PEDALARE IN LIBERTA'

PER CHIARIRE


Visto che molti mi chiedono il perchè di Tito Labieno, qui sotto ecco la spiegazione:Tito Labieno (latino: Titus Labienus; Cingoli100 a.C. circa – Munda17 marzo 45 a.C.) fu un generale della Repubblica romana, collaboratore prima e avversario poi di Gaio Giulio Cesare.Fu tribuno della plebe nel 63 a.C. e luogotenente di Giulio Cesare. Labieno fu legato di Cesare in Gallia e seppe mostrare le sue doti di abile condottiero durante i conflitti contro le popolazioni celtiche dei Tigurini (58 a.C.), dei Treveri (54 a.C.) e dei Belgi (53 a.C.); si dimostrò particolarmente abile nel sedare una rivolta scoppiata nella regione di Lutezia nel 52 a.C..Nel 50 a.C. gli fu affidato, da parte di Cesare, il governo della Gallia Cisalpina. Nonostante tutto, ripudiò l'amicizia dimostratagli da Cesare e passò dalla parte di Pompeo Magno, diventando uno dei più accaniti rivali di Cesare.Dopo la sconfitta di Pompeo a Farsalo nel 48 a.C., fuggì in Africa e, ricostituito un nuovo esercito, riorganizzò la resistenza repubblicana. Grazie al riorganizzato esercito, riportò una vittoria contro lo stesso Cesare presso Ruspina nel 46 a.C.. Malgrado ciò, Labieno fu sconfitto nella battaglia di Tapso e durante la battaglia di Munda, il 17 marzo del 45 a.C., una sua errata manovra militare causò, seppur in parte, l'annientamento dell'esercito repubblicano e la sua stessa fine.Tito Labieno fu storico e abile retore: le sue opere furono arse nel 12 d.C. poiché condannate e censurate dal potere imperiale vigente in quei decenni. In età imperiale, dopo la scomparsa di Mecenate avvenuta attorno al 20 a.C. (da cui appunto il mecenatismo), la gestione del difficile rapporto tra letteratura e potere passò nelle mani di Augusto. Con quest'ultimo si aprì un'epoca di condanne e censure, fenomeno il quale si protrasse e si accentuò con il suo successore: Tiberio.