Creato da juvefc1897 il 25/09/2005

Bianconeri siamo noi

"Avvocato, oggi vince il migliore o la Juve?" - "Sono fortunato, spesso le due cose coincidono!"

 

 

I campioni hanno fatto la differenza

Post n°900 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

UN MONUMENTO PER CRISTIANO

La Juve, con le squadre cosidette piccole, fa poca fatica e riesce a vincere con un vantaggio rassicurante, è stato così quasi sempre in questa stagione. La partita di ieri sera al "Picchi" ha confermato questa caratteristica che le grandi squadre devono avere e che noi, possiamo dire di avere. I grandi campioni dei bianconeri hanno fatto la differenza ieri sera, quando il gioco poteva cominciare a sembrare duro, hanno cominciato a chiudere la discussione. Prima Trezegol nella sua versione migliore con coordinazioni spettacolari, poi Alex nell'autostrada verso il tunnel ad Amelia, eppoi, gioco corale e tutti a casa. Alex-David, proprio come nell'1-3 della sfida 2005-2006. Il Livorno, dicendola propria tutta, dimostra di non essere un granchè, come squadra, però per dovere di cronaca va ricordato come la Grande Inter e la Maggica Roma, di qui, oltre ad un punto, non sono riuscite a fare. Re David, ovvero, quando ci sono due centimetri di spazio e quando lo servi e lo consideri, ti castiga, quello che non era capitato nelle scorse partite, ovvero, era mancato un pò di centrocampo. Oltre ai due gemelli del gol là davantì, altri due fuoriclasse che meritano di essere menzionati: Emanuele Belardi che, strano a dirsi, non ha minimamente fatto rimpiangere il Gigione Nazionale ripetendosi con mezzi miracoli e palloni bloccati, a differenza delle puntate precedenti in cui sfarfallava con una benda sugli occhi. Sicuro, nonostante la difesa in alcune occasioni l'abbia fatto tremare. Poi, menzione d'onore a Cristiano Zanetti (che quello sprovveduto che sta scrivendo questo pezzo aveva già fatto notare in precedenza..), altri due lanci d'assist al bacio che se avessero fatto gente come Pirlo e Juninho si sarebbe andati a reincarnare Van Gogh e la Gioconda, in più, solita partita esemplare da combattente là in mezzo. Bravo, bravissimo, speriamo che pure Donadoni l'abbia capito. Partita che si è svolta su un tema tattico che va di moda in questo periodo nelle nostre avversarie: tutti in dietro, palla lunga e pedalare, ma il Livorno nonostante tutto, ne ha presi 3 e questo la dice lunga. I bianconeri hanno tentato di giocare sempre sulle fasce con due uomini che si sovrapponevano, in particolare sulla destra Palladino è stato imbeccato spesso, ma il risultato è stato nella stramaggioranza dei casi, inconcldente: non saltava l'uomo, non aggrediva, perdeva palla, cross imprecisi. L'unica volta che è stato in grado di cambiare tendenza, ci porta col cronometro al 17° del secondo tempo: ovvero, al terzo gol della Juventus, uno dei più belli e spettacolari del campionato. Purtroppo il "Palla" non è la prima volta che impiegato sulle fasce delude, Ranieri dovrà capirlo, anche se ad oggi non ci sono alternative, ahinoi. Non che sulla sinistra le cose siano state migliori: Molinaro è stato più bravo a recuperare e difendere, non a crossare e spingere, ma si vede che ancora questo ragazzo ha bisogno di maturare ed imparare, perchè comunque ha buone potenzialità, guai a silurarlo. Brazzo è il solito mostro d'impegno e ha dato quello che poteva dare, assieme a Nedved, poco pimpante e incisivo ma sempre furioso e presente. Tanti tentativi non conclusi sulle fasce, ma al primo tentativo per via centrale, con un lancio da Playstation (ancora più preciso di un computer..), Amelia la deve raccogliere. Tre gol e vittoria che resitutisce più morale ad una squadra che comunque ha affrontato a testa alta con innumerevoli assenze il suo avversario e ha fatto il suo dovere in pieno, con la solita iniezione di carattere che sta contraddistinguendo questa armata.




Belardi 7,5, Brazzo 6, Grygera 6, Legrottaglie 6,5, Molinaro 6-, Palladino 4,5, Zanetti 8, Nocerino 6+, Nedved 6, Del Piero 7, Trezeguet 8, Iaquinta 6, Castiglia n.g,Birindelli n.g.




Arbitro 5: rigore grosso come una casa negato a Palladino.

 
 
 

JUVE INFINITA, ma si poteva vincerla

Post n°899 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

Che cuore, ragazzi. Che tifo, ragazzi, in più di 7000 si sentivamo solo noi. Che passione, ragazzi. Che Juve, ancora una volta ha alzato la testa proprio nel periodo più difficile della sua stagione, tra critiche esagerate, scetticismo generale, limiti tecnici come quelli di ieri. Rimontati due gol all'Inter nelle uniche due azioni ben costruite dalla Juve che ieri sera ha costretto Bellicapelli a buttare tutti i suoi 10 dietro la linea della palla, usufruendo di due topiche clamorose della nostra retroguarda, con Belardi che non è capace di richiamare all'ordine la difesa e Boum Boum che, come dimostrato anche nelle puntate precedenti, manca i fondamentali di un difensore. Sempre secondo sul pallone, sempre ad inseguirlo, sempre lento, come nel 2-0 di Cruz, spietato contro di noi ma che alla sua partita più importante in carriera ha dovuto assistere al nostro bagno di folla Mondiale di quella Intercontinentale firmata da Del Piero, ancora una volta trascinatore 12 anni dopo. Per più di 80 minuti ieri sera la Juventus ha tenuto possesso palla, ha vissuto nella metacampo difesa dall'Inter, ma è stata incapace di creare azioni per sorprendere un Inter comunque molto solida e chiusa, che ieri sera non ha praticamente mai sbagliato, se non in occasione dell'intervento cattivo in pieno stile ArgentInterista di Burdisso, da espellere per l'entrata gratuita da dietro sul Capitano più che per il fatto che Alex era avviato all'uno contro uno con Toldo (Rivas era in svantaggio). Nelle uniche due azioni scritte come il Signore Comanda, l'abbiamo buttata in rete. Boumsong si fa perdonare la dormita del 2-0 e sull'unico cross pennellato decentemente , in cui gli alti difensori nerazzurri non arrivano sulla palla, vola in cielo e ci regala un gol da delirio, seppur sia Coppa Italia, Inter-Juve è sempre Inter-Juve. E alla fine, visto che oggi te ne vai, ti dobbiamo pure ringraziare, ma solo per questo monumentale salto in paradiso per una piccola frazione di secondo, una piccola parentesi di un anno e mezzo all'inferno. Se però dal punto di vista tecnico l'abbiamo stracriticato e giustamente, dal punto di vista umano, ma solo in quello, è stato un giocatore da Juve: sempre vicino alla maglia, ne è rimasto comunque attaccato, è sempre stato disponibile e volenteroso con tutti e ieri sera, in quel salto in alto l'ha dimostrato. Pur sapendo di dovere lasciare Torino, non si è comunque risparmiato, nonostante i limiti tecnici enormi.Tornando alla partita, invece. Due sole conclusioni per la mancanza di idee in mezzo al campo, perchè Nocerino e Zanetti sono due guerrieri e non inventori che portano qualità alla manovra e azioni ragionate, mettiamoci poi anche la tremenda sfiga di Marchionni che anche stavolta deve sorbirsi la mazzata che lo terrà fuori per un bel pò. Si poteva provare l'ultima speranziella in Tiago, ma è proprio tutto finito, lo si è ben capito. Palladino fino al grande calcio d'angolo per l'incornata di Bum Bum aveva giocato una partita brutta, non era riuscito ad incidere, tutto fumo e niente arrosto. Anche Iaquinta ha corso molto e inciso poco. Trezeguet nelle partite chiuse e con pochi spazi, come l'anno scorso in Serie B, diventa un giocatore praticamente inutile. Si è dato grande risalto nelle varie analisi della inferiorità numerica dell'Inter, sacrosanta: ma come, fino all'altroieri i prezzolatoni non ci venivano ad insegnare che l'Inter di quà e l'Inter di là, aveva una rosa lunghissima che pure quella di riserva si sarebbe magnata la Juve. Maniche, Cruz, J.Zanetti, Vieira, Cambiasso, Materazzi ecc. da quando in qua, poi, sono panchinari? Sempre per i cultori del calcio, la Juve ieri sera a differenza dei Cartoni d'Italia, ha schierato i giocatori titolari: perchè, Buffon, Nedved, Camoranesi, Chiellini, e aggiungo pure Marchionni, ieri sera erano in campo, per caso? L'Inter ha giocato in 10, ma rimane sempre l'Inter, non la Pro Sesto. Non è poi così facile facile imporsi ai manciniani scopertosi catenacciari e provincialotti per una sera. La differenza nel risultato della partita, l'hanno fatta le due difese. Solidissimo quello interista, infilatissimo e incerto il nostro, dove solo Legrottaglie che comunque non può fare miracoli, tiene botta. Con un Chiellini e un Buffon in più, magari, avremmo potuto parlare di un risultato diverso.Ma comunque, ora abbiamo le carte in regola per tentare di giocarcela a Torino, con il nostro pubblico caldo e certamente assatanato, per spingere la squadra all'impresa, pur ammettendo la superiorità tecnica dei nerazzurri, tra le prime squadre d'Europa, resa però antipaticissima dai suoi componenti mafiosi e dai suoi tifosi, campioni beceri d'Italia, che ieri sera hanno cominciato a canticchiare solo sul 2-0, per poi spegnersi subito .



Belardi 5, Birindelli 5, Boumsong 6, Legrottaglie 6, Grygera 5, Molinaro 5, Marchionni s.v., Trezeguet 5, Nocerino e Zanetti 6,5, Palladino 6, Del Piero 7, Iaquinta 5,5.



Arbitro Farina 7: partita difficile da gestire , una come Inter-Juve. L'arbitro più agitato e permaloso del lotto stavolta è riuscito a mantenere calma e nervi ed è riuscito a condurre un buonissimo arbitraggio. Giustissima l'esplusione di Burdrissa come già detto, avrebbe dovuto ammonire Maniche e Materazzi poco dopo per due entrate in ritardo, ma anche Iaquinta per una netta simulazione in area. Errori che tutto sommato, in un periodo come questo, ci possono anche stare.

 
 
 

Massì, succede..

