UNDATED BAR

(cercando nell'acqua)


LA GOCCIACerco di prolungare la mia formazione, attraverso un equilibrio forzatoSono divenuta un’unità ottusa che aspetta la propria aspirazione inversa. Sono rimasta in sospensione come uno di quei meccanismi a mollaFermato in carica, l’aria tollerante sostiene il formicolio della mia superficie; Aspetto come una piuma esitata limitando le mie inclinazioniQuando sospendo il mio greve come un pendolo neutro. Ora ottundo anche la mia psicanalisi, lasciando decantare la mia sostanzaChiudo la sua forma potente nei confini nitidi del mio liquido pensiero. Mi comprimo nel tempo in un quanto gigantesco e pateticoche ostina un fine ormai estraneo alla sua comprensione. E’ la mia soluzione possibile che mi incanta l’intuito, ostina la mia pesantezza,Mi fa aspettare una intima comprensione nel mio osservatorio lenticolare; I nervi delle foglie mi paiono uncini così introflessi nei miei lucidi interni,La corteccia è una lesena leonina moltiplicata come un ritornello geometrico. Tutto dentro la mia densità appare secondo un andamento continuo ed elastico Ma il mio raccordo scettico decide di negare la mia aderenza al costante.