COME UNA SIRENA

TAMBURI LONTANI...(CLAUDIO BAGLIONE)


Tamburi Lontani di claudio baglioniOgnuno ha il suo tamburoun solo ritmoun cantodella comune solitudineche noi mettemmo insiemea starci un poco accantosu questa via dell'abitudineil tempo vince sempreil tempo lui soltantosi muove e noi restiamo immobilifinché ci porta un suonoatteso chissà quantoe ci promettiamo indivisibilialberi che sfilano come persone carefantasmi della stradadevi prendere o lasciaresi comunque vada non come volevibattono i tamburi battono più lontanie' giusto cosìnon chiesi mai qualcuno che comprasse la miainfelicitànon piansi mai davanti alla tristezza ma versol'onestàdimmelo anche tuche il tempo non ci ha sconosciutomale e bene mioche dopo ti hanno amato megliosi ma non di piùdi tutto il poco che ho potuto iovieni padre miousciamo a fare un giro e guida tue guarda avanti e non parliamo piùalbero padre con un ramo soloe come tutto torna e come tutto passale cose cambiano per viveree vivono per cambiareil mare s'alza e abbassae mai una goccia si va a perdereed ogni giorno siamo dietro ad una cassaa dare il resto e poi sorridereun ballo senza fiato se la banda passae finché non smetti di rincorrerele storie muoiono quando c'e' più pauradi perdersi che voglia di tenersi e com'e' duraquella soglia e come siamo noi i diversicambiano le scene cambiano le battutee anche i battutiio non potrò incontrarvi in nessun luogoin nessun'altra etàfermar l'urgenza del mio cuoreil cuore di un uomo a metàpensa amore mioche t'insegnai mille altri cielie non seppi maisoffiarti vento sulle aliaspettai un addioe un giorno di lasciarmi ti lasciaicredi figlio miomi mancano i tuoi baci che non hoe sono i soli baci che io sopiccolo figlioe tu compagno dalle orecchie a puntaio ti parlai di mecome a un fratello a cui ci si raccontaio non ne avevo e allora presi tee quella tua sgomentae nostra malattia di viveregiura amico mioche glielo metteremo ancora lìa questa vita che va via cosìsenza aspettarci