Bianconeri siamo noi

Iaquinta è un buon tassello


Come scritto qualche giorno fa, buono l'acquisto di Vincenzo Iaquinta dall'Udinese, attaccante, punta, ma anche ala. Giocatore molto umile, ha sempre lasciato poco posto alle parole preferendo il campo. Si sacrifica molto in qualunque ruolo, è dotato di ottima corsa e può essere una spina nel fianco nelle difese avversarie, come nella semifinale mondiale contro i tedeschi, dove, assieme a Gilardino e Del Piero fu la carta vincente per spingere gli azzurri in avanti e arrivare in finale. Iaquinta potrebbe portare Ranieri anche a stravolgere il modulo tattico, in attacco con una punta sola con lo stesso Vincenzo dietro assieme a Del Piero, per servire l'unica punta. E questo è un modulo che si adatta ottimamente ad un certo Alberto Gilardino, che difficilmente però sarà ceduto dal Milan. Ma una giovane promessa del calcio italiano come Gila non sarebbe sprecato come quarta punta nel Milan, dietro a Ronaldo, Inzaghi, Suazo o Eto'o ? Tornando a Iaquinta, belle le sue parole di ieri, sopratutto due frasi che descrivono in pieno il suo carattere.«Non mi siedo su quello che ho conquistato, perché so che è costato molta fatica. Credo che mi abbiano preso anche per questo».
Paura? «La Juve siamo noi, semmai sono gli altri a doverne avere». E allora, in bocca al lupo a Iaquinta e speriamo che quelle caratteristiche da nuovo Ravanelli possano uscire fuori. Ricordate? Quando il Rava arrivò dalla Reggiana, molti furono gli scettici e tante furono le risate beffarde. Poi..