Post n°897 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

Ricordo bene quando quel 26 Aprile 1998 di Juve-Inter 1-0, per il fallo di sfondamento di Ronaldo su Iuliano, assistemmo nelle tv e nei giornali ad un vero e proprio assedio mediatico che etichettarono quel campionato come falsato e parlare di errori, era equiparabile ad un vero e proprio reato e venivi cacciato a pedate sul didier dalla trasmissione. Pressing, Maurizio Pistocchi (ma dai?), Sandro Mazzola alla Domenica Sportiva che parlava apertamente di campionato strafalsato, assieme al trenino di prezzolati che l'Italietta, solo lei, può vantare nel mondo. Così come ricordo i titoli dopo Corea-Italia del mondiale 2002, c'è chi titolò a nove colonne:"LADRI!". A distanza di 10 anni, arrivati al giro di boa del Campionato Pulito, senzamacchia, intrallazzi e telefonate (dicono loro con la loro credibilità e competenza), più della metà delle partite dei più bravi del mondo, ma che dico, quasi tutte, sono state influenzate da pesantissimi errori arbitrali, per non parlare degli arbitraggi contro la Juventus e in qualche occasione di Roma e Milan, rivali più accreditate per tenere testa alla Ciuffo gang. Rinfreschiamo la memoria? Empoli-Inter, Reggina-inter,Juve-Inter, Inter-Lazio, Inter-Atalanta, Inter-Torino,inter-Milan e per arrivare alle prima due partite del 2008, che all'effettivo per gli onestoni si sarebbero dovute chiudere con 0 punti. Siena-Inter 2-3, rigorino regalato ai SuperCampioni di Legno, uno netto negato al Siena, gol di Cambiasso irregolare. Arriviamo poi a ieri sera, Inter-Parma 3-2, una partita che gli emiliani avrebbero strameritato di vincere anche tecnicamente sul campo. Materazzi da espellere per entrate dure a ripetizione. Niente, lui è smoking bianco, non si tocca più.Rigore gigantesco negato a Corradi, uno farlocco regalato alla squadra di Denti Marci sul più bello per colpo di testa di Couto (espulso), realizzato da Ibrahimovic che andrebbe ammonito, secondo regolamento, per essere andato a recuperare il pallone litigando con gli avversari e di conseguenza, espulso perchè il serbosvedese (per gli amici, zingaro), non pago, accenna a schiaffettini e pizzicotti, nemmeno viene ammonito: starò esagerando, avreste diritto di dire. Io vi rispondo riportando i fatti di Cagliari-Juve, con Zebina squalificato 4 giornate per un buffetto ad un ultras-raccattapalle. Ma tanto, il caro Ibra è abituato a vedersi insabbiatissime le sue malefatte. L'hanno scorso è stato visto sputare, lanciare palloni contro gli avversari con violenza. Alla moviola si rideva, ma quant'è simpatico questo ragazzo. Massì, succede, è un ragazzo. Intanto la comica prosegue, con il Parma demoralizzato e frustato che viene colpito e affondato dopo l'ennesima partita falsata. 3-2 , evviva l'Inter, evviva il campionato. Massì, sono errori, gli arbitri sbagliano, poveretti, siamo proprio cattivi noi che siamo sempre lì a criticarli. Guai a parlare di malafede. Nessuno, come dieci anni fa, alza la voce e parla di malafede o sudditanza, guai a farlo. Chissà perchè ad ogni partita dell'inter, in cui i gommati Pirelli vanno in difficoltà per sbloccare il match, arriva il rigorino che demoralizza l'avversario e apre le porte per un nuovo, grande, inimitabile trionfo, onesto sul campo. Ammirando il fairplay degno di un terzo tempo di Piangini, quello che manda in campo il figlio minuto di auricolare, che non è più credibile a nessuno, andando alle trasmissioni televisive e sfacciatamente, sostenendo la regolartà delle partite dell'Inter, beccandosi anche valanghe di "buuu", zittiti dai conduttori che non si apprestano minimamente a ribattergli. Hurrà. Ed intanto, quel giornale di nome Tuttosport, non parla minimanente del furto al Parma, quando pure la Gazza e la Corriera de Roma ne parlano. Complimenti De Paola, manco una settimana e abbiamo capito tutti chi sei. Hai sfondato i record. Se oggi ci fosse stato Padovan, il giornale odierno avrebbe avuto tutta un'altra faccia. Non c'è più religione,ma cosa più grave, non ci sono più le regole in questo calcio. E perdonateci qualche possibile episodio che è sfuggito a questo articolo. Il troppo stroppia e si può pure perdere il conto.


P.S. A proposito di malafede. Ieri sera, a Controcampo, pare che Peruzzi abbia detto a proposito dei suoi anni juventini:"Mai creduto alla malafede". Quattro parole che non si sono mai sprecati e degnati di dire chi rappresenta ufficialmente oggi, la nostra Juventus.

 
 
 

CRISI

Post n°896 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

Circa 300 km nella nebbia tra andata e ritorno (almeno nel caso di chi vi scrive, ma che ve ne deve importare, alla fine? C'è chi viene pure dal sud dello stivale..) per uno 0-0 giusto, brutto e noioso. Un risultato ad occhiali che sancisce un periodo annebbiato (è proprio il caso di dirlo) per la Juve, una vera crisi, sia dentro che fuori dal campo e i veleni di mercato stanno influenzando l'andamento della squadra in campo. La sampdoria è arrivata a Torino per puntare ad un pareggio, lo si è visto chiaramente dall'atteggiamento tecnico e anche tattico adottato da Mazzarri, non a caso i blucerchiati sono stati pericolosi solamente una volta sola in tutti i 90 minuti più recupero, poi non hanno fatto una beamata mazza, per dirla papale papale. Ed è un pareggio che la Sampdoria e i suoi tifosi hanno sofferto solo emotivamente, perchè di azioni decenti l'11 di Ranieri ne ha creata solo una,due, massimo tre , in particolare con Pavel che sgroppa sulla sinistra e Marchionni che si mangia un gol più facile da realizzare che da sbagliare, con la sfera che urlava al nostro Marco:"Dai,buttami dentro!". E invece il risultato è stato simile a Rosina-Di Michele, nello stesso angolo maledetto. Il tutto dopo dieci minuti circa di gioco. Un campo magnetico in quella porta forse, si direbbe, vedendo quello che accaduto con Trezegol, sarà gol o no non lo sapremo mai, nell'anno 2008 in cui non siamo in grado di rilevare la posizione reale di un pallone. Tutta qui la Juve contro i doriani. Tutti, dopo la partita di Coppa Italia, temavamo gli strasichi di questa difesa (oggi mai impegnata seriamente), invece il bandalo della matassa di oggi, sono arrivati dai colleghi dei ruoli che li seguono. Centrocampo juventino assolutamente inesistente, Zanetti visibilmente stanco, Brazzo non è un regista e non è un centrale di centrocampo. Sarà duttile e sarà un Jolly, ma non è che puo fare i miracoli che non è in grado di fare, caro Mister Ranieri, non è lui che fa nascere le manovre bianconere. Marchionni, lasciando stare il gol sbagliato (può succedere a tutti), non viene quasi mai considerato sulla sinistra. Le (rarissime) azioni sono arrivate più dalla destra, con un Pavel infaticabile che continua a correre come un dannato senza ottercene nulla. Con due centrali di centrocampo come Zanetti e Brazzo, non puoi creare del gioco e delle azioni, visto che non stiamo parlando di due registi ma di due incontristi, due gregari e che gregari. E infatti, un gioco ed un senso, questa Juve non l'ha mai avuto, visto che più che stazionare nella metacampo doriana, dialogando in orizzontale, non ha saputo fare. I tentativi di spinta arrivavano più che altro dal cuore e dalla disperazione, non qualità e ragionamenti, quelli che Tiago (quello vero, non la copia sbiadita che abbiamo imparato a conoscere) avrebbe saputo fare e che magari, il siluratissimo Almiron può sempre fare. Ranieri, chissà per quale motivo misterioso, lo fa entrare in campo negli ultimi 10 minuti e l'argentino non è poi stato così male, è stato l'unico in grado di lanciare in verticale e anche piuttosto bene, chissà se avesse giocato qualche minuto in più, se la partita sarebbe potuta cambiare. In attacco, Trezeguet il suo l'ha fatto, la fortuna questa volta non gli ha sorriso, se i suoi tentativi fossero stati qualche centrimentro più in quà, si sarebbero sprecati i titoloni e i peana verso di lui e di conseguenza, gli 8 in pagella. Buon primo tempo di Del Piero, poi sostituito all'intervallo da Iaquinta, che nonostante il sacrificio e l'impegno, non incide. L'unica motivazione che avrà indotto Ranieri a questa sostituzione, potrebbe essere la vicinanza della sfida all'Inter per la Coppa Italia, altrimenti l'etichetta di pazzoide al nostro mister non la leverebbe nessuno. Juve-sampdoria è stata una prova negativa anche per Ranieri, perchè non indovina nemmeno il cambio Marchionni-Palladino ed in generale, non ne ha indovinata una oggi. L'augurio è che questa crisi possa subito affievolirsi, ma non ci sono belle promesse perchè in questa Juventus regna una confusione totale ,ad oggi, 20 Gennaio 2008.





Chiuso l'argomento tecnico della partita, passiamo a quello arbitrale, non prima di una premessa doverosa: la Juventus oggi ha pareggiato per demeriti suoi e sarebbe da interisti dire che la colpa è solo del cornuto in giacchetta nera. Non vuol dire fare l'interista però dire:"Tant'è, però, questi aiuti ci sono e vanno evidenziati!". Il gol non gol di Trezeguet pare sia di più per la soluzione negativa, ma anche se fosse stato realmente gol, non è un errore grottesco, anzi. Tre rigori netti, poi, negati alla Juve. Uno alla volta, senza accavallarsi come direbbe il parrucchino color mandarino. Tutto nel secondo tempo. Pugno in piena area di rigore di un sampdoriano, Saccani era lì. Marchionni chiuso a forbice in area di rigore: ok, prima il doriano Franceschini ha preso il pallone, questo non significa però che può tranciare le gambe dell'avversario un nano secondo dopo. Pochi minuti ancora e Trezeguet, dopo un mezzo sombrero, viene atterrato platealmente da Accardi. Massì, può succedere. Uno, due e tre. Voto, 3.






Buffon s.v., come tutta la difesa che non mi pare possa venire giudicata per il nulla che ha fatto la samp. Marchionni 5, Brazzo 5, Zanetti 5, Nedved 6,5, Del Piero 6,5, Trezeguet 6,5, Iaquinta 5, Almiron 6, Palladino 5.

 
 
 

NON E' DA JUVENTUS

Post n°895 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

Troppe, ma davvero troppe pecche nei bilanci bianconeri. Non è un momento positivo, dal punto di vista psicologico, sia per noi tifosi ma anche per la squadra, che comincia a sentire più pressione da ogni fronte. E' di stamane la notizia delle presunte dichiarazioni di Tiago ad un tifoso, che sanciscono, al 99% la fine della sua esperienza in bianconera, partita con tanta speranza e tanto sostegno dei tifosi, come non ricordare i coretti ."Ti-ago!Ti-ago!". Non ha avuto tante possibilità il portoghese di emergere, ma neanche così poche, parlando ad oggi, Venerdì 18 Gennaio. Ma il discorso che vogliamo fare, non è di natura tecnica. Ma la sua mancanza di carattere e di orgoglio, che si sta denotando in quest'ultimo periodo, è troppo evidente anche per chi, come il sottoscritto, ha sempre sperato in lui come possibile uomo in più dell'annata bianconera, ancora da scoprire. Perchè un giocatore non può disimparare all'improvviso, cambiando la maglia, perchè un campione non può essere bravo solo nel Chelsea, nel Benfica e nel Lione. Guardando a più riprese lo sguardo di quello che veniva definito "Tiago Sousa" per rinfrescare i ricordi di Paulo, ci si accorge che il ragazzo non sembra dotato di grande carattere e personalità. Non sorride, non scherza, non accenna ad un bel niente, in pratica. Come in campo: si sta limitando al compitino, al passaggio che pure le nostre nonnine sarebbero riusciti a verticalizzare. Va bene che lui non è un giocatore da 4-4-2, ma se il discorso è tecnico, anche nell'apparizione di Catania, ha fallito, così come contro l'Empoli. E proprio così, nel periodo che si può definire il più duro della sua carriera,si sta sciogliendo come neve al sole e non sta reagendo, non ringhia, non piange. Più che un Iceman alla Raikkonen, che ha intontito chi tentava di intontirlo, pare un Almiron in maschera, ahinoi, nonostante le nostre speranze. Un grande campione, deve tirare fuori gli artigli in momenti, non abbattersi e abbattere le speranze della Juve. Più che un grande campione, anzi, diremmo, chi indossa la maglia della Juventus deve essere in grado di lottare e non dichiarare apertamente che è tutto finito, creando inevitabilmente un caso. E' stato paragonato a Zidane, Platinì, Nedved, in riferimento ad un difficile avvio. Ma sarebbe ora di finirla, perchè quei signori elencati, non hanno mai smesso di lottare e non hanno mai chiesto l'avvio dopo nemmeno 10 partite. Le speranze sono le ultime a morire, ma "questo Tiago non mi pare un granche, eh?", come diceva un certo Claudio Ranieri (proprio lui) in una telecronaca Sky del Lione in Champions League. Capitolo chiuso (?).



