Bianconeri siamo noi

Vinovo, cucitevi la bocca


L'avevamo presentata tutti, quella che si è appena chiusa, la settimana della verità, la settimana più dura della stagione. Risultato? 10 gol, 2 subiti, 9 punti, 3 vittorie consecutive che per ora è il massimo stagionale. Beh, niente male. Dopo aver liquidato il Milan di Kaka (che tanto scarso non è), camminato e stravinto con il Parma, altro defaticante a Bergamo, in una trasferta temibile, ma, va detto, l'Atalanta non aveva nulla da chiedere di più alla sua classifica ma comunque, quando arriva la Signora in Bianconero, la classifica è un dettaglio, perchè le motivazioni non mancano mai. Una prestazione da Grande. 4-0, senza discussioni. Due già segnati nei primi cinque minuti. Non ci sarebbe nient'altro da dire, non c'è. Dopo il consueto inchino per Sua Maestà Del Piero e sottolineato la gemma di Legrottaglie, che aveva abbozzato la firma con il Besiktas, spazio alle note più interessanti (qualcosa dobbiamo pur trovarla, no?) in mezzo ad una domenica netta e quasi incommentabile. L'assenza di Chiellini, inizialmente poteva creare qualche perplessità, perchè è Giorgione il faro del reparto e senza di lui, quasi sempre la linea difensiva è andata definitivamente a farsi benedire. Si è affermato ancora una volta, un mancato schieramento di Ranieri nella disfatta contro i viola, Willy Stendardo, dilingente e sempre sicuro, sembra quasi un veterano. Compie sempre il suo dovere quando chiamato in causa, preciso. Eppure di partite in bianconero non ne ha fatte più di cinque. Già dalla prima in Coppa Italia contro l'inter, con mezzo allenamento a Vinovo sulle gambe, se la cavò abbastanza bene. Ora la conferma quasi definitiva: difensore che vale la Juve. Sono tanti i milioni che "LoTirchio" chiede per il riscatto, però un'alternativa come Guglielmo Stendardo, per quel che abbiamo visto quest'anno, può servire per la prossima stagione, dove serve per prima cosa, una panchina lunga fatta di alternative buone. 12 milioni sono tanti, però il presidente laziale non è detto che possa essere soddisfatto solamente con i soldoni, ma anche con qualche possibile contropartita. Un nome a caso, Almiron. O comunque, Lotito si potrebbe accontentare anche ad una cifra vicina alla sua clausola. La Juve ci pensi prima di lasciarlo partire per il ritorno verso Roma, perchè di buoni centrali non ce sono tanti in giro. Dalla difesa orfana di Chiellini ma comunque inviolabile, al centrocampo senza Momo. Ritorna 'Martello' Zanetti, come se in realtà non fosse mai stato fermo, confezionando pure l'ennesimo lancio col goniometro, quello che se facessero i Pirlo e i Juninho si dedicherebbe la prima pagina, come andiamo ripetendo sempre. Così come Pavel. Bene anche Nocerino.Là davanti, anche se a digiuno, più che buona la prova di David, che non l'ha messa dentro, pure due assist (il primo in fotocopia a quello che ricevette da Alex il 14 maggio 2003 contro il Real, la torre) glieli ha messi al Capitano, che non è da 10 quando solo soletto davanti a Coppola non è riuscito a ripiazzarla su David che avrebbe meritato di andare a rete. Dettagli, perchè i temi caldi sono altri. La Roma è a 5 punti, mancano 4 partite, 12 punti disponibili, a pari merito andremmo avanti noi. Non vincono contro Livorno, Empoli, Cagliari e Torino (all'andata, dove Rosina e Di Michele sbagliarono l'impossibile). Non crederci sarebbe un delitto. Parlarne strombazzandone l'obiettivo ancora di più. Quindi, stavolta, bocche cucite e lavorare, pianificando in segreto a testa bassa. La stagione non è affatto chiusa. La qualificazione ai preliminari è cosa fatta, almeno un punto in quattro partite non lo possiamo nemmeno mettere in dubbio. Aldilà degli scongiuri di rito. Un anno dopo l'1-5 di Arezzo che ufficializzò la promozione, anche quest'anno, una trasferta di goleada per accogliere il traguardo stagionale. Perla finale: Sandro Piccinini, durante il suo Controcampo, definisce fantascientifica l'ipotesi che vedrebbe la Samp rimontare il divario dalla Juve. Ebbene, l'ultima volta che il "Picci" usò quel termine in televisione, si rivelò un boomerang per il Milan. 3-1, 3-2, 3-3, ricordiamo tutti. Su le mani, dai. Alè Juve.Buffon n.g, Gygera 6,5, Stendardo 7, Legrottaglie 7, Molinaro 6, Camoranesi 7, Zanetti 7, Nocerino 6,5, Nedved 6/7, Trezeguet 7, Del Piero 9.