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Creato da bed_heartquake il 07/04/2009
Come rigirarsi nel letto, senza stropicciare le lenzuola
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« emulazione |
L pensava che non c'è niente di più gustoso che giocherellare con le proprie labbra quando ci si sente languide e svogliate in maniera opportuna...
Le sentiva morbide e gonfie al tempo stesso, passarci e ripassarci la lingua le dava ogni volta un brivido nuovo e sempre più gustoso. Passò qualche minuto a ripetere quell'operazione, lucidando e rilucidando quelle mucose, ormai umide e colorate di un rosa deciso. Un pensiero improvviso si sostituì...
Il passo successivo, il fine, lo scopo.
Alzò gli occhi da quella scrivania impolverata e vide F
Anche lui era fintamente preso in un lavoro, urgentissimo quanto inutile...
Era seduto scomposto, di lato
L'immaginazione lasciava scoperta una parte sufficiente della sua patta dei pantaloni
Il pensiero che seguì non necessita descrizione
Iniziò a fissare il centro del suo mondo malizioso, leggermente rigonfio, chissà perchè
Lo immaginò libero
Esposto
Offerto
La lingua iniziò a muoversi più velocemente e voluttuosamente, le labbra a schiudersi, formando piccole "O". Apriva e chiudeva, e la lingua come in un arrangiamento perfetto iniziò ad intonarsi alla voglia.
L'inconsapevole (forse) F era ora l'oggetto delle sue attenzioni, o forse una parte di lui...
Era fiero e orgoglioso F, un ragazzo tutto d' un pezzo
Ah quel pezzo di F
Immaginò tracciati di saliva, percorsi e ripercorsi nell'umidità del momento, a piccole suzioni, stringi e lascia, bagna e asciuga.
Immaginò di essere soffocata da tanto ardire, ma di non fuggire a quel delizioso andare, anzi corrergli incontro come per offrire il suo benvenuto.
L iniziò a sudare, F sembrò guardarla di traverso, di nascosto
Ormai era presa, la salivazione aumentava, dovette ingoiare più e più volte, si scoprì a muovere la testa al ritmo dei pensieri, che salivano e scendevano come su scale mobili deserte nell'ora di punta.
Era sola con quel pezzo di F
Gustava nuovi sapori, ipnotizzata da quel vortice saporoso che invece che saziarla, aumentava la sua fame.
Inghiotti
Si leccò le labbra
Fece schioccare la lingua sul palato usurato
Si alzò, dirigendosi verso la toilette...
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