E se alla Juve nasce l'ennesimo caso che mediaticamente viene stravituperato da cani e porci, è la conferma di una competenza che in questa nuova dirigenza non si riesce proprio ad acquisire. Ma a parte qualche rarissima eccezione, nella storia della Juventus precedente, avete per caso mai assistito apertamente a così tanti malesseri che sono di pubblico dominio? Un'incompetenza che deriva, lo ripetiamo ancora, dalla mancanza d'esperienza sportiva di questa dirigenza. Uno con la maiuscola ce l'avevano ancora, ma l'hanno maltrattato e cacciato: Bobby Gol, Roberto Bettega e tutti zitti. Il reparto moribondo della difesa, dopo l'infortnio del Chiello, non deriva solamente dalla malaugurata "Sfiga": ma sopratutto, dall'incapacità di Alessio Secco di svolgere il suo lavoro di direttore sportivo. Perchè se conosci i tuoi polli, per dirla in gergo, non puoi andare a cedere Criscito al Genoa, sapendo che quel che restava della difesa erano i signori Boumsong e Grygera. Mimmo sarebbe stata un'alternativa molto percorribile per cercare di sostituire il Chiello e in particolare, avrebbe potuto guadagnare quei punti d'esperienza che gli mancavano e quell'affiatamento con la maglia bianconera che assieme ad uno come Legrottaglie , in odore di nazionale, puoi ritrovare (l'unico che negli ultimi due campionati è stato capace di portare compattezza e attenzione in difesa con il suo schieramento ,nella linea difensiva). Ma la colpa, non può essere rivolta verso il giovane Alessio Secco, ma a chi l'ha messo in quella posizione all'interno della società. Cosa puoi pretendere da un normalissimo team manager che settimane prima, a Treviso, si faceva minacciare davanti a tutti da Ibrahimovic? L'equivalente di un tassista che viene portato a guidare una Formula 1 da un giorno all'altro, come uno spazzino della RAI che da un giorno all'altro viene chiamato per condurre il TG1 della sera. Sopratutto, se diventato diesse della Juventus (e non della Pro Sesto, con tutto il rispetto) senza che nessuna persona competente fosse in grado di coadiuvarlo nel difficile compito.



Siamo sempre speranziosi, con il cuore, ma questa, non è LA Juventus,non è DA Juventus.

 
 
 

Iaquinta alla Vialli, difesa da ricoverare

Post n°894 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

Questi 5-3 sono un genere di partite ed emozioni che solo in Coppa Italia si possono vedere. Schemi e tattiche che non esistono, una difesa juventina veramente imbarazzante, una vera e propria pernacchia al gioco del calcio e un insulto ai colori bianconeri e a chi con quella maglia, in quel reparto, ci ha fatto la storia. Dev'essere la prima e ultima volta che ci deve toccare il supplizio di vedere giocare assieme, tutt'un pezzo, gente come Boumsong (sempre a ricorrere come un disperato il pallone, mai in anticipo, il giorno che si deciderà a farlo nevicherà a ferragosto), come Grygera (che sfogliava margherite mentre quelli con la maglia blu la buttavano dentro), come Birindelli (solo perchè oggi faceva 300 presenze in bianconero non andiamo avanti, o forse la tragedia è proprio questa secondo la stragrande maggioranza di chi ha il dono della vista) e come Belardi (perchè se al posto suo ci fosse stato Gigi, avrebbe cazziato mezza squadra già al primo gol e sarebbe rimasto in posizione). Se l'Inter dovesse riuscire a non perdere 4-0 in casa con la Reggina, si va ad affrontare nella Tronchetti Provera Cup i nerazzurri. Nonostante fosse solo un ottavo per pochi intimi, è sempre emozionante ed orgoglioso notare come la Juve abbia fatto di tutto per onorare al massimo la partita (La7 e la Lega Calcio dovrebbero ringraziare), cosa che si nota dal carattere e dai comportamenti della squadra. Vincenzone Iaquinta autentico trascinatore: grande doppietta, va a raccogliere il pallone in fondo alla porta, portandolo al cerchio di centrocampo e incitando la squadra al recupero. Non troppo lontanamente, ha ricordato la grinta da leone di Gianluca Vialli in quel Juve-Fiorentina 3-2. Iaquinta poi va a guadagnarsi il calcio di rigore che vale la qualificazione, ancora realizzato dal Capitano, che esulta e a fine partita, si abbraccia e scambia la maglietta con quello che in tanti, come destino, lo indicano come possibile erede nei cuori bianconeri: Sebastian Giovinco, che meno male non ha scodinzolato in campo, altrimenti avremmo chiuso la partita 8-7 come minimo. Buffon e Trezeguet, abituati a finali Mondiali e di Champions League, battono le mani dalla panchina e soffrono, assieme alla squadra, manco fosse la partita della vita. Si chiude poi con due controlli di palla che Brazzo Salihamidzic non si sa come abbia fatto a sbagliare: roba che non si vede nemmeno nelle partitelle di beneficienza Nazionale Cantanti-Nazionale Piloti, tanto per capire. Ancora deludente prestazione di Tiago, dalla partita di Catania non è cambiato ancora d'una virgola. Ottimo Marchionni, definitivamente ritrovato, indecifrabile Pavel, aggiungere altro sarebbe retorico.



Belardi 4,5, Birindelli 4,5, Grygera 3,5 , Boumsong 3, Molinaro 5, Chiellini n.g., Marchionni 6,5, Tiago 4,5, Brazzo 5, Zanetti 6,5, Nedved 7+, Palladino 6, Iaquinta 8,5 , Del Piero 6,5.

 
 
 

Di qui passeranno anche gli altri

Post n°893 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

Catenaccio, randellate, calci e ciechi:la Juve non muore mai!

Juve ancora da infarto, ma il finale regala il solito omaggio, con le quantità di vasellina e fegati marci che si spappolano ancora nell'Italietta poveretta, costretta al solito piacevolissimo finale. Pareggio sudatissimo, faticato come non mai quest'anno, di fronte alla solita terna arbitrale da prova del palloncino e un Catania catenacciato più che mai, del gran Ferramenta e dei calci nel Didier, Baldini. Ancora una volta una prova di carattere dei bianconeri che disperatamente hanno tentato di buttarla in avanti il più possibile, nonostante 11 canadesi costantemente dietro la linea del pallone, graziati da un fuorigioco netto di Spinesi ma che stavolta, è solo un errore veniale, per carità di Dio. Un gol che però deriva anche da una mezza dormita di Chiellini, oggi troppo incerto al contrario di Legrottaglie, e pure di Gigi Buffon, che rimane di stucco, un presepe vivente, alla prodezza dell'attaccante catanese. Dall'1-0, la squadra di Baldini ha trovato, a ragione, il suo tema tattico del match: catenaccio, catenaccio, catenaccio alè alè, alèèè!! Un atteggiamento anticalcistico che ad ogni verticalizzazione bianconera si trasformava in rendellate e calci negli stinchi di Del Piero, Nedved e compagnia cantante. In campo internazionale, il Catania stasera avrebbe chiuso la partita in 7, massì, perchè siamo buoni ,8 uomini. E a forza di picchiare e scambiare il rettangolo verde per un ring, ci scappa la frittatona. Rigore che se non è quello un rigore si muore e Alex, ancora una volta, all'appuntamento con il destino, sprizza l'hurrà di 14 milioni di juventini italiani e il bestemmione in dialetto di quello che resta dei rosiconi e i loro gne gne gne. Già, un appuntamento con il destino, quello con Ciro Polito, colui che per quasi 12 mesi si è beato di aver parato un penalty in Serie B, con la maglia del Pescara, a sua maestà Capitan Del Piero. Per il nostro numero 10, è stata una prova quasi da trascinatore ed ispiratore, buona ma non eccezionale. Però, è stato decisivo: pennella alcuni cross, ragiona, tenta di portare palla e verticalizzare, ci crede fino in fondo e con freddezza, la butta dentro per la migliore vendetta, contro quel portierino che per tentare di ripetersi, ha cominciato a tuffarsi più di 2-3 metri oltre alla riga di porta prima del tiro. Ma che pareggio sofferto, cari amici, a quello che una volta era il Cibali. Sembrava di rivedere le sfide contro Modena e Albinoleffe dell'anno scorso, nella serie cadetta. Ranieri ha sbagliato atteggiamento tattico nel primo tempo, il rombo è stato annullato e anche umiliato dal rognosissimo Catania. Tiago sembra dare segnali di ripresa nei primi 20 minuti di partita, anche quando inizia delle azioni interessanti, di cui una in cui Del Piero viene fermato dal solito genio con la bandierina, senza un motivo valido. Ma poi, il portoghese crolla a picco, precipita, santa miseriaccia. Non riesce a fare un passaggio che equivale a fare 1+1, perde palloni e regala un contropiede micidiale al Catania, che però oltre al gol in fuorigioco e mirare le caviglie ai bianconeri, in questa partita, non ha saputo fare. Ranieri senza pensarci sù, lo sbatte in panca tra un tempo e l'altro, il che non farà altro che scatenare la probabilissima ridda di voci su una cessione del portoghese. Non è però il caso di fare il gioco al massacro su Tiago: avrebbe bisogno di serenità e fiducia, quella che in questo momento, non si sente. Eppoi non è che dare il meglio e ragionare con tutto questo randellamento catanese, fosse così facile. Certo, però avrebbe potuto almeno indovinare le giocate più elementari e la sua prestazione di oggi, è nettamente in negativo,poche scusanti. Ma bisogna dargli altre chance. Lui mantiene sempre la stessa faccia insignificante e fredda, un pò alla Iceman,quasi da Kimi Raikkonen. Che star pensando, che gli frullerà per il cervelletto? Boh. C'è anche da dire che in quel momento, solamente Brazzo il Soldatino stava facendo qualche cosa di interessante, perchè per il resto, è stato il vuoto totale, nè carne, nè pesce. Nel secondo tempo, si è vista subito la ribalta juventina. Si torna al classico e vincente 4-4-2, rientra Marchionni che sulla destra pare un'iradiddio, veloce, scattante, imprendibile, pungente. L'unico che a centrocampo pare in forma nella serata del Massimino, perchè Zanetti in particolare, e Nocerino, sembrano in affanno. Poi arriva un frizzantissimo e buon Palladino che sostuisce un Pavel che incide ma non come ai tempi belli.Insisti, insisti e riinsisti e finalmente, 'sto rigorino che farà frignare Pistocchioni e Pistocchietti, ce lo hanno dato. Senza contare gli ennesimi 2 punti che questa settimana, sono stati scippati ed è un dato di fatto, non gne gne gne interisti e dossier mascarati e pelati.Fatto sta che al triplice fischio noi ne usciamo ancora consapevoli di avere quelli atriibuti che Gigi indicava a Cagliari e che questa squadra non muore proprio mai. E squadre con carattere così, che sanno sconfiggere delle così tante avversità, arrivano prima o poi a portare a casa qualche cosa. Ma che sia finita l'ora che i componenti della rosa parlino di obiettivo Scudetto, obiettivo terzo posto o giù di lì. Pensate a giocare e vincere sul campo, in silenzio, nello stile Juve, perchè a parole non si va da nessuna parte. Forza ragazzi.




Buffon 5,5 , Brazzo 6,5, Legrottaglie 6,5, Chiellini 5, Molinaro 5, Zanetti 5, Nocerino 5, Tiago 4,5 , Nedved 6- , Del Piero 7, Trezeguet 5 (anche se è colpa anche del Catania chiusissimo e dei compagni juventini che non lo hanno mai cercato, se non Del Piero una volta), Marchionni 7, Palladino 7, Iaquinta n.g.




Arbitraggio Rocchi 5: per aver concesso il rigore nettissimo, non è sufficiente perchè il Catania ha chiuso la partita in 11. La colpa dei gol in fuorigioco di Spinesi non è sua, ma del guardalinee Copelli, lo stesso che Juve-inter 0-1 di Supercoppa Italiana 2005 annullò il gol di Trezeguet. Un disgraziato, in parole povere.

