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Luca ,il male e il castello


Luca e i suoi occhi da bambino guardava al mondo come ad uno spettacolo, un grosso regalo incelofanato inaspettato ma gradito.
Non aveva ancora cattiveria e quella esperienza che talune volte rende i grandi così freddi , odiosi, equasi senza voglia, in una parola disillusi.Con la sua bicicletta rossa fiammante credeva di potere girare tutto il mondo , essere imprendibile.Nelle fredde giornate di pioggia quando non si  usciva, chiuso in casa andava su e giù nel corridoio rigando di polvere bianca i pavimenti e la fantasia si involava.Non fredde pareti ma grandi praterie spazzi infiniti dove correre al galoppo si aprivano ai sui occhi .Il castello da difendere era una casetta costruita con gli amici in pietra grezza non più grande di dieci  metri quadrati ma completa di tutto , camino sottotetto e perfino il box coperto per i loro destrieri: pardon, le biciclette!
Fino a quel giorno era stato così, perfetto placido come un mare calmo in un giorno d’estate, ma di ritorno da una battuta di caccia, un uomo sui cinquanta vecchio per la loro tenera età aveva distrutto la casetta e i piccoli cavalieri intimiditi da quel che sembrava un grosso mostro inviato dalle forze del male senza esitare si erano dileguati e fuggiti via per  nascondersi ogni uno nella propria casa grande e vera lasciando luca da solo fermo a guardare qunto accadeva.Al momento non gli aveva dato molta importanza se non per il pianto e l’istantanea disperazione che lo aveva preso, ma, ogni pietra che rotolava giù di quella casetta, lo spettacolo cui inerme aveva assistito aveva rappresentato per sempre, nudo e crudo l’ingresso del male nella sua vita.Mauro