Blog a 2 piazze

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 Sci. Mi piaceva proprio come L dondolasse. Appesa al lungo lampadario. Si spingeva coi tacchi lunghi dalla testiera del letto. Io aspettavo a bocca aperta, ginocchioni. Un’acrobazia da circo. Trapezisti per piacere. E per necessità. Per non fare casino al piano di sotto. Aspettavo con la testa piegata. La lingua stesa e gli occhi chiusi. Sci. Sentivo dondolare L avanti e indietro. A intervalli regolari. Stendevo la lingua come un camaleonte. Immaginavo la mia pelle dello stesso colore delle lenzuola. Scattavo sulle ginocchia verso l’alto. L si sporgeva con le natiche verso il basso. Su bella, più in basso. Sci, cuscì. Io su, lei giù. Mi slanciavo e annaspavo nell’aria. Sentii la lingua strattonata. Una presa morbida, calda e decisa. L chiappe prensili. Un brivido. Il letto tremava con me.Brrrruuuummm. Bruuuuuubruuuummmm. Bruuuuuuuuuuuumm.L mi strappò all’estasi rovinandomi addosso. S’era staccato il lampadario. s’era spaccato il letto. Mi tolsi la benda. Cercai l’abatjour ancora accecato dal buio del piacere. L’accesi. Sci. L mugolava piano. Misi a fuoco. Non era l’abatjour. Era un lampione che penzolava nella stanza senza più muri. Mi toccai d’istinto al piano di sotto. Penzolava solo il lampione. Almeno!