BLOGARCHIA

..giusto per non appiattirci..


Per circa due giorni su gran parte dei blog di libero che ho intravisto si parlava della famosa sentenza della Cassazione su Valentina e patrigno.Per vari motivi non ho potuto seguire bene il fatto su giornali o telegiornali, quindi si può dire che la notizia l'ho appresa direttamente dai blog. Nel modo in cui me l'hanno presentata. In particolare, attraverso una protesta "operativa", ovvero mandare la seguente mail all'ufficio stampa della giustizia:"Da cittadino italiano vorrei esprimere il mio dissenso contro la sentenza della cassazione che in data odierna ha stabilito la minor gravità della violenza su una donna minorenne che ha già avuto rapporti sessuali, assumendo che "è lecito ritenere" che siano più lievi i danni che la violenza sessuale provoca in chi ha già avuto rapporti, con altri uomini, rispetto a chi non ne avuti affatto.Protesto e chiedo che venga revocata la sentenza.nome e cognome"Letto questo già pensavo al degrado della società e altre immagini nichilistiche post-atomiche pre-neanderthaliane (concetto che smette di essere un paradosso, quando viene condensato in "mondo di merda"). Poi mi sono informato un po' meglio. E consiglio a tutti coloro che come me non avevano che una visione parziale del fatto, di non soffermarsi sullo sdegno.Due premesse:1. che ad una violenza sessuale possano essere concesse attenuanti considerando l'esperienza sessuale della vittima, è una cosa ripugnante e giustamente esecrabile2. non sono neanche lontanamente preparato in materia giuridico-penale, dunque il mio parere può basarsi solo su esperienza (limitata), buonsenso e moraleDetto questo,qui trovate per intero la notizia pubblicata dall'agenzia di stampa Adnkronos. (da notare passi come: "[...] quello avvenuto tra il patrigno e Valentina, sia stato un ''rapporto pienamente assentito dalla stessa che ne aveva scelto le modalità [...]'' ; "[...] Ecco perché, secondo i giudici, anche se questo ragionamento ''non elimina la riprovevolezza della condotta dell'imputato'', non si può non considerare che all'epoca del rapporto con il patrigno ''la ragazza aveva compiuto i 14 anni e aveva prestato il proprio consenso al rapporto sessuale [...]''. Che è già diverso da quello che avevo appreso io, ovvero stupro senza se e senza ma)qui trovate un lungo articolo de la Stampaqui trovate un'intervista del Corriere della Sera all'avvocatessa penalista Grazia Volo (per onore di cronaca, devo dire che non stimo molto la persona Grazia Volo, a causa di certe sue dichiarazioni. Una su tutte: "Cinicamente io preferisco i colpevoli. È più divertente difendere i colpevoli. L’innocente è una tragedia, una seccatura tremenda. Per un avvocato la massima soddisfazione sta nell’ottenere l’assoluzione di un reo confesso". Al di là dell'opinione morale, è un'ottima penalista. Cazzo, non è mica facile difendere gente come Previti e Mannino!). In particolare da notare il passo: "La sentenza ha una massima quando introduce un principio valido in tutti i nuovi processi. Qui la massima non c’è. E quindi non c’è un nuovo criterio di interpretazione della violenza sessuale. Quelle parole per gli altri processi valgono zero". Niente più generalizzazioni allora, si parla di un unico singolo caso: questo.Ora. Non fatevi l'idea che sia d'accordo con quanto sostengono i giudici. La sentenza ha shockato anche me.Ma solo ora che le ho dato un contorno e una collocazione posso esprimere un parere.Meglio informarsi prima di sputare veleni. Vale per me. E sarebbe carino se valesse per tutti.Meglio non appiattirci.Postato dakeisthai