ATTIMI

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     Nella leggerezza dell'essere mi perdo.Cerco nuovi appigli per non scomparire.Eppure è quello che cerco infondo.E sollevandomi osservo dall'alto fotogrammi confusi.Distaccata dalla carne sento rivoli di sangue cadere,e le gocce soffermarsi sui solchi più reconditi per non scendere più in là.Parole come sangue, confuse e non comprese.Parole così diverse dal pensiero che non riusciamo a cogliere.E goccia dopo goccia...il silenzio.Eterno padrone di sillabe senza via d'uscita.Eppure nido d'api per mille pensieri.C'è spesso differenza tra il pensiero ed il suo formularsi...e nel mezzo resta un punto di domanda.Ascoltare senza fretta, senza pregiudizi, ascoltare con interesse.Dove sono volate le api?Dove è finito l'interesse di sapere?Voci taglienti si allontanano e sguardi nascosti si chiudono.E' notte.Occhi che non guardano.Mani che non toccano.