 
 
 

ONORE A ZANETTI, GREGARIO D'ORO

Post n°892 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da juvefc1897
 

Come consuetudine, quando si attraversa il periodo di pausa a cavallo tra una vecchia e una nuova annata, si tracciano bilanci e ricordi. Si elogia i propri beniamini preferiti, si dice chi è stato il migliore eccetera, eccetera, eccetera. Nella storia più recente di questa Juventus, tra cessioni e nuovi acquisti, quasi nessuno ha lodato e ha notato un nome e un cognome su tutti:Cristiano Zanetti, da Carrara, centrocampista. Un punto fermo per l'11 bianconero di oggi. Umile gregario, taciturno, un campione sottovalutato e mai lodato. L'ultimo acquisto di Luciano Moggi, un parametro zero soffiato al Re dei Bidoni, Minimo Moratti. Una delle tante pedine scartate dall'inter. Uno che in un anno e mezzo di Juve ha lottato contro i numerosissimi infortuni, ma che non ha mai fatto una piega e con orgoglio lotta su ogni pallone là in mezzo al campo, uscendone quasi sempre vincente nei pressing, guadagnandosi gli applausi del pubblico. Ha preso il posto di un certo Puma Emerson, che ora sta pagando a carissimo prezzo la fuga dalla barca che affonda. Non ha mai fatto rimpiangere il brasiliano e ha quasi sempre giocato su livelli straordinari, un vero e proprio muro nel cerchio di centrocampo. In queste due stagioni in bianconero, nei sogni dei tifosi e nelle formazioni ideali sui giornali, non è mai partito titolare. Invece ha saputo guadagnarsi il posto prima a Paro e Giannichedda, poi, si è guadagnato la piena fiducia del mister Ranieri, scalzando i più di 30 miliardi del vecchio conio di Tiago e Almiron. E' stato decisivo anche in fase avanzata, timbrando i 6 punti nel Triveneto, decisivi per la rimonta nell'anno dell'Inferno cadetto. In questo campionato, in particolare contro la Lazio, è stato l'ispiratore di due lanci al bacio per il Capitano, mai troppo elogiati e pubblicizzati. Due lanci con il contagiri che se fossero stati di marca Pirlo, Juninho, Beckham, Ibrahimovic, Kaka e quaquaraqua, ve ne parlerebbero ancora oggi come una prodezza da Pallone d'Oro. Ma a Cristiano, non interessano gli elogi e i peana a suo favore. Interessa fare i fatti, lottando con il cuore e il sudore. Ha rinunciato al paradiso interista per passare all'inferno juventino, ma oggi si sta prendendo le sue rivincite. Posto da titolare e la sua vecchia Inter, che gli stava rovinando la carriera, nel suo nuovo Comunale, non è andata oltre al pareggio ed alla rete tanto attesa del Camo, si è stretto intorno al gruppo, esultando pazzo di gioia per una vendetta per lui fantastica. Il coronamento di questi due anni sarebbe un ritorno in Azzurro, per Euro2008. Ci stiamo ancora chiedendo il motivo per il quale il cittì Donadoni non l'ha mai preso in considerazione. Uno da Juve, Cristiano, il giusto emblema di questa squadra.

 
 
 

LA JUVE PUO' SOLO MIGLIORARE

Post n°891 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da juvefc1897
 

Otto punti dalla capolista Inter (che a Torino non è andata oltre un pareggio, tra l'altro, con la complicità dell'arbitro) e uno solo dal secondo posto della Roma (supersquadrone, superincensato nelle prime settimane, ma che contro la Juve si è dovuto fermare al 2-2, anche qui con favori arbitrali pesanti ai giallorossi). Il quarto posto dell'Udinese (che a Torino ha vinto grazie all'arbitraggio peggiore dell'anno, vedere per credere) è 6 punti dietro, 7 sono le lunghezze della Fiorentina al quinto posto, mentre il Milan SuperCampione del Mondo è a 17 punti di ritardo, potenziali 8 nel caso i Meravigliosi riuscissero a vincere tutti e tre i recuperi. Tanto per fare il punto della situazione. Facciamo notare che le parentesi non sono piagnistei nerazzurri, ma fatti che da cronisti, vanno riportati.


I catastrofisti e catastrofismi estivi, piano piano, da milioni, ora si contano con le dita. Questa prima metà di stagione è stata chiusa con il morale alto. Dalle vittorie sofferte e gli sbandamenti di inizio stagione, la mentalità bianconera, partita dopo partita, sembra sempre più da grande squadra. I tasselli della formazione, ormai, sono stati scelti. La squadra è assemblata al 99%, il muro difensivo pare intoccabile e riscoperto. Il centrocampo deve ancora calare due assi: scoprire Tiago di cui abbiamo avuto un gradevole assaggio nei pochi minuti giocati, ritrovare l'insostituibile Camoranesi, la pedina più importante di tutte per il gioco e la qualità di questa Juventus. Sono mancati loro due in questa prima metà di stagione, senza dubbio. Non che chi l'ha sostituito abbia fatto disastri, tutt'altro. Il Brazzo è stato un umile e duttile gregario e ci ha sempre messo la faccia, oltre che la propria impronta, nelle partite in cui ha giocato. Nocerino e Zanetti sono un'ottima coppia centrale, ma hanno riposato poco e in qualche occasione, si è visto. Ecco quindi che la scoperta di Tiago, potrebbe essere importantissima. Nocerino-Zanetti-Tiago, si va ad alternanza. Con il rientro fondamentale di Camoranesi. E le azioni, in favore delle punte, vedrete che potrebbero anche moltiplicarsi, con una Juve a trazione più offensiva, ma con tappabuchi come Zanetti o Nocerino, una difesa compatta e sicura, tutto cuore e coraggio con il portiere numero uno al mondo, unico italiano nell'undici dell'Equipe, che oltre a portare 10-15 punti a partita in più, fa spogliatoio come nessun'altro e da chioccia ai nuovi arrivati. Oltre agli 11, la panchina juventina non potrebbe essere così corta come si dice. A partire dall'attacco, con Palladino capace di sostituire Pavel Nedved, con Iaquinta e Del Piero che si dovranno alternare la davanti a vantaggio dell'estro del Capitano che sempre 90 minuti su 90 non li può più fare, lo abbiamo visto nelle ultime partite contro Palermo e Lazio in particolare. Affianco a Re David, che come urla il coro, segna sempre quando gioca, capocannoniere. Un attacco straordinario quello juventino, con la migliore media gol d'Europa, dati alla mano. Se rafforzato da Amauri a Giugno, non sarebbe poi così male. Un potenziale fuoriclasse che potrebbe affievolire le ferite dei tanti che ancora soffrono vedendo Ibra con il pigiama degli onesti. Chissà. Le possibilità di schieramento e sostituzioni a centrocampo ormai le conosciamo appieno e già ne abbiamo parlato. E' in difesa che mancano le alternative, perchè ritoccare un reparto che ad oggi pare assemblato, ripresentando delle grosse incognite come Boumsong, Zebina e Criscito (pecca ancora di inesperienza) in caso di incidenti è assai rischioso, non a caso si sta parlando di rinforzi in difesa già da Gennaio. Bisognerà avere molta fiducia in Ranieri, che non sta facendo rimpiangere il suo precedessore, ha fatto subito quadrato dal primo giorno di ritiro, ha spento sul nascere ogni fuoco di polemica all'interno del gruppo per poi trasformarlo in oro colato, il caso Chiellini è una dimostrazione lampante. Un mister che ha grande coraggio e sa prendersi le proprie responsabilità nelle scelte tattiche, come a Roma quando dinanzi ai giallorossi andò a giocare a tre punte, come contro la schiacciasassi inter, quandò schiero una formazione offensiva con difesa alta. Un allenatore adatto alla causa juventina di questo presente.


Questa Juve, come da titolo, può solo migliorare ,ora, nel momento decisivo della stagione. Dovrà perdere meno possibile da adesso, fino agli ottavi di Champions e via dicendo. Il sorteggio è stato molto favorevole al bianconero, perchè le italiane, quando comincieranno a risentire le note dell'inno della Champions e l'odore di Liverpool, Real Madrid ed Arsenal, inevitabilmente si dovranno distrarre, saranno molto più affaticate, dovranno un pò snobbare il campionato, sopratutto nel caso in cui il passaggio del turno, come molto possibile, possa creare qualche complicazione. Sarà una Juventus che, tanto per parlare in gergo di F1, dovrà agire alla Schumacher, che approfittava delle soste ai box di chi gli stava davanti, per mettere in scena una tattica perfetta. Otto punti, otto secondi, Juve ad una sosta con un carico di carburante bello pesante, Inter, Roma e Milan a due-tre soste. In fondo, non sarebbe così largo il distacco. Ed una Juve più concreta, con più qualità, un pizzichino di fortuna in più,degli arbitraggi più sensati,con lo stesso carattere, la stessa forza di gruppo e quella capacità di saper soffrire, non è detto che non possa guadagnare qualche posizione. Che questa Juventus, partita dopo partita, sia migliorata, non lo si è visto solo tatticamente, ma anche nei risultati. Abbiamo chiuso il 2007 con 3 vittorie consecutive, mai accaduto prima in questo campionato. Questa Juve, lo ripeto, da Gennaio in poi può solo migliorare. Dovrà affrontare gli scontri diretti, fatta eccezione dell'Inter,tutti in casa ,nel calore di un tifo bianconero ritrovato e trascinante e nel frattempo la squadra avrà guadagnato maturità, se tutto dovesse procedere come deve procedere. Il secondo posto, senza montarsi la testa, deve diventare l'obiettivo primario della Juventus, perchè siamo nell'anno degli Europei e arrivare alla stagione del ritorno in Champions League, attraverso i preliminari, potrebbe essere un fattore pesantissimo che condizionerà inevitabilmente l'anno venturo. L'esatto opposto del discorso 2007-2008, ovvero, della Juve senza le Coppe ha più possibilità. Bisogna sopratutto crederci nei bianconeri e non mollare davanti alle difficoltà che inevitabilmente da qui a Giugno, dovremmo attraversare. In fondo, come ha detto Mr Ranieri al primo giorno di ritiro, abbiamo in mano una bella Ferrari. Ora però, pilotiamola bene. Forza Ragazzi.

 
 
 

SOLDATINO BRAZZO, PALLE DI NATALE

Post n°890 pubblicato il 24 Dicembre 2007 da juvefc1897
 

Chiudiamo questo 2007 irripetibile, nel bene e nel male, con un 2-0 che lascia poco spazio ai piagnistei altrui, abbassando la saracinesca secondi ad un punto dalla Roma. Nella partita di ieri pomeriggio, si è fatto notare un grande Brazzo Salihamidzic e non è la prima partita. Non è dotato di piedi buonissimi, però, ad averne giocatori che danno il 200% e cercano di farlo nel miglior modo possibile in qualunque ruolo, lontano da quello naturale. Spinge, attacca, difende, ringhia. Un soldatino, quasi come l'allora Angelo Di Livio. Un vero e proprio furetto. Non sarà un fuoriclasse, ma si sta dando un'immagine che fa affezionare i tifosi, considerando anche il fatto che alla Juve è arrivato senza sborsare un centesimo. Chi invece è costato, e tanto, è quel portoghese di cui in tanti abbiamo reclamato la sua presenza in campo. La prestazione di Tiago è stata convincente, si sta insidiando nel gruppo, minuto dopo minuto sembra sempre di meno un estraneo del gruppo: i compagni lo guardano, esultano con lui ai gol. Lui sta ripagando quel poco di fiducia che il baronetto di Trastevere (Ranieri) gli ha dato, in campo. Porta qualità alle manovre e al centrocampo bianconero, fa circolare bene la palla ed ispira le azioni d'attacco. Il ritorno al gol di Re David nasce da un perfetto lancio del portoghese che in diverse occasioni, si è recuperato da solo la sfera e si sarebbe anche guadagnato un netto calcio di rigore nel secondo tempo, su un suo cross respinto di mano da Portanova. Peccato che la sua prestazione sia stata macchiata dal pugno a Locatelli,che un pò di sceneggiata se l'è anche fatta, a dirla tutta, ma ciò non giustifica nulla dell'intervento a sproposito ed evitabile del portoghese, che ha rischiato di tenere in 10 la squadra e nel caso non fosse stato visto dai direttori di gara, una bella prova tv con conseguente stangata (il giudice sportivo attuale, si sa, non è mai dispiaciuto di dare 4-5 giornate ai giocatori bianconeri)gli sarebbe piovuta addosso. Lo ha sostituito Almiron nell'ultima ventina di minuti, ha servito un lancio perfetto per Trezeguet ma nient'altro, con la partita chiusa. Ancora benissimo la difesa, bene a centrocampo con Zanetti e Nocerino, sottotono Nedved e Del Piero, anche se il Capitano ha partecipato all'asse con Tiago e Trezegol che ha portato al 2-0. Da sottolineare l'ennesima dimostrazione di prendersi le proprie responsabilità e di schierare una formazione coraggiosa e da nessuno pronosticata, con Tiago e Salihamidzic esterno in difesa, del mister Ranieri. Mentalità da grande allenatore. Da Milano, è arrivata la prevedibilissima vittoria nel derby da parte dell'inter e in buona sostanza, mi sento di appoggiare le dichiarazioni di San Gigi Buffon. Il Milan, deve rimanere più lontano possibile da noi.



