BILUNABA

SIETE FELICI?


 Mia madre mi diceva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando a scuola mi chiesero cosa avrei voluto diventare da grande, risposi: “felice”. Mi dissero che non comprendevo la domanda.A quel punto obbiettai che loro non comprendevano la vita.John Lennon
Ho trovato questa bella frase sul web da qualche parte e mi ha subito lasciato un sorriso sulle labbra..Quanto poco ci rendiamo felici? Quale posto ha la “nostra felicità” nella nostra personale classifica di priorità?Se qualcuno mi chiedesse se sono completamente felice probabilmente risponderei di no. Risponderei di no per reazione. Reazione, già.Reazione dovuta alle credenze che ancora hanno qualche potere sulla mia vita. Tante le ho sradicate e gettate al vento, mio complice da sempre, che le ha portate fuori da me e dal mio battito d’ali; qualcuna ancora non l’ho riconosciuta e qualcun’altra la sto estirpando a mani e piedi nudi, usando anche i denti se necessario..Ma cosa volevo dire? Abbiate pazienza ma la febbre di questi giorni non aiuta a non perdere il filo.. e mi pare di avere un palloncino gonfio dentro la testa che lascia poco spazio ai pensieri: ancora non ho neppure capito se questa cosa sia negativa o meno, in fondo forse questa riduzione di attività mentale è un po’ come una riduzione ai minimi termini, all’essenziale. E allora magari il messaggio di quest’influenza è di far attenzione ai pensieri spazzatura, terrò d’occhio la mia mente.Ritorno alla felicità.Oh ecco, mi piace! Forse che lo scopo della vita sia proprio il ritorno alla felicità perduta?La credenza che mi farebbe rispondere “Non sono del tutto felice” è “Puoi essere felice solo se non hai nessun problema”. Ora dico io… ma esiste davvero qualcuno che non ha nessun problema???? Mi piacerebbe conoscerlo così lo aiuterei a trovarne qualcuno perché mica può essere il solo ad essere felice e se davvero fosse felice bisognerebbe scrivesse un libro sul “Vivere senza problemi” così tutti potremmo imparare a non averne.Quindi, noi non siamo del tutto felici perché abbiamo qualche problema. Ma la felicità, dunque, è l’aver trovato la soluzione a tutti i nostri problemi? E dunque la nostra vita ruota intorno al modificare tutte le circostanze che “vanno male”?Queste sono le “vecchie” credenze che mi sono state inculcate e che probabilmente mi farebbero rispondere non sono felice così come lo farebbero fare a qualcuno di voi forse, anche se mi auguro invece rispondiate tutti “Sono pienamente felice!”. Ma oggi.. oggi so che quelle credenze sono sbagliate e che posso sostituirle, oggi so che indipendentemente da ciò che succede “fuori” potrò sentirmi sempre bene interiormente, perché la felicità dipende solo da me e dal mio vivere. Non è l’assenza di problemi. Non è il comportamento di qualcuno diverso da me, non è il collega scorbutico, la vicina pettegola, la roba da stirare, il lavoro pesante, l’automobilista indisciplinato, il parente lagnoso, il tempo brutto, l’era glaciale o la ghianda di Scrat. E’ la pace che c’è dentro di me, sempre e comunque, al di là delle increspature di superficie.E qui non posso non citare una delle frasi di Yogananda a me più care: "Non siate eccitati, né depressi, rispetto a qualunque cosa che sia esterna a voi stessi. Osservate il transitorio spettacolo della vita con mente equanime,poiché gli alti e bassi della vita sono soltanto onde su un oceano in movimento. Evitate il coinvolgimento emotivo con esse e rimanete sempre calmi e felici nel vostro centro interiore, nella spina dorsale."E allora, direte voi, come mai rispondo ancora di non essere del tutto felice? Beh, probabilmente perché certe erbacce sono dure da sradicare, come la gramigna (uh..ma sarà poi così “cattiva” la gramigna o è un’altra credenza sbagliata?
). Credo che un conto sia il rendersi conto di un proprio schema mentale, ma altro conto è la piena consapevolezza che ti porta ad interiorizzare ciò che hai razionalizzato, e l’ultimo passo non può che essere l’agire. Quando avrò in me una completa integrità sarò completamente felice ma oggi vi dico di essere in pace
 Aumakua Kia Manawa. Barbara