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Racconto popolare dell'alto casertano


Tanto tempo fa ,prima dell’avvento della televisione , di internet e forse anche della carta stampata,nelle sere di inverno quando le case erano piccole e ci si riscaldava tutti insieme con i bracieri avvolti dalle coperte , a sera i nonni raccontavano storie ai lori nipoti e spesso quando chi raccontava era davvero bravo arrivavano anche i vicini con i loro piccoli ad ascoltare quei racconti. 
 Si dice che Mino sesto di otto figli per aiutare ,contribuire nel sostentamento della famiglia e imparare un mestiere, fin da piccolo era stato avviato al mondo del  lavoro. Un lavoro come tanti  che avrebbe assicurato il poco per vivere e sperare in un futuro migliore.Mino lavorava in una sartoria ,un giorno tornando a casa portò alla mamma un  ago in dono ; lo aveva rubato .La mamma senza chiedere niente e bisognosa di tutto com'era esclamò:Bravo Mino così potrò riparare i vostri vestiti tutte le volte che ce ne sarà bisogno.Passarono un po’ di giorni e Mino di ritorno dal lavoro portò alla mamma questa volta
  una intere confezione di aghi ,tanti e di tutte le misure.-Bravo Mino esclamò ancora ,ora abbiamo una scorta di aghi e possiamo scegliere l’ago in base alla necessità e al lavoro da fare .Mino così non lasciava passare giorno senza portare via qualche cosa dal lavoro fino al giorno in cui rubò un intero rotolo di stoffa! Il giorno seguente si presentarono i carabinieri a casa del piccolo Mino e dopo aver spiegato le accuse lo portarono in prigione. La mamma per  vergogna e per il disonore di avere un figlio in prigione lasciò passare molti giorni prima di andare a trovarlo in carcere finchè un bel giorno si decise e andò a trovarlo.
 Era l’ora delle visite ,e quel giorno fra i visitatori c’era finalmente anche  la mamma di Mino, nel vederla Mino cominciò a piangere ma poi facendosi forza si asciugò il viso e  disse - Mamma finalmente vieni a trovarmi! Vieni più vicino ,chiudi gli occhi mamma perchè ti voglio dare un bacio! Lei si avvicinò e Mino la guardò ancora un attimo  poi si voltò e andò via  ripetendo fra se -Mamma perché … perché non hai detto mai niente, non mi hai rimproverato quando quel primo giorno avevo rubato soltanto un piccolo ago .