Buffon n.g., Brazzo 7,5 , Legrottaglie 7, Chiellini 7, Molinaro 7, Tiago 6*, Nocerino 6,5, Zanetti 6,5, Nedved 6, Del Piero 6, Trezeguet 7.Palladino n.g, Almiron n.g. Grygera n.g.



* Un punto in meno per il pugno a Locatelli.



Arbitraggio 5: Tiago andava espulso, nell'azione che porta al gol di Salihamidizic, Trezeguet è in fuorigioco millimetrico sul passaggio di Nedved, Nel secondo tempo, Portanova in area di rigore commette fallo di mano evidente in area, era rigore netto. Errori sia da una parte che dall'altra.

BUONE FESTE A TUTTI I LETTORI!


 
 
 

Ma stiamo scherzando?

Post n°889 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da juvefc1897
 

Non ci sarebbe nemmeno da commentare, dinanzi all'ennesimo tentativo di gettare cacca a profusione sulla Juve, dopo queste intercettazioni nuove tra Moggi e Secco. I soliti noti sono partiti in settimana parlando di "manovramenti", di "Moggiopoli che continua", di mafia, di bla, bla, e poi bla, bla. Guarda che caso, proprio dopo due vittorie consecutive della Juventus, proprio in un periodo in cui sorride la classifica bianconera, ad un niente di ritardo sulla Roma e con un grande vantaggio su Fiorentina e Udinese. Secco, l'allievo, un giovane diesse che ancora non ha grande esperienza per una grande carica, come si legge da queste intercettazioni, si consulta con un disoccupato che del Calcio, quello giocato e amministrato come Dio comanda, ne sa più di un Pidocchio, un Corno e un Verdello. Luciano Moggi e Alessio Secco si conoscono da più di un decennio, perchè ci si scandalizza tanto se queste due persone si contattano e si frequentano? Perchè si deve parlare di manovre losche quando l'allievo si rivolge ad un Ds che ha vinto, con grande merito, scudetti e Coppe a raffica? Ma sopratutto, spiegateci il perchè sia vietato parlare con un uomo che penalmente è ancora pulito. Se il discorso si limita in un semplice aiuto e a dei normalissimi consigli, d'illecito, purtroppo per i ragazzi di Via Solferino, non c'è un bel niente. Fatevene una ragione. Personalmente, sono più imbarazzato quando vedo quello che dovrebbe essere il Presidente della Juventus, applaudire alla consegna di un Coppa di Cartone a Moratti, oppure, quando lo stesso Presidente, s'inchina a 90° a Roma, davanti a Guido Rossi e Gianni Petrucci, per ritirare quel ricorso al TAR che avrebbe annientato Farsopoli.

 
 
 

Ma vieni, Capitano!

Post n°888 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da juvefc1897

Abito blu, con qualche particolare giallo, stadio Olimpico, di fronte i biancocelesti. Una storia già vista, due volte, ma a distanza di 13 anni il marchio è sempre il suo: quello di Pinturicchio, di Alex Del Piero. 11 dicembre 1994, 15 Dicembre 2007. Quattrò hurrà nel suo stile. L'esplosione definitiva e poi la rinascita. Velenoso, veloce, scattante, freddo e infallibile. Eccola lì la svolta, il marchio del Campionissimo al momento più opportuno. Due autostrade, è destino, che celebrano l'ennesima rinascita (per noi non è mai morto, momenti brutti capitano a tutti). Prendere o lasciare, buttarla dentro quella rete o non la vedrò più come prima. Come ha sempre fatto in carriera, ha risposto alla grande sul più bello. Evvai Alex, allora. Però non vuole dire sempre e comunque 90 minuti su 90 in campo. Partite così dimostrano che questo Del Piero è ancora in grado di fare la differenza se impiegato centellinando qualche partita. E' una vittoria che ci consegna 3 punti pesantissimi, perchè cominciamo a prendere del distacco consistente e importante sull'Udinese e la Fiorentina, una svolta che promette bene. Questa Juve ha saputo soffrire e subire meno possibile, grazie ad un SuperGigi impegnato con gli straordinari lì tra i pali, ringraziando una difesa un pò troppo ballerina, nessuno escluso. Troppe palle perse, troppe dormite. Due gol subiti evitabilissimi (ma una volta tanto può anche succedere), ma che comunque la Lazio non ha demeritato, perchè Delio Rossi (mister che ha delle caratteristiche Lippiane) ha schierato dopo la scoppola di Madrid una squadra frizzante, veloce e grintosissima, di gran carattere che attacca fino all'ultimo anche davanti ad un risultato segnato. Più che prima Juve di Lippi, stasera sembrava di rivedere i bianconeri cinici capelliani. Concreti e velenosissimi. Anche un pò bruttina. Ma chissenefrega, detto in parole povere, abbiamo vinto all'Olimpico di Roma. Centrocampo a corrente un pò alternata: manca tanta qualità nel primo tempo, Nocerino e Zanetti sembrano in giornata nera, poi nel secondo tempo si trasformano, in particolare il pacco di Moratti, autore di lanci con il contagiri. La qualità l'ha portata Tiago, finalmente, nel secondo tempo che a preso posto di un Nedved non troppo spumeggiante ma pericoloso. Fa circolare bene palla, ha intesa, il gruppo è con lui, sbaglia qualche passaggio ma è evidente che queste imperfezioni avvengono perchè viene impegnato poco e non conosce ancora troppo bene questo gioco e questa Juve. Ma il ragazzo è assolutamente recuperabile. Tant'è che quando ha indovinato qualche cosuccia, Trezegol è arrivato solo davanti a nonnino Ballotta. Tanto sempliciotto e scarso, forse non sarà questo portoghese. In attacco, già lodato Alex in apertura, Trezeguet guadagna una sufficienza non piena per aver solamente deviato dentro, senza saperlo, lo 0-1. Perchè per il resto non è stato protagonista di una prestazione alla David, vista la clamorosa palla gol buttata al vento davanti a Ballotta che lui non può sbagliare. Forza ragazzi.

Buffon 8, Zebina 5, Legrottaglie 5, Chiellini 5, Molinaro 5, Brazzo 6, Nocerino 6,5, Zanetti 7, Nedved 6+, Tiago 6,5, Del Piero 8, Trezeguet 6

Arbitraggio 6: è buono il gol dello 0-1, posizione regolare di Trezeguet all'ultimo tocco del Brazzo. Riesce a tenere in mano un match caldo, con i tifosi laziali che sbraitavano anche per le rimesse laterali. Viene fermato un terzo contropiede di Del Piero per fuorigioco inesistente e un rigore al Capitano non viene concesso: viene spinto sotto porta nettamente.






 
 
 

Un anno fa, la tragedia di Vinovo e Clay..

Post n°887 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da juvefc1897
 

15 dicembre 2006, è in programma una sfida importante al Comunale di
Torino per il cammino dei bianconeri verso il ritorno a Casa. Il
sorprendente Cesena di Castori contro la Juve di Deschamps. Entrano le
squadre, di routine, per quei venti minuti circa di riscaldamento e
l'occasione, per i tifosi presenti, di vedere i propri campioni al
lavoro prima dell'ennesima battaglia per sudarsi i tre punti. Però
l'attenzione di molti, insolitamente, è rivolto verso uno strano tam
tam a bordo campo, tra arbitri e dirigenti. Il pubblico non sa, chi è
casa comincia a percepire che c'è qualcosa che non quadra. C'è
movimento, poi, poco prima delle 20.30, arriva l'annuncio, sia dallo
speaker, sia dai maxischermi dello stadio: la partita non si gioca per
una grave tragedia. Al "non" già piove qualche fischio, a "tragedia" è
silenzio totale, tutti a casa in una gelida notte d'inverno
prenatalizia. A dire la verità, l'informazione, per chi era allo
stadio, quella sera, non fu proprio delle migliori. Che tragedia fosse
avvenuta, in realtà, chi non era incollato davanti ad una tv, una radio
o un cellulare, non lo poteva sapere. La strage, fu la peggiore che si
potesse pensare. Due giovanissimi ragazzi della Berretti perdono la
vita, per recuperare un pallone in un disgraziato laghetto nei pressi
dello Juventus Center di Vinovo. Alessio Ferramosca e Riccardo Neri,
due talentini che un giorno avrebbero dovuto prendere il posto di
Nedved e Buffon o comunque, avrebbero conosciuto come nelle parole di
Michelangelo Rampulla su Ricky. Tante lacrime, ancora oggi, ad un anno
di distanza. Nient'altro da dire. Sarebbe ipocrisia.


TUTTOSPORT







cORRIERE DELLO SPORT







"LA STAMPA"







Ancora una volta la gazzetta dà il suo meglio:un piccolo trafiletto.Più
importanti i sorteggi-farsa di Champions delle squadre di Milano.







Per il Corriere della Sera invece si tratta di due ragazzi della Primavera







Giusto perchè le notizie disgraziate non arrivarono mai sole, "Baffo Volante", Clay Regazzoni, che tanto è stato amato anche da chi non amava le corse, ci lasciò nel più beffardo e ingiusto dei modi: un incidente stradale, proprio il modo con cui a Long Beach, dopo quell'incidente, fu costretto alla sedia a rotelle.

