Bianconeri siamo noi

Inghilterra-Italia 8-0


E' finita anche per la Roma, mancava solamente l'ufficialità dei 90 minuti dell'inviolabile Old Trafford. Onore comunque a loro che ci hanno creduto nel teatro dei sogni, laddove nessuno nella storia è mai riuscito ad espugnarli oltre lo 0-1 (parentesi storica, la Juve fu la prima italiana della storia a vincerci, con un rigore di Del Piero,nel 1996 poco prima di sbarcare a Tokyo). Tre italiane (va là, stavolta inseriamo pure la colonia sudamericana interista) spazzate via dalle inglesi su tre nelle doppie sfide della fase finale. E' eloquente la disfatta dei club nostrani da un dato inequivocabile. 6 partite tra andate e ritorni, zero gol segnati, otto subiti. Inghilterra 8-0 Italia detto in soldoni. Un'italiana, il Milan, fuori perchè ormai non ne aveva più e il ciclo era chiuso, le altre due, Inter e Roma, perchè non sono ancora state in grado di impostare e capire come si gioca il calcio nel Torneo dalle Orecchie grosse. Una (l'inter) sono più di 40 anni che non lo capisce, l'altra (la Roma) alla fine ha un'esperienza abbastanza giovane in Champions. Meglio dei nerazzurri ha comunque saputo fare. Non era però un'impresa. La Roma è andata fuori dall'Europa al 90% per colpa della sua tremenda mancanza di concretezza e solidità, perchè la loro qualità di gioco non è poi così inferiore allo squadrone di Ferguson . Di occasioni d'oro, nell'andata dell'Olimpico ne hanno create e avute in ottima quantità. Sono state sprecate e il Manchester nelle prime due che ha creato, ha giustiziato e pure alla grande. Differenze di esperienza che fanno la differenza. Come dire, 22 anni da allenatore del Manchester United, Ferguson, contro l'ancora giovane Spalletti. Il Grande Maestro e un allievo che tanto ha ancora da imparare, prima di tutto, la concretezza, come stasera, quando De Rossi vicinissimo al farfallone Van Der Sar ha tentato il colpo di tacco, dopo aver calciato alle stelle un calcio di rigore che è atterrato 20 minuti dopo a Londra. Un penalty che avrebbe cambiato, perchè no, la questione qualificazione, creando quella pressione agli inglesi che invece non hanno avuto, basti pensare a Cristiano Ronaldo tenuto in panca, ovvero, il gioiello ad oggi numero uno al mondo, forse. Ma il rigore di Daniele De Rossi è l'emblema dell'eliminazione della Roma dalla Coppa dei Campioni e della quantità industriale di occasioni che sono state buttate al vento. E non è un discorso di Totti o mica Totti, perchè in Europa non ha mai saputo incidere più di tanto, lo dicono i numeri e i fatti. La Roma ne esce con una prestazione dignitosa, vero. Stesse parole che si dissero dopo l'1-0 del girone di qualificazione, ma con ancora occasioni sprecate, come Esposito con due terzi di specchio libero di porta a tempo quasi scaduto. Bisogna prendere ad esempio quel che è stato il Milan dell'anno scorso e quel che fu capace di combinare in semifinale contro i Red Devils. Due gol ad Old Trafford (quelli che sarebbero serviti ai giallorossi per andare ai supplementari) e il 3-0 nel ritorno a San Siro. Sacrosanto. Ad oggi, c'è solo da inchinarci alle squadre inglesi, che però, in nazionale scelgono un cittì italiano. Strano il calcio, no?