UNDATED BAR

(cercando nell'acqua)


IL RAGNOSono arrivato qui solo per guardare, scendendo stabile sul filo sospeso.La vista è il mio senso più eccitato. Le zampe una raggiera espansa senza spessore.Il mio corpo è una macchina percettiva che si sposta laterale nell’aria rivelatrice,Il mio ventre convesso è  occhio di umor amniotico, schiude leggermente la sua palpebra di peli.La mia anima muove il sismografo esteta che opera seducenti intensità sintetiche,Quasi come fosse un singulto intercettato.La mia oscillazione è il simmetrico sistema di una sonda sterile, solenne e acuta.La mia ispezione prosegue reattiva e lenta svolgendo le sue proiezioni dimensionaliIl mio respiro è acinetico e la mia pulsazione razionale.Con il mio peso astratto attuo la liminale misurazione moderando paziente i confini massivi.La mia libido è speculare, lecita solo se annullante, di una lingua logica veloce e letaleLa mia psiche è d’una strana tecnologia come uno di quei lirici processori in quiete.Sono di una specie ferma, cosciente e vigile, arrivato qui scendendo solo per guardare.