 
 
 

Io sto con Fabio Capello

Post n°886 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da juvefc1897
 


C'è un detto, che spesso mi sento di condividere: solo gli stupidi non cambiano idea. Fino a qualche mese, personalmente facevo parte della schiera di juventini che dopo il passaggio di Fabio Capello alla panchina del Real Madrid, lo aveva etichettato come "mercenario" , assieme ai vari Cannavaro, Emerson, Ibrahimovic, Zambrotta e bla,bla,bla. Mai come questa volta, si tratta di un'etichetta affibiata solamente dalla emotività, dalla sofferenza di quelle settimane, le più difficili di Nostra Signora. Già, "ci vediamo il 14 a Vinovo", parlò così don Fabio all'alba di Farsopoli, con la Triade ancora in bianconero. Le ricordiamo quasi tutti, quelle parole. Ma non troppi si sono ricordati anche di quello che disse qualche tempo prima, ovvero, senza Giraudo e Moggi difficilmente sarebbe rimasto bianconero. Così fece, lasciò la Juventus e tanti saluti. Fu accusato di abbandonare la barca che affonda. Ma voi, detto tra noi senza che nessuno ci senta e ci veda, che avreste fatto dinanzi ad una dirigenza allo sbando che vi presenta un progetto di rilancio, mentre l'ossatura della Juve che lui aveva richiesto come rinforzi qualche anno prima, viene svenduta manco fossimo agli o'bej o'bej? E ancora,mentre in tribunale c'è un Cesare Zaccone che chiede la serie B con penalizzazione, quasi piangendo? E ancora ancora, con la squadra più ricca e prestigiosa al mondo che offre miliardi su miliardi ad un mister che in carriera ha sempre respirato l'aria del Grande Calcio? Suvvia. I mercenari, sono ben altri. Fabio Capello, non ha mai rimpianto nulla dei suoi due campionati da record numero 28 e numero 29 che Moratti, Tronchetti e la banda degli Onestoni hanno illegalmente sottratto. Non ha mai più sputato nel piatto in cui ha mangiato e lo ha fatto in diverse interviste, tante dichiarazioni sui giornali. In questi mesi in cui è stato commentatore in RAI, nella Domenica Sportiva, ha quasi sempre preso delle posizioni a favore della Juventus, quando invece la maggioranza della solita, schifosamente faziosa critica pensava e scriveva l'esatto contrario. Nelle sue telecronache della Nazionale, ha evidenziato più volte le prestazioni dei bianconeri, da Buffon (più volte l'ha chiamato San Gigi) a Camoranesi (migliore in campo in Scozia) e il suo spalla di microfono, Civoli, non ha più fatto lo sbruffoncello nerazzurro come ai tempi di Sandrino Mazzola. A proposito del Capello telecronista,nota doverosa: è stato il migliore in circolazione su tutto il panorama italiano. Mamma RAI, abituata agli sbadigli con Tardelli e al cooker Mazzola, per un breve momento è passata dalle stalle alle stelle. E' stato come se ogni telespettatore avesse l'allenatore nelle proprie orecchie: ti suggeriva in anticipo i cambi e sopratutto, ti faceva capire le partite e qualche volta, ti anticipava le azioni da gol non facendo il mago, ma il tecnico (Ucraina-Italia, pareggio di Sheva). Per esempio, un "com'è forte questa difesa! che bello questo tiro, straordinario!" detto da ogni qualunque commentatore, diventava con lui:"Persa la palla, vanno tutti a coprire già dalla propria tre quarti". Merce rara per i videocommentatori di oggi. Chiusa parentesi. Ora gli inglesi, gli inventori del football, si affidano a lui per risollevare le sorti della nazionale dopo il fallimento di Mclaren (un nome, un destino in effetti..). Per accettare di allenare in un Paese dove l'aggressione e l'attenzione mediatica è il quadruplo di quella italiana, bisogna averne due grosse così. Il mascellato, nella sua carriera ha sempre dimostrato di parlare con i fatti. Di scudetti ne ha vinti 9, due in Spagna in due anni. E' stato capace di reagire con un dito medio in mondovisione ai tifosi del Real, prima di consegnare a quel pubblico lo scudetto numero 30 dei blancos, venendo poi esonerato, ma da vincente di successo. E' stato capace di giubilare e in certi casi anche a maltrattare (esagerando), gente come Roberto Baggio, Vincenzo Montella, Ronaldo, David Beckham e sopratutto un monumento vivente come Alessandro Del Piero, maltrattandolo e anche ingiustamente sul piano umano, ma che poi sul lato tecnico è stata una scelta che nel tempo si è verificata non del tutto pazzoide. Non ho nominato gente qualunque. Ci vorrà coraggio, con quel ghigno, per cercare di riportare Wembley in trionfo e in festa per la propria nazionale, cosa che è accaduta solo con il gol fantasma dell'edizione 1966. Proprio in quello stadio in cui, da giocatore, segnò quello storico gol del 1968, prima vittoria italiana in quel tempio. Avrà assieme a lui probabilmente Gianfranco Zola, Magic Box, colui che ventinove anni dopo rizittì ancora quel tempio con un gol da antologia. Io, personalmente, sto con un uomo italiano che ha dato alla storia della Juventus e che non ha mai rinnegato quello che ha fatto. In bocca al lupo, Fabio Capello.

Lazio-Juve: Osservatorio, l'ennesima VERGOGNA

Ancora una volta, questo Osservatorio di chissà che cose, casca nelle sue inamovibile manie di protagonismo. Andate a dire a tutti quei tifosi che stavano pianificando la loro trasferta romana (feudo dei bianconeri) a 48 ore dalla sfida contro la Lazio, con voli e viaggi vari già prenotati, con biglietti già comperati e il tutto chissà se e come verrà rimborsato. Riporto poi, dei trattamenti che questo Osservatorio ha adottato in questa stagione. I tifosi juventini non hanno potuto assistere alle sfide contro la Fiorentina, contro il Milan (anche se poi gli juventini a Milano sono più dei milanisti, dati alla mano) e ora contro la Lazio, mentre contro la Roma, molto più rivale, non fu adottato nessun provvedimento. Le tifoserie avversarie, dopo l'omicidio di Sandri, sono sempre giunte a Torino per le partite della Juve, in particolare, proprio quegli atalantini protagonisti in Atalanta-Milan. I tifosi dell'Inter sono giunti a Torino per Juve-Inter, nonostante fosse la partita più a rischio. Chissà nel ritorno di Milano, se il metro di giudizio sarà lo stesso.

Cara Mclaren, non ne avvertivamo il bisogno

Non c'era mica bisogno che ce lo dicessero loro per capirlo.Già Alonso e De La Rosa l'avevano fatto capire al mondo con le e-mail, nonostante ci siano sempre i beceri e ci saranno ancora, che credono che sia stata tutta l'operazione di quei piangina della Ferrari che non sanno vincere sul campo, a parte 15 titoli piloti e 15 titoli costruttori.

Facile dire tutto adesso, dopo un Mondiale perso nella sabbia di una corsia dei box (tanta quanta usata per coprire l'immondizia e le irregolarità della stagione di Hamilton, pur fenomeno e nessuno lo nega) e dopo un volante trattato come joystick della Playstation e con il tasto triangolo scambiato per il limitatore di velocità, nel bel mezzo di una lotta Mondiale.
Ma d'altronde, come si legge dalle mail che non ha scritto la mia povera nonna, erano loro quelli che provavano tanto al simulatore i segreti della Ferrari, no?

intanto, Alonso ha scelto di tornare da Flavione Briatore. La soluzione più plausibile tra tutte, ma anche la meno prevista del lotto tra Red Bull, Honda, Toyota e Ferrari in futuro. La speranza è che non torni in Renault assieme al fattore Como-Udinese-Livorno-Otranto che gli ha dato una grossa spinta nelle stagioni 2005-2006. Chi vuol capire, capisca. Alonso non sarà costretto a vincere l'anno prossimo, però si può pensare che lo spagnolo non starà a guardare. Inoltre, c'è da segnalare una BMW rampante nei test a Jerez e non è mai stato nascosto, ad ogni stagione, che la casa tedesca punta sempre a migliorare il risultato di stagione in stagione. Nel 2007 sono arrivati secondi nel costruttori ed hanno dato in più occasioni, fastidio ai quattro la davanti. Il 2008 potrebbe essere molto aperto, ancora di più del 2007.

 
 
 

Pavel d'ORO!

Post n°885 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da juvefc1897
 


Rieccolo lì, decisivo, come sempre, unico ed inimitabile, senza eredi. Rieccolo lì, nonostante lo definiscono bollito, sulla via del tramonto. Rieccolo lì, stanco morto dopo i soliti 90 minuti di avanti e indietro di corsa. Rieccolo lì, che ci prova fino all'ultimo. Rieccolo lì, che s'accentra all'improvviso al limite dell'area e ti lascia partire la minella graffiante che gela il sangue di chi non è juventino, assieme ad un fegato amaro dalla nascita. Ed eccola lì, la nostra Juve, che ha lottato contro errori di precisione ed una porta stregata per tutta la partita, senza rammaricarsi troppo e bloccandosi davanti alla disperazione e alla stanchezza. Ancora una volta e non ci stancheremo mai di dirlo, due attributi grossi così. Eccolo lì il gruppo, tutti ad abbracciarsi e ad esultare dopo l'eurogol, fino a SuperGigi che si fa tre quarti di campo, pur di abbracciare Pavel e compagni. Assieme alla bolgia del Comunale. Una vittoria meritata, una partita molto simile a quella di una settimana fa a Milano, che meno male non si è ripetuta nel risultato. Juve che ha fatto gioco e pochissimi errori, Juve che gara dopo gara scopre dei Molinaro e Legrottaglie che meriterebbero la considerazione di Donadoni. Il campano comincia a ricoprire molto bene l'eredità di un certo Gianluca Zambrotta, ha inesauribile corsa e fiato, il pugliese sta diventando (come chi vi scrive aveva previsto anche l'anno scorso) un punto fermo inamovibile assieme a Chiellini. Zebina aveva cominciato bene la partita con un buoni spunti, poi crolla e partono le sue odiatissime ma che mai muoiono, "Zebinate", con il capolavoro del pallone buttato in tribuna a gioco fermo. Meglio Grygera, torna presto. Punto a favore della difesa: non prendiamo gol dalla partita di Parma, in campionato. Vorrà dire qualche cosa. A centrocampo, dalla destra sono nate le complicazioni e le fatiche per arrivare al gol, perchè la prestazione odierna di Palladino, spiace dirlo, è stata pessima. Palloni sempre persi, nemmeno un suggerimento indovinato, che fosse stato uno. E' vero che le azioni la squadra le ha create e tantissime, ma con l'aiuto di un certo Camoranesi ne arrivano come minimo il doppio. Marchionni nel secondo tempo ha dato molto di più anche se il suo stato di forma non è ancora il migliore, ma ci sta mettendo tanto impegno e lavoro per tornare quel giocatore brillante e prezioso che ci aveva colpito ai tempi di Parma e in qualche occasione nella scorsa stagione. Benissimo Zanetti e Nocerino al centro nel primo tempo, poi nel secondo il nostro "Ringhio" sembra finire la benzina. Un pò di freschezza e qualità, in quel momento al suo posto si poteva inserire Tiago (continua l'ostracismo ancora ingiustificato di Ranieri, farlo entrare solo per perdere tempo nel recupero è stata un'umiliazione) e non avremmo dovuto aspettare fino al 86° l'invenzione dell'Angelo Ceko, che a dire la verità, prima di quella lecca paurosa che a costretto i poveri gufi a guardare la palla infilarsi in rete, non stava disputando una delle sue migliori partite: appena sufficiente nel primo tempo, impalpabile nel secondo, prima della perla che come sua tradizione, vale più di 3 punti pesantissimi nel giorno della sua presenza numero 300 in Serie A. In attacco male Trezeguet, oggi in giornata no e Iaquinta, bene, come nella tesi del partito "alla Altafini", il Capitano, che è stato molto utile alla squadra, ha fatto molto movimento, belle giocate, ha servito delle grandi opportunità a Re David ed è andato vicino al colpaccio da calcio di punzione. Ma comunque, se il calcio è un emozione e non uno sport, non cambieremmo nulla della partita di oggi. Più emozioni di quei cinque minuti finali di oggi, per chi le ha vissute lì, non ci possono essere. Grazie, Juve.


Buffon 7, Zebina 5, Legrottaglie e Chiellini 7, Molinaro 7, Palladino 4, Zanetti 7, Nocerino 6,5, Nedved 7,5, Iaquinta 5, Trezeguet 5, Del Piero 7, Marchionni 6,5.


Arbitraggio 6: ci poteva stare un calcio di rigore per la Juve dopo 5 minuti, quando Iaquinta in area di rigore viene buttato giù anche se non platealmente. Abbiamo visto rigori assegnati anche con i soffi e chi ne ha reclamati per pizzicate sui calzoni. Non ci sono stati gravi errori in questa partita però.




 
 
 

Empoli-Juve, disastro mancato

Post n°884 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da juvefc1897
 

Partita non impossibile da vedere se si usufruiva di quei programmini cinesi che consentono di guardare le tv internazionali in streaming. Per un ottavo di finale di Coppa Italia ma sopratutto per la nostra Juve, questo ed altro. Ecco qualche commento qua e la da immagini sfuocate e scattose.

