette alla Fiorentina (dove nemmeno lì dimostrò di essere qualcuno), in particolare ricordo le sue dichiarazioni nel dopo Juventus-Liverpool di Champions League: "Ho preferito guardarmi il wrestling, ma il risultato finale è quello che speravo e mi ha fatto decisamente godere". Non si creerebbe un grande feeling con il popolo bianconero e con le curve, che queste cose solitamente non le scordano e non le fanno passare, giustamente.E a proposito di curve, ecco che oggi nell'edizione odierna di Studio Sport, è stato accostato  al bianconero niente popo di meno che Cristiano Lucarelli, il calciatore-politico di sinistra ed oltretutto, ex granata. Insomma, già da queste premesse si può intuire che cosa ne penso di un suo arrivo, che se farebbe rognare nel caso di Miccoli, potrebbe far scoppiare una guerra civile nel caso del livornese. E inoltre, stiamo parlando di un buon marcatore (15 gol all'anno li fa), ma chissà come si ambienterebbe in una grande squadra come la Juve.Detto poi che i nomi che vogliamo sentire e che servono alla nostra causa sono altri:Gilardino,Huntelaar.. solo per fare qualche esempio.Buono invece (almeno per ora, come già detto meglio aspettare prima di dare sentenza sui giocatori) l'acquisto, quasi ufficiale, di Iaquinta dall'Udinese. Attaccante di ottima corsa, può ricoprire anche altri ruoli, come quello dell'ala esterna, si tratta di un giocatore alla Lippi (che non a caso inserì nel gruppo Mondiale con ottimi risultati) che non risparmia energia con grande umiltà. Potrà essere un'ottima spina nel fianco ai nostri prossimi avversari, questo attaccante che può anche essere paragonato per caratteristiche ad un certo Fabrizio Ravanelli. Sperem..(come diceva Nereo Rocco, il Paron).