UNDATED BAR

(racconti isterici, criminali e patologiche storie)


INTROSPEZIONE MEDICAIl busto aderiva con leggerezza allo schienale quando i tendini si svegliavano dal fondo della pelle e il braccio avanzava come un legno che oscilla su una spalla d’albero. Ogni volta che estraeva un arto la sua gola lasciava cadere una forza rigida nella profondità dello stomaco, il respiro chiuso in un lucchetto addominale razionava l’entrata. L’aria della stanza veniva continuamente pressata da un sistema di bocche alimentatrici che voraci sfiatavano masticando la propria lingua. Irrigidendosi nel desiderio sembrava diventare scivolosa e arrotolarsi verso il proprio interno. I gomiti cedettero insieme i loro angoli per fare entrare le due mani tra le labbra gommose. Era seduta al centro della sala d’aspetto, chiusa in un circuito soffocante.