Fine
del primo tempo, tiriamo delle brevi considerazioni. Empoli nettamente
superiore alla Juve, senza gioco e senza un'identita tattica. Come
quasi previsto, stiamo faticando a centrocampo con Tiago e Almiron e
soffriamo tantissimo Sebastian Giovinco, che pare Maradona. Gioca
ovunque, esplosivo, velocissimo, è lui che sta trascinando per ora la
squadra toscana ai quarti di finale. Dopo questo primo tempo, quasi
quasi, fossimo dirigenti della Juve, inchioderemmo Giovinco sul nostro
pullman. Il ragazzino va riportato subito a casa. Bianconeri
impalpabile, nemmeno un azione e una giocata degna di nota. Questo il
commento alla fine dei primi 45 minuti di gioco. Forza Juve.


Finisce
2-1 per l'Empoli al 94°. Vittoria meritata per l'Empoli che avrebbe
meritato il doppio vantaggio per quello che ha fatto per più di due
terzi della partita. La Juve è uscita fuori con i cambi di Nocerino e
Iaquinta, ha segnato sull'unica azione che ha creato nell'arco dei 90
più recupero. Malissimo Almiron, peggiore in campo e in odore di taglio
a Gennaio. Conferma del fatto che Almiron e Tiago, là in mezzo,
insieme, non hanno diritto di esistere. Juve senza gioco, senza forse,
la peggiore prestazione della stagione. Segniamo su una punizione
battuta molto furbescamente da Del Piero che ha servito Iaquinta.
Dormita colossale della difesa toscana. Un pò come in Juve-Treviso
dello scorso campionato. Migliore in campo, Sebastian Giovinco, da 8,5.
Va riportato a casa al più presto, il ragazzo sta davvero maturando.
Usciamo dal Castellani con un 2-1 che per noi è anche un pò generoso
per il nulla che si è visto. Al Comunale la situazione è
ribaltabilissima.

http://www.juvenews.net/r.php?id=4502 QUI IL COMMENTO COMPLETO

Spy Story 2, ennesima bufala

Eh si, proprio non la smettono mai con le comiche in Formula 1. E' arrivata la sentenza sul caso Renault-Mclaren, la seconda Spy Story. Ebbene:Renault colpevole, violazione dell'articolo 151 del Codice Sportivo Internazionale, ma nessuna sanzione. Una musica purtroppo già sentita. Sentenza comica, la Mclaren a questo punto avrebbe tutte le ragioni del mondo per impugnare l'ennesimo appello. Se il team di Briatore è colpevole di avere copiato dalla Mclaren che a sua volta ha copiato dalla Ferrari, arriva la conferma: il team di Maranello ha lavorato per sei. Mica male, eh? Vabbè. L'unica cosa che ci piace dire è che oggi è il giorno della premiazione ufficiale della Ferrari e di Kimi Raikkonen a Montecarlo. Campioni del Mondo e non a tavolino.

 
 
 

Terzo tempo, ipocrisia italiota

Post n°883 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da juvefc1897
 

Non sarà di certo una stretta di mano tra 22 uomini in campo a placare gli animi di un calcio violento e cattivo. Non sarà un terzo tempo che calmeranno gli animi ai bar in tv e ai mentecatti che nel proprio vocabolario alla parola calcio associano il termine guerra. Le strette di mano devono essere sincere,spontanee e amorevoli, ma sopratutto, credibili. Già, perchè pensare ad un terzo tempo, per esempio, dei giocatori dell'inter dopo una partita contro la Juve ,dopo aver sbraitato ad ogni minima rimessa laterale, ogni punizione e giù di lì, assieme agli Ultras (quelli dei motorini lanciati dal secondo anello e delle Molotov contro il pullman della propria squadra, e poi fanno le verginelle per due uova fresche) che intanto nei Novanta più recupero avranno sprecato le loro ugole a cantare sulla famiglia Agnelli, sulle leucemie di Fortunato, sull'Heysel e via dicendo (come i granata). Chissà se al prossimo Inter-Juventus, specialmente in caso di vittoria discutibile dei bianconeri, Stankovic, Mancini e compagnia bella non ricascheranno nel tranello di chiudere la squadra avversaria e i quattro direttori di gara nel tunnel dello spogliatoio. Chissà come i giocatori della Roma e i suoi tifosi interpreteranno questo terzo tempo dopo un Roma-Juve che, come tradizione, impiegano più per picchiare che per giocare. Chissà i granata nell'ultimo derby, poco dopo il gol di Re David (sempre santo subito anche Dellafiore), quanta spontaneità ci avrebbero messo e quanti sorrisi. Nel rugby, le partite si sono svolgono regolarmente, senza verginelle e piangina ad ogni minimo fallo, senza processi del dopo partita. Il terzo tempo obbligatorio nel calcio è una cag*** pazzesca, per dirla alla Fantozzi. In tanti casi, i 22 si sfioreranno e non stringeranno, la mano, sputazzando dall'altra parte e lasciando partire il bestemmione o il Porca ..... di rito. Un'ipocrisia che servirà a poco, come il finto fair-play che impone di buttare fuori il pallone dopo un fallo di svenimento.

Alfa 156, un mito che ci lascia


Una piccola parentesi sui motori, all'alba del Motorshow e in un anno di grandi battaglie e successi in quasi tutte le specialità. Non solo per chi segue la WTCC, la mitica Alfa 156, con la gara di Macao, la chiude lì, senza che la Proprietà (sempre quelli lì, tanto per capirci), abbia concentrato un minimo, ma proprio un minimo di considerazione per un pezzo grosso di storia dell'automobilismo, un nonumento dell'Italia da corsa. Sei titoli Mondiali piloti, tre Costruttori, quattro Team Championship in questi 10 anni. Tantissimo.



 
 
 

Milan asfaltato, ma è 0-0

Post n°882 pubblicato il 02 Dicembre 2007 da juvefc1897
 

Premessa prima di partire con le analisi sul calcio giocato: questo cosidetto Osservatorio (ma de che?), per l'organizzazione di Milan-Juve è incappato nell'ennesimo autogol. Inutilissima chiusura della "gabbia" del terzo anello riservato ai tifosi ospiti. Milan l'è bianconera, si dice da queste parti è anche stasera le chiazze dei tifosi juventini erano belle visibili, non solo negli occhi ma anche nel tifo molto caldo, seppur in una trasferta proibita. Dopotutto, con i milanisti a San Siro si può assistere tranquillamente ad una partita di cartello ed anche tifare, senza paura di tornare a casa attraverso un'ambulanza.







Il pallone rotondo ci ha detto 0-0, risultato ad occhiali. Il migliore commento alla partita corrisponde esattamente alle parole di Silvio Berlusconi:"La Juventus ha giocato meglio di noi". Non fa una grinza. E' stata una Juve che indiscutibilmente è stata superiore ai Campioni d'Europa, sempre in balia, sempre in affanno, sempre con l'errore dietro l'angolo, sempre con quella sensazione ammuffita che dovrebbe far preoccupare i tifosi rossoneri. Perchè, pensateci bene: una superiorità così della Juve a San Siro, contro i rossoneri, negli ultimi anni non si era mai vista, nel gioco, nella tattica e nelle opportunità. Il neopallone d'oro Kaka è stato annullato da Nocerino e Chiellini a più riprese, poi dai guantoni divini del n°1 del Mondo. Pirlo è stato bloccato, sembrava la bruttissima copia di quel genietto che per molti avrebbe meritato il Pallone d'Oro, addormentato, impalpabile, proprio come Seedorf. L'ultima volta che li abbiamo visti, per dirla papale papale, ce la facemmo sotto, ora si sono invertiti i ruoli, ma non quel risultato, che avremmo meritato. Juve superiore a centrocampo, nonostante l'assenza di quel pizzicone di qualità in più indispensabile per servire al meglio le punte. Considerando la pesantissima assenza di Camoranesi, dare una chance a Tiago sperando in qualche suo suggerimento e lancio preciso, ci sarebbe stato utile. Nonostante Zanetti e Nocerino abbiamo giocato una partita validissima, ma qualcuno che desse spinta e qualità, ci è mancato, visto che il Brazzo sulla destra non poteva cambiare tutt'un tratto le sue caratteristiche da giocatore di contenimento e non di spinta, nonostante anche lui ci abbia provato, ha dimostrato duttilità e ha sfiorato anche il colpaccio, non fosse stato per un Dida che forse, è stato l'unico che stasera nel Milan è stato perfetto, strano a dirsi. Dopo la buonissima prova con il Palermo, anche Pavel sembra tornato più sui livelli ottimali che conosciamo alla stragrande. La difesa ha dato un'ennesima prova di forza straordinaria, non perfetta ma qualche piccola sbavatura comunque ininfluente ci può anche stare a San Siro contro i Campioni d'Europa. La Juve è stata solida, compatta come gruppo, come sempre andiamo dicendo ad ogni partita ed è sempre un bene menzionarlo. Oltre alla qualità di Camoranesi, è mancata la concretezza sotto porta e quella freddezza che ci hanno visto trionfare ma non contro le grandi. E forse anche un pizzico di fortuna, perchè David non è stato Re Trezegol per un centimetro più in la, Iaquinta ha corso e svariato tanto, ma, insomma, contro un Milan che di spazi, sopratutto sulla destra ne lasciava ad autostrade, una squadra da scudetto , senza forse, l'avrebbe dovuta schiaffare dentro e non limitarsi a mangiarci le mani, come purtroppo stiamo facendo dopo la notte del Meazza, nonostante sia stata da noi dominata in tutto e per tutto. I cambi di Ranieri non hanno portato nulla in più alla squadra in un momento in cui si poteva infilare anche con più freschezza un Milan che fa incute sempre paura, anche se quasi moribondo. In particolare Marchionni, dal quale ci si aspettava più corsa e più cross verso il centro, che ci sono mancati e ci sarebbero serviti. Palladino in realtà ha avuto poco tempo e spazio per esprimersi, così come Alex Del Piero. Complimenti alla squadra per aver spadroneggiato alla Scala del Calcio e comunque nonostante il pareggio, questa formazione, dimostra sempre di più che ha fondamenta e futuro. In fondo è appena nata e tutte le grandi, contro di noi, non sono andate oltre il pareggio. Ci è solamente mancato il gol.



Buffon 8, Zebina 6,5, Chiellini e Legrottaglie 7, Molinaro 6,5, Brazzo 6,5, Zanetti e Nocerino 7, Nedved 7, Iaquinta 6,5, Trezeguet 7, Marchionni 5,5, Del Piero e Palladino n.g.



Arbitraggio Morganti 6,5: sostanzialmente riesce a tenere nelle sue mani il match senza far imbestialire nessuno, anche se il grande fair play tra i 22 in campo gli ha dato una mano. I milanisti reclamano per un possibile rigore su Gilardino, che sarebbe stato un autentico regalo perchè un giocatore che plana a terra dopo una minima spizzicata sui pantaloncini, fa capire quanto stia imparando da Pippo Inzaghi. Qualche fuorigioco si troppo segnalato al Milan, ma le occasioni vedevano comunque Buffon in netto vantaggio.


 
 
 

MILAN-JUVE: IL DERBY D'ITALIA!

