ATTIMI

NEL VENTO


      
     Adoravo il cielo sereno che all'improvviso si annerriva.E quando si alzava l'aria si apriva in me l'attesa.Correvo verso viali inattesi, in cerca di qualcosa che mi stupisse.E così preparavo il mio "aquilone".Quello fatto con la carta colorata riciclata,quella carta luminosa dai mille riflessilegata ad un bastoncino anonimo con un filo quasi invisibile.Eppure resisteva alle mie corse, all'aria sempre più forte.Ad un tratto il vento si alzavaed io a correre sempre più forte.Con il naso all'insù per vedere che cosa succedeva,ma soprattutto per cercare di  capire di quale colore fosse il vento.E quando cadevano le prime gocce di pioggiacorrevo ancora più lontano quasi a volerla sfidare.Le guance ferite dalle prime gocce d'acqua.Quelle gocce che quasi fanno male,quelle gocce incredibilmente grosse e fredde da sembrare irreali.E tornavo a casa esausta ma felice,guidata dall'incoscienza che si ha solo quando si è bambini.Infreddolita e bagnata,ma felice di averci provato.O forse solo guidata dalla mia fantasia.Ancora oggi adoro aspettare l'arrivo del temporale...Perchè nel vento sento il cambiamento,l'attesa e forse anche speranza.Come se avesse il potere di spazzare via tutte quelle coseche non ci vanno o non ci servono più...Eppure ancora non ho capito di che colore sia.