d.s.a.

BELLA CAGATA!!!!!


ROMA - "La scuola cambia". E' lo slogan del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che a margine del Consiglio dei ministri di questa mattina ha presentato i quattro decreti che lanciano la riforma scolastica. Tantissime le novità previste per l'anno prossimo rispetto all'assetto attuale. Salta il "modulo" (tre insegnanti su due classi) nella scuola primaria, stop alla giungla di indirizzi al superiore e potenziamento dell'Inglese. "Per la prima volta in Italia dopo la riforma Gentile del 1923 - dice Gelmini - si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori). Elementari e medie cambiano dal primo settembre 2009, le superiori dal primo settembre 2010". "Più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell'organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti", i principi che ispirano la riforma. Ma vediamo quali sono le novità. Scuola dell'Infanzia. Dal prossimo anno, l'ex scuola materna potrà nuovamente accogliere i bambini di 2 anni e mezzo. Viene infatti ripristinato l'anticipo morattiano abolito dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. Per andare incontro alle esigenze delle famiglie vengono anche confermate le "sezioni primavera" per i piccoli di età compresa fra i 24 e i 36 mesi, introdotte dal governo Prodi. Scuola primaria. L'organizzazione modulare, ha spiegato la Gelmini, verrà abolita dal prossimo anno in tutte le classi. Il modello per il futuro sarà quello "dell'unico maestro di riferimento". Alunni e famiglie, anche in relazione alle richieste di orario (24, 27, 30 o 40 ore settimanali), non vedranno più alternarsi in classe tre insegnanti che singolarmente si occuperanno dell'area linguistica, di quella scientifica e di quella logico-matematica. Dal prossimo anno un maestro resterà in classe per 22 ore settimanali lasciando a un collega le restanti ore da svolgere in classe. Ora sì che i bambini con disturbi di apprendimento verranno aiutati! senza LA COMPRESENZA! Complimenti Mariastella!!!!! E oltretutto i piccoli di età fra i 24 mesi e i 36 come verranno seguiti? Un asilo nido non è uguale alla scuola dell' infanzia ma tutto ciò farà comodo al portafoglio, perchè un nido costa molto di più! ci sarà un motivo! ma i neo genitori se lo chiederanno il perchè? SPERIAMO