Post n°881 pubblicato il 30 Novembre 2007 da juvefc1897
 

Gianni Brera nel 1967, proprio quarant'anni fa, battezzò la sfida tra bianconeri e nerazzurri il derby d'Italia: erano loro le squadre più vincenti e rivali in Italia. Oggi, senza forse, la storia è cambiata. Quello di domani sera al Giuseppe Meazza, la Scala del Calcio, il più bello al mondo per tanti, oggi, agli occhi del calcio Mondiale è la Sfida di principio del Campionato dei Campioni del Mondo. Qualche numero che dovrebbe annientare la discussione giapprima di aprirla: 29 scudetti (che vi piaccia o no), 9 Coppe Italia, 2 Coppe dei Campioni di cui 7 finali disputate, 2 Coppe Intercontinentale 3 Coppe Uefa, 1 Coppa delle Coppe, 2 Supercoppe Europee, 4 Supercoppe Italiane. 52 trofei in tutto, annotando nel taccuino 9 Palloni d'Oro e il primato ineguagliabile del 1985, ovvero, prima squadra europea ad aver vinto tutti i trofei esistenti. Di fronte, ci sono 17 Scudetti, 7 Coppe dei Campioni, 3 Intercontinentali, 5 Supercoppe Europee, 5 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, 2 Coppe delle Coppe, 1 Mitropa Cup, 2 Coppe Latine. 47 trofei, più gli 8 Palloni d'Oro. 99 Trofei biancorossoneri, che probabilmente diventeranno 100 nel prossimo dicembre, quando Capitan Maldini potrebbe sollevare a Yokohama il quarto titolo Intercontinentale della storia rossonera e rafforzando un primato che vede il Milan come la squadra più vincente al Mondo per titoli internazionali. Numeri pazzeschi che il resto del calcio italiano, escludendo naturalmente Juve e Milan, vede solo con il binocolo. Queste due squadre rappresentano il fiore all'occhiello del calcio italiano, hanno insegnato calcio nel mondo, hanno avuto tra le loro fila i campioni, gli allenatori, i dirigenti e le presidenze più importanti di tutto il calcio italiano. Sono loro le grandi dominatrici storiche del Campionato e le avversarie sono uscite fuori come funghetti solo nei momenti di crisi di queste due squadre. Sono loro che oggi hanno anche il maggior numero di tifoserie in Italia con una rivalità molto alta.Sono loro che hanno dato più apporto alle Nazionali azzurre Campioni del Mondo, sono di loro che il calcio italiano ricorda le partite più memorabili che hanno portato prestigio al Pallone nello Stivale. Sono loro che sono riusciti a scontrarsi in finale nell'Europa più grande, per contendersi la Coppa dalle Grandi Orecchie.Non chi negli ultimi 20 anni ha vinto quanto il Frosinone. Non chi nella sua bacheca vanta due Coppe paleolitiche arrivate dal contributo delle potenti pasticche di cui ci parlò il buon Ferruccio Mazzola. Non chi le prende da Alaves (non si sa dove vanno gli accenti per le pronunce), Villarreal (se una o due erre non si sa), Helsinborgs (o come cavolo si scrive), Lugano, Malmo,Marsiglia e chi ne ha più ne metta. Non chi vive ancora su un fallo di sfondamento di Ronaldo su Iuliano. Non chi insabbia il doping (ancora?) ai giorni d'oggi, come confermano le parole di Georgatos e la positività di Kallon. Non chi pur di far giocare uno scarsone uruguaiano lo strapaga e gli firma una finta patente. Non chi fa intercettare mezzo mondo da un membro del CDA per dare uno scudettino di cartone al suo allenatore senza patentino, con tanto di ciuffettino ino ino e alla sua colonia di sudamericani. Capitan Maldini contro Capitan Alex Del Piero, le uniche due vere grandi bandiere del Calcio italiano. Kaka contro Gigi Buffon, i due giocatori più invidiati dalle squadre estere al nostro Calcio, i due campioni più determinanti delle loro squadre. Chi è in grado di offrire di più, come ad un'asta, alzi la manona.

 
 
 

Juve semplicemente perfetta

Post n°880 pubblicato il 26 Novembre 2007 da juvefc1897
 


Furono
cinque le volte che i bianconeri gonfiarono la rete anche nella grande
serata della prima di Campionato, 25 agosto 2007 e il Livorno di Orsi
ne uscì con le ossa rotte. Sono cinque anche dopo Juve-Palermo, 25
novembre 2007. Ma nel giro di 3 mesi, questa Juve è davvero cambiata
molto, come da queste parti si prevedeva. Nella partita contro gli
amaranto, nonostante la grande scorpacciata, c'erano delle lacune
evidenti in difesa ma anche nel gioco. Il pokerissimo di ieri sera,
lascia poco spazio alle parole, perchè in teoria non c'è proprio nulla
da dire sulla prestazione di ieri sera, se non con una parola:
PERFEZIONE. Gioco, spettacolo, compattezza, forma fisica, grande
difesa, buon centrocampo, attacco che non ha nulla da invidiare a
nessun altro del campionato. Abbiamo visto Trezegol attorcigliarsi per
uno dei più bei gol della sua carriera da killer, abbiamo visto
Vincenzo Iaquinta correre come un dannato, aggredendo sempre gli spazi
(come in occasione del suo 2-0) , tanto da uscire per crampi. Abbiamo
riammirato il Capitano, un gradito ritorno, in versione Altafini. La
sua è stata una prestazione che rafforza il partito dei "Delpieristi
alla Altafini": entra a partita in corso, più fresco degli altri ed in
grado di fare davvero la differenza. Ranieri ha schierato Iaquinta
titolare, ed ha avuto ragione. E poi ha fatto entrare Alex, molto
voglioso e carico, a partita in corso, ed ha avuto ancora ragione. Il
"Baronetto di Trastevere", non fa giocare sempre titolare e per 90
minuti il Capitano, però c'è da fare una netta distinzione e pure
doverosa, con i tempi di Fabio Capello: a differenza del mascellato,
l'attuale mister, non umilia Del Piero facendolo entrare a poco dalla
fine e rimproverandolo pesantemente per qualche veniale errore (vedi
Palermo-Juventus 1-2 del gennaio 2006) o schierandolo solo in Coppa
Italia. Ranieri sta riuscendo anche a tutelarlo e non lo sta facendo
sentire comunque inferiore a nessun altro. Infatti in questa stagione
non abbiamo mai visto un Alex sempre con il broncio ad ogni
sostituzione e non l'abbiamo visto buttare a terra le borracce e
lasciarsi partire dalle labbre il "Vaff.." di rito o peggio, prendere
la via del tunnel degli spogliatoi a partita in corso con il viso
sbarrato dentro l'impermeabile. Si è visto poi un Capitano ieri sera,
nel vero senso della parola. Oltre alla minella su punizione
(deliziosa) e il rigore, ha tirato fuori molto carisma, andando a
riprendere Palladino, da molti indicato come suo possibile erede.
Magari l'avrà battezzato, sicuramente il ragazzino ha subito anche una
lezione perchè forse stava staccando troppo i piedi da terra. Basta che
però non sia il pretesto per cominciare a titolare "Juve, spogliatoio
rovente" o "Del Piero allettato dal Giappone" e così via. Abbiamo visto
anche un Pavel sicuramente più in forma, più attivo e pungente, gli è
mancato solo il gol che avrebbe meritato. A centrocampo, nonostante i
dubbi sul mancato schieramento di Tiago, chi ha giocato al suo posto
non ha assolutamente demeritato. Gioia nel vedere in rete Marchionni,
giocatore su cui bisogna puntare. Sicurezza nell'ammirare la solidità
di questa difesa che all'attacco palermitano, tra i più temuti del
campionato, non ne regala una che fosse una, con un Legrottaglie che di
partita in partita migliora, assieme a Molinaro, velocissimo e sempre
più affidabile, con un buon Zebina e con un Criscito molto valido ma
che in qualche fase incappa in qualche errore, forse di inesperienza,
come in occasione del cartellino giallo, che avrebbe potuto evitare.



E' una cinquina che ci chiediamo come avrà accolto il presidente del
Palermo, Zamparini, in polemica perenne, un Presidente di una società
di calcio che va alle trasmissioni (anti)sportive e si comporta nella
stessa maniera di un Elio Corno qualsiasi. Scommettiamo che non tarderà
a parlare del calcio d'angolo su cui nasce l'1-0 o della punizione del
3-0 o del rigore del 5-0? Scommettiamo che non dirà che stanno facendo
di tutto per non portare il suo Palermo in Europa? Il peggiore
presidente per una bella squadra come il Palermo..



Buffon n.g.,Zebina 6,5, Legrottaglie 7,Criscito 6+,Molinaro
7,Camoranesi 6,5,Marchionni 6,5,Zanetti 6,5, Nocerino 6,5, Nedved 7,
Iaquinta 7,5, Trezeguet 7,5,Del Piero 7,5,Palladino n.g.

 
 
 

PER SEMPRE CAMPIONI

21 OTTOBRE 2007:GRAZIE KIMI, GRAZIE FELIPE!



12 OTTOBRE 2003: GRAZIE RUBENS, GRAZIE SCHUMI!


IL GRANDE URLO 21 ANNI DOPO, 8 OTTOBRE 2000:GRAZIE SCHUMI!

 

200





immagine

immagine

 

UNA FRASE,UNA STORIA

Repertorio dell'Avvocato

-"Avvocato, che vinca la Juve o che vinca il migliore? - Sono fortunato, spesso le due cose coincidono"

-"Mi emoziono anche quando vedo la lettera "J" in un titolo di giornale"

- Michel Platini "l' abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras"

- Su Micheal Schumacher:"Il migliore.Quando si ha in squadra uno come quello,se non si vince è colpa loro".Riferendosi al team Ferrari.

- Ancora su Schumi:"Schumacher è come Pelè, come Fangio, e se Del Piero è Pinturicchio, Schumacher è Andy Warhol".

- Dopo il 5 maggio 2002 "Dopo i due missili di Seedorf a San Siro non ci credevo più.Ma quando ha parlato Sensi.."

- Quando l'Avvocato ricevette in visita Gorbachov,la prima cosa che gli disse fu "venga,la porto a vedere la Juventus"

-Prima di Juve-Ajax del 22 maggio 1996(Juve campione d'Europa):"Se loro sono una squadra di pittori fiamminghi,noi,saremmo i piemontesi tosti"

-Dopo Juve-Milan 1-0 e Roma-Lecce 2-3:"Mi aspetto sempre di tutto dalla giornata.La divina provvidenza non ha limiti".

- Giovanni Buscetta "ha detto di essere ossessivamente un tifoso della juventus?Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi"

-Su Boniperti "Bei tempi quando lo buttavo giù dal letto all'alba. Ora devo svegliarlo alle 4 del pomeriggio!"

- "Sivori è un vizio",

- Franco Zeffirelli "è un grande regista ma quando parla di calcio non lo sto nemmeno a sentire"

- Boniek "il bello di notte"

-Didier Deschamps: "Sembra un maresciallo di Napoleone."

- Serena "bravo dalla cintola in su"

- Del Piero " Mi ricordava Pinturicchio, adesso è Godot"

- Diego Armando Maradona "è stato migliore di qualunque allenatore"

- Zinedine Zidane "lo abbiamo preso perchè ci farà vendere molte auto a Marsiglia ed in Algeria"

- Zidane2 " in fondo è stato più divertente che utile"

- Zidane3 "Poveretto con un colpo di testa ha perso tutto quello che ha fatto in un anno con i piedi"

- Rui Barros " non prenderemo più piccoletti: dalla tribuna non si vedono

- Edgar Davids " se lo incontri di sera cambi strada quegli occhi sono terrorizzanti"

- Adriano Galliani " io so che era un gran competente di calcio. Ha smesso di esserlo quando ci ha ceduto Davids"

- Se Vialli è Raffaello,Del Piero è Pinturicchio

- Baggio? E' un coniglio bagnato. E' il più grande giocatore che abbia mai visto

- Le scorrettezze di Couto sono così solari, così facili e belle da fischiare che, se fossi un arbitro gli darei una medaglia

 

DAL 9 SETTEMBRE 2006

Marketing ROI
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 38
 

ULTIME VISITE AL BLOG

carvachippofreemmdjlombardominutoxminuto0stefanomercuri83segundo0ferdinando.oriolo86alefeulaww2grigioverdeDoniscucciolotto0dglCIROMASELLA1979Muccabakuccapablitoblanconegromassimo0687
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie!
Inviato da: fanny
il 26/01/2014 alle 09:25
 
Grazie!
Inviato da: malika
il 26/01/2014 alle 09:25
 
Grazie!
Inviato da: elodie
il 26/01/2014 alle 09:24
 
Grazie!
Inviato da: Pam
il 26/01/2014 alle 09:24
 
Grazie!
Inviato da: laura
il 26/01/2014 alle 09:24
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963