Bianconeri siamo noi

Kimi, quanti rimpianti oggi!


Un vero peccato, una vera occasione per smentirci nel Gran Premio degli Stati Uniti è stata gettata al vento. Si poteva davvero evitare di vedere sfrecciare sul traguardo le due frecce d'argento, nell'ordine, con Hamilton e Alonso. Raikkonen oggi non era assolutamente da meno rispetto alle Mclaren, non a caso ha firmato il giro più veloce in gara, a conferma del fatto che la Ferrari, in confronto ai capoclassifica, non era così disastrata. Ma come sempre, le gare della Rossa in questa stagione sono sempre rovinate da quegli errori maledetti che segnano il risultato. Kimi si è giocato una grande fetta di gara in partenza, come sempre purtroppo per lui, al rallentatore. Perde due posizioni, che poi, anche se a fatica, recupererà fino ad arrivare nel sedere di Massa, come direbbe De Adamich. L'errore di partenza, però, arriva anche grazie ad una strategia come minimo opinabile, dove il finlandese è stato l'unico a gomme dure con un carico di carburante pesante. E con una strategia normale, quasi sicuramente avremmo visto la Rossa di Kimi impiensierire Alonso ed Hamilton e altro che arrivo in parata del team anglotedesco. Il problema è che, come dico ad ogni gara, in Ferrari fa errori sempre ad ogni gara, a differenza della Mclaren dove si sbaglia decisamente poco e lo dimostrano le classifiche, con distacchi roboanti e che ora, pendono dalle prossime due gare, in Francia e in Inghilterra, l'ultima spiaggia per le Rosse. Ad oggi manca quel grande stratega e quel grande leader. In poche parole, mancano Ross Brawn e naturalmente, Michael Schumacher. Ora altri errori non sono più ammessi, ma anche per Alonso, che continua ad essere battuto da quel ragazzino che ormai non ci fa più stupire, quel ragazzino futuro mondiale che dimostra grande sicurezza pure in occasione di duelli, come quello bellissimo con lo spagnolo, dove l'inglesino che ha subito chiuso gli spazi. L'unica prodezza che ancora manca ad Hamilton, o meglio, che ancora non gli abbiamo visto, è un sorpasso in gara. Ma finchè terrà la testa, sin dalle prove del venerdì fino al traguardo domenicale, sarà molto difficile essere accontentati. Ultima nota, d'obbligo, di merito, per Jarno Trulli, che nonostante abbia in mano un catorcio come la Toyota, è riuscito ad ottenere un ottimo sesto posto.