Bianconeri siamo noi

Cannavaro sì, Cannavaro no!


E' molto ambigua la sensazione riguardante un possibile acquisto per la difesa da rinnovare. Nome conosciutissimo, Fabio Cannavaro, che tanto ci deluse quel giorno quando decise di abbandonare la barca che affonda per seguire Capello a Madrid. Era forse il giocatore da cui ci aspettavamo molto di più, per l'immagine che rappresentava in quell'epoca. Capitano dei Campioni del Mondo dopo essere stato il giocatore migliore di questa manifestazione insieme a Gigi Buffon. Ci deluse molto. Ora si prospetta l'ipotesi di un suo ritorno a Torino, un anno dopo, alla vigilia del Campionato di Serie A più particolare della nostra storia con una squadra di ottimo spessore. L'addio, o forse, arrivederci di un anno fa, alla maggioranza dei tifosi non è andato giù, ma nella vita può anche esistere una seconda possibilità e un perdono (vedi la parabola del figliol prodigo). Tutti nella vita ne abbiamo diritto come Cannavaro, che tornando dovrà chiedere scusa a tutti i 14 milioni di tifosi bianconeri e alla prima partita a Torino si presenterà con il suo bel Pallone d'Oro, lo dovrà sollevare e indicare il dito verso i tifosi, indicando "Questo è vostro ed è merito vostro e ora rimarrò a vita a Torino". Naturalmente, decurtandosi lo stipendio. Il perdono esiste e non è mai forzato. Anche Marcello Lippi lasciò la Juventus nel 1999 per poi accasarsi subito al nemico, l'Inter. Fu pesantemente insultato dalla Curva quando tornò a Torino da allenatore dell'Inter, ma poi, già al suo ritorno al Delle Alpi da juventino, tutto era già acqua passata, già da Juventus-Venezia 4-0 riesplose il grande matrimonio del più grande allenatore della storia juventina. Anche da un punto di vista tecnico, Cannavaro può far comodo. Insieme a Buffon ricomporrebbe mezza ossatura della vecchia Juve, ma anche del vecchio Parma. Potrebbe servire ad ambientare meglio il prossimo difensore centrale che lo dovrebbe accompagnare (sperando sia Milito), ma sopratutto sarebbe "maestro" nei confronti del giovane Criscito, forse il suo naturale erede. L'età di Cannavaro non è proprio rassicurante, ma al calcio ha ancora qualcosa da dare. Chi vivrà, vedrà.